@c -*- coding: utf-8; mode: texinfo; documentlanguage: it -*-
@ignore
- Translation of GIT committish: a22f2ad68fccb81e52f805ba69cb8c0e6bf8cd82
+ Translation of GIT committish: 1e5c6b0f54079eb3285dcc4c7e53f17d8bb03933
When revising a translation, copy the HEAD committish of the
version that you are working on. For details, see the Contributors'
@funindex \book
Tutti i movimenti e i testi che appaiono nello stesso file @file{.ly}
-vengono elaborati normalmente in un singolo file di output.
+normalmente vengono elaborati in un singolo file di output.
@example
\score @{
input, LilyPond tratterà implicitamente l'intero file come un
singolo blocco @code{\book}, come è spiegato in @ref{File structure}.
-Nel generare molteplici file da un singolo file sorgente, Lilypond
+Nel generare molteplici file da un singolo file sorgente, LilyPond
controlla che nessuno dei file di output di alcun blocco
@code{\book} sovrascriva il file di output prodotto da un blocco
@code{\book} precedente dello stesso file di input.
Per farlo, aggiunge un suffisso al nome del file di output di ogni
-blocco @code{\book} che usa il nome di file di output predefinito
-(ovvero derivato dal nome del file di input).
+blocco @code{\book}, derivato dal nome del file di input (se viene
+lasciata l'impostazione predefinita).
-Il comportamento predefinito consiste nell'appendere un suffisso
+Il comportamento predefinito consiste quindi nell'appendere un suffisso
numerico a ogni nome che potrebbe entrare in conflitto, quindi
@example
@funindex \bookOutputSuffix
@funindex \bookOutputName
-Lilypond permette di decidere quali nomi di file debbano essere
+LilyPond permette di decidere quali nomi di file debbano essere
usati dai vari backend quando questi generano i file di output.
-Nella sezione precedente abbiamo visto come Lilypond prevenga i
+Nella sezione precedente abbiamo visto come LilyPond prevenga i
conflitti di nome quando genera molti file di output da un singolo
file sorgente. È possibile anche specificare un proprio suffisso
-per ogni blocco @code{\book}, quindi si possono, per esempio,
+per ogni blocco @code{\book}. Quindi si possono, per esempio,
generare file chiamati @file{ottominiature-Romanza.pdf}, @file{ottominiature-Minuetto.pdf}
e @file{ottominiature-Notturno.pdf} aggiungendo una dichiarazione
@code{\bookOutputSuffix} all'interno di ogni blocco @code{\book}.
@funindex \bookpart
Un file @file{.ly} può contenere un qualsiasi numero di espressioni di
-livello superiore (@emph{toplevel expressions}). Per espressione di
+livello superiore (in inglese, @emph{toplevel expressions}). Per espressione di
livello superiore si intende una delle seguenti:
@itemize
@item
Una definizione di output, come @code{\paper}, @code{\midi} e
-@code{\layout}. Tale definizione, se a livello superiore, cambia
+@code{\layout}. Tale definizione, se posta nel livello superiore, cambia
le impostazioni predefinite al livello del libro. Se più di una di
-queste definizioni viene inserita al livello superiore, le definizioni
+queste definizioni viene inserita nel livello superiore, le definizioni
vengono combinate, ma in caso di conflitto hanno precedenza le definizioni
-successive. Per conoscere i dettagli di come questo influisca sul blocco
+più recenti. Per sapere con precisione come ciò influisca sul blocco
@code{\layout}, leggere
-@ref{The layout block,,The @code{@bs{}layout} block}.
+@ref{The layout block,,Il blocco @code{@bs{}layout}}.
@item
Un'espressione scheme diretta, come
@code{#(ly:set-option 'point-and-click #f)}.
@item
-Un blocco @code{\header}. Questo imposta il blocco dell'intestazione
-globale (ovvero all'inizio del file). Questo è il blocco che contiene
+Un blocco @code{\header}. Se all'inizio del file, imposta il blocco
+dell'intestazione globale. Questo è il blocco che contiene
le impostazioni predefinite dei campi dei titoli come compositore,
titolo, etc. per tutti i libri del file (vedi @ref{Titles explained}).
@code{\book}. Tale comportamento può essere modificato impostando la
variabile @code{toplevel-score-handler} nel livello superiore. Il
gestore (in inglese @emph{handler}) predefinito è definito nel file
-di inizializzazione @file{../scm/lily.scm}.
+@file{../scm/lily-library.scm} e viene impostato nel file
+@file{../ly/declarations-init.ly}.
@item
Un blocco @code{\book} combina logicamente molteplici movimenti
Guida alla notazione:
@ref{Titles explained},
-@ref{The layout block,,The @code{@bs{}layout} block}.
+@ref{The layout block,,Il blocco @code{@bs{}layout}}.
@node Titoli e intestazioni
@menu
* Creazione di titoli intestazioni e piè di pagina::
* Titoli intestazioni e piè di pagina personalizzati::
-* Creazione di metadati PDF::
+* Creazione di metadati per i file di output::
* Creazione di note a piè di pagina::
* Riferimento ai numeri di pagina::
* Indice::
I valori dei campi dei titoli come @code{title} (titolo) e @code{composer}
(compositore) sono definiti nei blocchi @code{\header} (la sintassi dei
blocchi @code{\header} e un elenco completo dei campi disponibili si
-trovano in @ref{Default layout of bookpart and score titles}). I titoli
+trovano in @ref{Formattazione predefinita dei titoli delle parti e dei brani}). I titoli
del libro, delle parti e dei brani possono avere tutti gli stessi campi,
sebbene per impostazione predefinita i campi dei titoli del brano siano
limitati a @code{piece} e @code{opus}.
Se il libro ha vari brani, è possibile usare diverse disposizioni dei
blocchi @code{\header}, corrispondenti ai diversi tipi di pubblicazione
-musicale. Per esempio, se la pubblicazione contiene vari brani dello
-stesso compositore, un blocco @code{\header} all'inizio del file
-che specifichi il titolo del libro e il nome del compositore e dei blocchi
-@code{\header} in ciascun blocco @code{\score} che specifichino il titolo
-del brano (@code{piece}) e dell'opera (@code{opus}) sarebbe la soluzione
-più adatta, come in questo esempio:
+musicale. Per esempio, se la pubblicazione contiene vari brani dello
+stesso compositore, la soluzione più adatta prevederebbe un blocco @code{\header}
+all'inizio del file che specifichi il titolo del libro e il nome del compositore,
+e dei blocchi @code{\header} in ciascun blocco @code{\score} che specifichino il
+titolo del brano (@code{piece}) e dell'opera (@code{opus}), come in questo
+esempio:
@lilypond[papersize=a5,quote,verbatim,noragged-right]
\header {
\header {
title = "DAS WOHLTEMPERIRTE CLAVIER"
subtitle = "TEIL I"
- % Non mostrare lo "slogan" alla fine di questo libro
+ % Non mostrare il piè di pagina predefinito nell'ultima pagina di questo libro
tagline = ##f
}
\markup { \vspace #1 }
@seealso
Guida alla notazione:
@ref{File structure},
-@ref{Default layout of bookpart and score titles},
-@ref{Custom layout for titles}.
+@ref{Formattazione predefinita dei titoli delle parti e dei brani},
+@ref{Formattazione personalizzata dei titoli}.
@node Formattazione predefinita dei titoli delle parti e dei brani
meter = "Tempo"
arranger = "Arrangiatore"
% I campi seguenti sono centrati in fondo
- tagline = "lo slogan va in fondo all'ultima pagina"
- copyright = "il copyright va in fondo alla prima pagina"
+ tagline = "Lo slogan va in fondo all'ultima pagina"
+ copyright = "Il copyright va in fondo alla prima pagina"
}
\score {
{ s1 }
@end itemize
-Per cambiare la formattazione predefinita leggere @ref{Custom layout for titles}.
+Per cambiare la formattazione predefinita leggere @ref{Formattazione personalizzata dei titoli}.
@cindex breakbefore
Usare la variabile @code{breakbefore} all'interno di un blocco @code{\header}
racchiuso in un blocco @code{\score} per far sì che i titoli del blocco
-@code{\header} di più alto livello appaiono da soli nella prima pagina,
+@code{\header} di più alto livello appaiano da soli nella prima pagina,
mentre la musica (definita nel blocco @code{\score}) inizia nella
pagina successiva.
@rlearning{Come funzionano i file di input di LilyPond},
Guida alla notazione:
-@ref{Custom layout for titles},
+@ref{Formattazione personalizzata dei titoli},
@ref{File structure}.
File installati:
@unnumberedsubsubsec Formattazione predefinita delle intestazioni e dei piè di pagina
@translationof Default layout of headers and footers
-@emph{Intestazioni} e @emph{piè di pagina} sono linee di testo che appaiono
+Le @emph{intestazioni} e i @emph{piè di pagina} sono linee di testo che appaiono
in cima e in fondo alle pagine, distinte dal testo principale di un libro.
Possono essere definite nelle seguenti variabili del blocco @code{\paper}:
@end itemize
-Lo slogan predefinito può essere modificato aggiungendo il campo
-@code{tagline} al blocco @code{\header} del livello superiore.
+Il testo del piè di pagina predefinito per l'ultima pagina può essere
+modificato aggiungendo il campo @code{tagline} al blocco @code{\header}
+del livello superiore.
@lilypond[papersize=a8landscape,verbatim]
\book {
}
@end lilypond
-Per togliere la @code{tagline} impostare il valore su @code{##f}.
+Per toglierlo, impostare @code{tagline} su @code{##f}.
@node Titoli intestazioni e piè di pagina personalizzati
@seealso
Guida alla notazione:
-@ref{Formatting text}.
+@ref{Formattazione del testo}.
@node Formattazione personalizzata dei titoli
Il posizionamento dei titoli secondo i valori predefiniti di queste variabili
@code{\markup} è mostrato negli esempi in
-@ref{Default layout of bookpart and score titles}.
+@ref{Formattazione predefinita dei titoli delle parti e dei brani}.
Le impostazioni predefinite di @code{scoreTitleMarkup}, definite in
@file{ly/titling-init.ly}, sono:
I campi testuali che non sono normalmente attivi nei blocchi @code{\header}
compresi in un blocco @code{\score} possono essere stampati nello spazio
-dedicato al titolo del brano se si aggiunge @code{print-all-headers} nel
+dedicato al titolo del brano aggiungendo @code{print-all-headers} nel
blocco @code{\paper}. Lo svantaggio di questo metodo è che i campi testuali
intesi esclusivamente per lo spazio del titolo della parte devono essere
manualmente soppressi in ogni blocco @code{\score}. Vedi @ref{Titles explained}.
-Per evitare ciò, è meglio aggiungere il campo testuale desiderato alla
+Per evitare ciò, è meglio mettere il campo testuale desiderato nella
definizione di @code{scoreTitleMarkup}. Nell'esempio seguente il campo
@code{composer} (solitamente associato a @code{bookTitleMarkup}) viene
aggiunto a @code{scoreTitleMarkup}, facendo sì che ogni brano possa elencare
seguente sintassi:
@example
-@code{variabile} = @code{\markup} @{
+variabile = \markup @{
@dots{}
- @code{\on-the-fly} \@var{procedura} @var{testo}
+ \on-the-fly \@var{procedura} @var{testo}
@dots{}
@}
@end example
precisa condizione e interpreta (ovvero stampa) l'argomento @var{testo} se
e solo se la condizione è vera.
-Sono disponibili varie procedura pronte per verificare varie condizioni:
+Sono disponibili varie procedure pronte per verificare varie condizioni:
@quotation
@multitable {print-page-number-check-first-----} {should this page be printed-----}
@item create-page-number-stencil @tab print-page-numbers è vero?
@item print-all-headers @tab print-all-headers è vero?
@item first-page @tab prima pagina del libro?
+@item not-first-page @tab non la prima pagina del libro?
@item (on-page nmbr) @tab numero pagina = nmbr?
@item last-page @tab ultima pagina del libero?
-@item not-first-page @tab non la prima pagina del libro?
@item part-first-page @tab prima pagina della parte?
+@item not-part-first-page @tab non la prima pagine della parte?
@item part-last-page @tab ultima pagina della parte?
@item not-single-page @tab pagine della parte > 1?
@end lilypond
Varie condizioni @code{\on-the-fly} possono essere combinate insieme come se
-si utilizzasse l'operatore logico @q{and} e il testo apparirà solo se tutte
+si utilizzasse l'operatore logico @q{AND} e il testo apparirà solo se tutte
le condizioni sono vere. Per esempio, queste due condizioni
@example
- @code{\on-the-fly \first-page}
- @code{\on-the-fly \last-page}
+ \on-the-fly \first-page
+ \on-the-fly \last-page
@code{@{ \markup @dots{} \fromproperty #'header: @dots{} @}}
@end example
@seealso
Guida alla notazione:
@ref{Titles explained},
-@ref{Default layout of bookpart and score titles}.
+@ref{Formattazione predefinita dei titoli delle parti e dei brani}.
File installati:
@file{../ly/titling-init.ly}.
-@node Creazione di metadati PDF
-@subsection Creazione di metadati PDF
-@translationof Creating PDF metadata
+@node Creazione di metadati per i file di output
+@subsection Creazione di metadati per i file di output
+@translationof Creating output file metadata
-@cindex PDF metadata
+@cindex metadati PDF
+@cindex metadati MIDI
+@cindex MIDI, metadati
+@cindex PDF, metadati
Oltre ad apparire nell'output, le variabili di @code{\header} vengono
-usate anche per impostare i metadati PDF (le informazioni mostrate dai
-lettori PDF come @code{proprietà} del file PDF). Per esempio, impostando
-la proprietà @code{title} del blocco @code{header} @q{Sinfonia I} si
-assegnerà questo titolo anche al docmìumento PDF.
-
-@example
- @code{\header@{}
- @code{title = "Sinfonia I"}
- @code{@}}
+usate anche per impostare i metadati per i file di output. Per esempio,
+con i file PDF, questi metadati possono essere mostrati dai lettori PDF
+come @code{proprietà} del file PDF. Per ciascun tipo di file di output,
+verranno considerate solo le definizioni @code{\header} dei blocchi
+specifici per quel tipo e dei blocchi che si trovano al livello superiore
+della gerarchia. Dunque per i file PDF solo le definizioni @code{\header}
+del livello @code{\book} e del livello superiore vengono utilizzate per
+i metadati PDF del documento, mentre per i file MIDI vengono usate le
+definizioni che si trovano in un livello inferiore o in un
+blocco @code{\score}.
+
+Per esempio, impostando la proprietà @code{title} del blocco @code{header}
+su @q{Sinfonia I}, questo nome verrà usato come titolo del documento PDF e
+come nome della sequenza del file MIDI.
+
+@example
+ \header@{
+ title = "Sinfonia I"
+ @}
@end example
Se si desidera impostare il titolo dell'output su un valore e la proprietà
modo seguente:
@example
- @code{\header@{}
- @code{title = "Sinfonia I"}
- @code{pdftitle = "Sinfonia I di Beethoven"}
- @code{@}}
+ \header@{
+ title = "Sinfonia I"
+ pdftitle = "Sinfonia I di Beethoven"
+ @}
@end example
Le variabili @code{title}, @code{subject}, @code{keywords},
@code{header} la variabile @code{moddate} (o @code{pdfmoddate}) su una
valida data per il PDF.
+La variabile @code{title} imposta anche il nome della sequenza dei file
+MIDI. La variabile @code{midititle} serve a impostare il nome della
+sequenza in modo indipendente dal valore usato per l'output.
+
+
@node Creazione di note a piè di pagina
@subsection Creazione di note a piè di pagina
@translationof Creating footnotes
musicali.
@menu
-* Note a piè di pagina nelle espressioni muicali::
+* Note a piè di pagina nelle espressioni musicali::
* Note a piè di pagina nel testo separato::
@end menu
-@node Note a piè di pagina nelle espressioni muicali
-@unnumberedsubsubsec Note a piè di pagina nelle espressioni muicali
+@node Note a piè di pagina nelle espressioni musicali
+@unnumberedsubsubsec Note a piè di pagina nelle espressioni musicali
@translationof Footnotes in music expressions
@cindex note a piè di pagina nelle espressioni musicali
@subsubsubheading Panoramica sulle note a piè di pagina attaccate alla musica
-Le note a piè di pagina nelle espressioni muicali appartengono a
+Le note a piè di pagina nelle espressioni musicali appartengono a
due categorie:
@table @emph
sono collegate a un preciso evento. Esempi di tali eventi sono
note singole, articolazioni (come le indicazioni di diteggiatura, gli accenti,
le dinamiche), e ciò che è successivo a un evento (come le legature di
-portmento e le travature manuali). La forma generale per le note a piè di
+portamento e le travature manuali). La forma generale per le note a piè di
pagina basate su un evento è la seguente:
@example
Una nota a piè di pagina basata sul tempo permette a tali oggetti della
formattazione di avere delle note senza che sia necessario riferirsi a
-un evento.
-A time-based footnote allows such layout objects to be annotated
-without referring to an event. La forma generale per le note a piè di
-pagina basate sul tempo è la seguente:
+un evento. La forma generale per le note a piè di pagina basate sul
+tempo è la seguente:
@example
\footnote [@var{segno}] @var{offset} @var{nota} [@var{Contesto}].@var{NomeGrob}
@end table
-Gli elemnti di entrambe le forme sono:
+Gli elementi di entrambe le forme sono:
@table @var
@item direzione
-Se (e solo se) @code{\footnote} viene applicato a un post-evento o a una
+se (e solo se) @code{\footnote} viene applicato a un post-evento o a una
articolazione, deve essere preceduto da un indicatore di direzione
(@code{-, _, ^}) per poter collegare la @var{musica} (col segno della
nota a piè di pagina) alla nota o pausa precedenti.
è del testo -- racchiuso tra virgolette o in un blocco @code{\markup} -- che
specifica il segno della nota usata per contrassegnare sia il punto di
riferimento che la nota stessa in fondo alla pagina. Può essere omesso
-(o sostituito con @code{\default}) nel qual caso sarà generato automaticamente
+(o sostituito con @code{\default}), nel qual caso sarà generato automaticamente
un numero in sequenza. Tali sequenze numeriche ricominciano su ogni pagina
contenente una nota.
@item offset
è una coppia di numeri come @samp{#(2 . 1)} che specificano la distanza
-orizzontale e verticale (X e Y@tie{}offset) in unità di spazio rigo dal
+orizzontale e verticale (X e Y@tie{}offset), in unità di spazio rigo, dal
bordo dell'oggetto in cui il segno deve essere posizionato. Valori positivi
degli offset vengono presi dal bordo in alto a destra, valori negativi
dal bordo in basso a sinistra e lo zero significa che il segno è centrato
contiene il testo da usare per la nota a piè di pagina.
@item musica
-è l'evento musicale o il post-event0 o articolazione a cui viene collegata
+è l'evento musicale o il post-evento o articolazione a cui viene collegata
la nota.
@end table
@end lilypond
Contrassegnare un @emph{intero} accordo con una nota a piè di pagina basata
-su un evento non è possibile: un accordo, perfino uno che contenga una sola
-nota, non produce un vero evento specifico. Tuttavia possono essere
+su un evento non è possibile: infatti un accordo, perfino uno che contenga
+una sola nota, non produce un vero evento specifico. Tuttavia possono essere
contrassegnate singole note @emph{dentro} l'accordo:
@lilypond[quote,verbatim,papersize=a8landscape]
\header { tagline = ##f }
\relative {
a'4_\footnote #'(0 . -1) "Una legatura di portamento forzata in giù" (
- b8^\footnote #'(1 . 0.5) "Una travatura manuale forzata in giù" [
+ b8^\footnote #'(1 . 0.5) "Una travatura manuale forzata in su" [
b8 ]
c4 )
c-\footnote #'(1 . 1) "Tenuto" --
}
@end lilypond
-Attenzione: quando si specifica un NomeGrob, una nota a piè di pagina
-sarà attaccata a tutti i grob di quel tipo che si trovano in quel
-momento musicale:
+Tuttavia nota che, quando si specifica un NomeGrob, una nota a piè di
+pagina sarà attaccata a tutti i grob di quel tipo che si trovano in
+quel momento musicale:
@lilypond[quote,verbatim,papersize=a8landscape]
\book {
È possibile assegnare a una nota di un accordo una singola nota a
piè di pagina (basata su un evento). @samp{NoteHead} è l'unico grob
-causato direttamente dalla nota di un accordo, dunque una not a piè
+causato direttamente dalla nota di un accordo, dunque una nota a piè
di pagina basata su un evento è adatta @emph{soltanto} ad aggiungere
una nota a piè di pagina al @samp{NoteHead} all'interno di un accordo.
Tutti gli altri grob delle note di un accordo sono causati indirettamente.
sono numerate dall'elemento più alto a quello più in basso come questi
appaiono nell'output e non nell'ordine in cui sono inseriti nell'input.}
-Gli oggetti della formattazione come le chiavi e i cambi di armatura di
-chiave sono causati principalmente come conseguenza di proprietà modificate
-piuttosto che di veri eventi. Per questo motivo le note su tali oggetti
-devono essere basate sul loro tempo musicale. Le note a piè di pagina
-basate sul tempo sono da preferire anche quando si vogliono contrassegnare
-elementi come i gambi e le travature in un @emph{accordo}: sebbene tali
-elementi dell'accordo siano nominalmente assegnati a @emph{un} evento
-all'interno dell'accordo, affidarsi a una scelta particolare sarebbe
-imprudente.
+Gli oggetti della formattazione come le chiavi e i cambi di armatura di chiave
+sono causati principalmente da proprietà modificate piuttosto che da veri
+eventi. Per questo motivo le note su tali oggetti devono essere basate sul loro
+tempo musicale. Le note a piè di pagina basate sul tempo sono da preferire anche
+quando si vogliono contrassegnare elementi come i gambi e le travature in un
+@emph{accordo}: sebbene tali elementi dell'accordo siano nominalmente assegnati
+a @emph{un} evento all'interno dell'accordo, affidarsi a una scelta particolare
+sarebbe imprudente.
L'oggetto della formattazione in questione deve essere sempre specificato
esplicitamente nelle note a piè di pagina basate sul tempo, e il contesto
@cindex note a piè di pagina nel testo separato
-Queste vengono usate all'interno di blocchi @code{\markup} che si trovano
-fuori dalle espresioni musicali. Non hanno una linea che le unisce al
+Vengono usate all'interno di blocchi @code{\markup} che si trovano
+fuori dalle espressioni musicali. Non hanno una linea che le unisce al
loro punto di riferimento: i loro segni seguono semplicemente il
testo citato. I segni possono essere inseriti automaticamente, nel
qual caso sono numerici; altrimenti è possibile inserire manualmente
Qualsiasi carattere facile da scrivere, come * o +, può essere usato come+
segno, come è spiegato in @ref{Footnotes in music expressions}. Altrimenti,
-si possono usare gli alias ASCII (vedi @ref{ASCII aliases}):
+si possono usare gli alias ASCII (vedi @ref{Alias ASCII}):
@lilypond[verbatim,quote,ragged-right,papersize=a8]
\book {
@rlearning{Oggetti e interfacce}.
Guida alla notazione:
-@ref{ASCII aliases},
-@ref{Balloon help},
+@ref{Alias ASCII},
+@ref{Nuvoletta di aiuto},
@ref{List of special characters},
@ref{Text marks},
@ref{Text scripts},
soltanto una dopo l'altra; non è possibile disporle sulla stessa
riga.
-Le note a piè di pagina non possono essere collegate a @code{MultiMeasureRests}
-o travature automatiche o testo vocale.
+Le note a piè di pagina non possono essere collegate a @code{MultiMeasureRests},
+a travature automatiche o a testo vocale.
I segni delle note a piè di pagina potrebbero entrare in collisione con
righi, oggetti @code{\markup}, altri segni e linee delle note a piè di
Il comando markup @code{\page-ref} prende tre argomenti:
@enumerate
-@item l'etichetta, un simbolo scheme, per esempio @code{#'primoBrano};
+@item l'etichetta -- un simbolo scheme -- per esempio @code{#'primoBrano};
@item un testo markup da usare come misura di riferimento per stimare le
dimensioni del testo;
@item un testo markup che verrà usato al posto del numero di pagina se l'etichetta
Il motivo per cui è necessario una misura di riferimento è che, nel momento in
cui vengono interpretati i testi (markup), le interruzioni di pagina non sono
-ancora state decise, quindi i numeri di pagina non sono ancora noti. Per
-aggirare il problema, la vera interpretazione del testo viene rimandata a un
-momento successivo; tuttavia le dimensioni del testo devono essere conosciute
-prima, ecco perché una misura di riferimento viene usata per decidere tali
-dimensioni. Se il libro ha un numero di pagine compreso tra 10 e 99, tale misura
-sarà "00", ovvero un numero di due cifre.
+state decise, quindi i numeri di pagina non sono ancora noti. Per aggirare il
+problema, la vera interpretazione del testo viene rimandata a un momento
+successivo; tuttavia le dimensioni del testo devono essere conosciute prima,
+ecco perché serve una misura di riferimento per decidere tali dimensioni. Se il
+libro ha un numero di pagine compreso tra 10 e 99, tale misura sarà "00", ovvero
+un numero di due cifre.
@predefined
@node Indice
@subsection Indice
@translationof Table of contents
+
L'indice si include col comando @code{\markuplist \table-of-contents}.
Gli elementi che devono apparire nell'indice si inseriscono col comando
@code{\tocItem}, che può essere usato nel livello superiore o all'interno
@end verbatim
I testi markup usati per formattare l'indice sono definiti nel blocco
-@code{\paper}. Quelli predefiniti sono @code{tocTitleMarkup},
-per formattare il titolo dell'indice, e @code{tocItemMarkup}, per
-formattare gli elementi dell'indice, composti dal titolo e dal
-numero di pagina. Queste variabili possono essere modificate
-dall'utente:
+@code{\paper}. Ce ne sono due predefiniti:
+
+@itemize
+
+@item
+@code{tocTitleMarkup}
+
+@noindent
+Usato per formattare il titolo dell'indice.
+
+@verbatim
+tocTitleMarkup = \markup \huge \column {
+ \fill-line { \null "Indice" \null }
+ \null
+}
+@end verbatim
+
+@item
+@code{tocItemMarkup}
+
+@noindent
+Usato per formattare gli elementi dell'indice.
+
+@verbatim
+tocItemMarkup = \markup \fill-line {
+ \fromproperty #'toc:text \fromproperty #'toc:page
+}
+@end verbatim
+
+@end itemize
+
+@noindent
+Queste variabili possono essere entrambe modificate.
+
+Ecco un esempio che mostra come cambiare il titolo dell'indice in francese:
@verbatim
\paper {
- %% Traduce il titolo dell'indice in francese:
tocTitleMarkup = \markup \huge \column {
\fill-line { \null "Table des matières" \null }
\hspace #1
}
- %% usa un tipo di carattere più grande
+}
+@end verbatim
+
+Ecco un esempio che mostra come cambiare il corpo dei caratteri nell'indice:
+
+@verbatim
+\paper {
tocItemMarkup = \markup \large \fill-line {
\fromproperty #'toc:text \fromproperty #'toc:page
}
}
@end verbatim
-Nota come il testo e il numero di pagina dell'elemento dell'indice sono
-citati nella definizione di @code{tocItemMarkup}.
+Nota il modo in cui sono citati il testo e il numero di pagina dell'elemento
+dell'indice nella definizione di @code{tocItemMarkup}.
-È possibile definire nuovi comandi markup per creare indici più complessi:
-@itemize
-@item definisci una nuova variabile di markup nel blocco @code{\paper}
-@item quindi definisci una funzione musicale che aggiunga un elemento
-dell'indice usando questa variabile di markup.
-@end itemize
+Includendo il comando @code{\tocItemWithDotsMarkup} dentro @code{tocItemMarkup}
+lo spazio tra un elemento dell'indice e la sua pagina corrispondente sarà
+riempito con dei punti:
-Nell'esempio seguente, viene definito un nuovo stile per inserire i nomi
-degli atti nell'indice di un'opera:
+@lilypond[verbatim,line-width=10.0\cm]
+\header { tagline = ##f }
+\paper {
+ tocItemMarkup = \tocItemWithDotsMarkup
+}
+
+\book {
+ \markuplist \table-of-contents
+ \tocItem \markup { Allegro }
+ \tocItem \markup { Largo }
+ \markup \null
+}
+@end lilypond
+
+Si possono anche definire comandi personalizzati con markup specifici per
+creare un indice più complesso. Nell'esempio seguente, viene definito un
+nuovo stile per inserire i nomi degli atti nell'indice di un'opera.
+
+@noindent
+Una nuova variabile di markup (chiamata @code{tocActMarkup}) viene definita
+nel blocco @code{\paper}:
@verbatim
\paper {
\hspace #1
}
}
+@end verbatim
+@noindent
+Viene quindi aggiunta una funzione musicale personalizzata (@code{tocAct}),
+che usa la nuova definizione di markup @code{tocActMarkup}:
+
+@verbatim
tocAct =
#(define-music-function (text) (markup?)
(add-toc-item! 'tocActMarkup text))
@end verbatim
+@noindent
+Un file di input di LilyPond, che usi queste definizioni personalizzate,
+potrebbe avere il seguente output:
+
@lilypond[line-width=10.0\cm]
\header { tagline = ##f }
\paper {
}
@end lilypond
-Si possono aggiungere dei punti per riempire la riga tra un elemento e il suo
-numero di pagina:
+Ecco un esempio del comando @code{\fill-with-pattern} usato nel contesto di
+un indice:
-@lilypond[verbatim,line-width=10.0\cm]
-\header { tagline = ##f }
+@verbatim
\paper {
- tocItemMarkup = \tocItemWithDotsMarkup
-}
-
-\book {
- \markuplist \table-of-contents
- \tocItem \markup { Allegro }
- \tocItem \markup { Largo }
- \markup \null
+ tocItemMarkup = \markup { \fill-line {
+ \override #'(line-width . 70)
+ \fill-with-pattern #1.5 #CENTER . \fromproperty #'toc:text \fromproperty #'toc:page
+ }
+ }
}
-@end lilypond
+@end verbatim
@seealso
File installati:
che poi diventano disponibili nel file della partitura completa. Le
sezioni contrassegnate con delle etichette nei file inclusi possono
essere usate in varie parti di una partitura, vedi
-@ref{Different editions from one source}.
+@ref{Edizioni diverse da un unico sorgente}.
I file nella directory di lavoro corrente possono essere citati indicando
semplicemente il nome del file dopo il comando @code{\include}. I file in altre
posizioni possono essere inclusi sia con un percorso assoluto che con un
percorso relativo (ma come separatore delle directory occorre usare la barra, o
-slah, come in UNIX, piuttosto che la barra inversa, o backslash, come in
+slash, come in UNIX, piuttosto che la barra inversa, o backslash, come in
DOS/Windows). Per esempio, se @file{cose.ly} si trova una directory prima
della directory di lavoro corrente, usare
dichiarazioni @code{\include}. Per impostazione predefinita, queste
dichiarazioni @code{\include} di secondo livello non sono interpretate
finché non vengono portate nel file principale, dunque i nomi dei file
-che specificano devono essere tutti relatici alla directory del file
+che specificano devono essere tutti relativi alla directory del file
principale, non alla directory del file incluso. Tuttavia tale comportamento
può essere cambiato globalmente tramite l'opzione @option{-drelative-includes}
da linea di comando (oppure agggiungendo @code{#(ly:set-option 'relative-includes #t)}
I file che devono essere inclusi in molte partiture possono essere
salvati nella directory di installazione di LilyPond @file{../ly}. La
-posizione di questa directory dipende dal tipo di installazione - vedi
+posizione di questa directory dipende dal tipo di installazione (vedi
@rlearning{Altre fonti di informazione}). Questi file possono quindi
essere inclusi semplicemente nominandoli in una dichiarazione @code{\include}.
Questo è il modo in cui sono inclusi i file che dipendono dalla lingua,
prove, una riduzione per pianoforte delle parti, identiche alla musica
vocale, dunque la musica deve essere inserita una volta sola. La musica
definita in due variabili può essere combinata in un rigo, come è
-spiegato in @ref{Automatic part combining}. Ecco un esempio:
+spiegato in @ref{Combinazione automatica delle parti}. Ecco un esempio:
@lilypond[verbatim,quote]
sopranoMusic = \relative { a'4 b c b8( a) }
altoMusic = \relative { e'4 e e f }
tenorMusic = \relative { c'4 b e d8( c) }
bassMusic = \relative { a4 gis a d, }
-allLyrics = \lyricmode {King of glo -- ry }
+allLyrics = \lyricmode { King of glo -- ry }
<<
\new Staff = "Soprano" \sopranoMusic
\new Lyrics \allLyrics
\new Lyrics \allLyrics
\new PianoStaff <<
\new Staff = "Destra" {
- \set Staff.printPartCombineTexts = ##f
\partcombine
\sopranoMusic
\altoMusic
}
\new Staff = "Sinistra" {
- \set Staff.printPartCombineTexts = ##f
\clef "bass"
\partcombine
\tenorMusic
seguiti da un'espressione musicale. Se @emph{e solo se} i simboli
sono identificatori LilyPond validi (solo caratteri alfabetici, nessun
numero, trattino o trattino basso) che non possono essere confusi con
-le note, si può emettere il @code{#'} e, come scorciatoia, una lista di
+le note, si può omettere il @code{#'} e, come scorciatoia, una lista di
simboli può usare il punto come separatore: quindi
@code{\tag #'(violinoI violinoII)} può essere riscritto come
@code{\tag violinoI.violinoII}. Lo stesso vale per
}
@end lilypond
-Due o più filtri @code{\keepWithTag} applicati a una singola espressione
-musicale toglieranno @emph{tutte} le sezioni etichettate, perché il primo
-filtro toglie tutte le sezioni etichettate eccetto quella menzionata
-e il secondo filtro toglie anche quella sezione etichettata. Di solito
-si usa invece un singolo comando @code{\keepWithTag} con una lista di
-varie etichette: in questo modo verranno rimosse soltanto le sezioni
-etichettate non specificate nella lista.
+Applicando due o più filtri @code{\keepWithTag} su una singola espressione
+musicale toglieranno @emph{tutte} le sezioni etichettate. Il primo filtro
+toglie tutto tranne la sezione menzionata e qualsiasi filtro successivo toglie
+il resto. Usando un singolo comando @code{\keepWithTag} con una lista di
+varie etichette vengono rimosse soltanto le sezioni etichettate non specificate
+in quella lista.
+
+@lilypond[verbatim,quote]
+music = \relative c'' {
+ \tag #'violinoI { a4 a a a }
+ \tag #'violinoII { b4 b b b }
+ \tag #'viola { c4 c c c }
+ \tag #'cello { d4 d d d }
+}
+
+\new Staff {
+ \keepWithTag #'(violinI violinII)
+ \music
+}
+@end lilypond
+
+@noindent
+farà apparire le etichette @var{violinoI} e @var{violinoII} ma non
+@var{viola} o @var{cello}.
@cindex etichette, gruppi di
@funindex \tagGroup
Mentre @code{\keepWithTag} è comodo con @emph{un} gruppo di alternative, la
rimozione di musica contrassegnata con etichette @emph{indipendenti} è
-problematico se si usano le etichette con diverse finalità. Per questa
-ragione, è possibile dichiarare @q{gruppi di etichette} per raggruppare
-etichette correlate:
+problematico se si usano le etichette con diverse finalità. In questo
+caso, è possibile dichiarare @q{gruppi} di etichette:
@example
\tagGroup #'(violinoI violinoII viola cello)
\keepWithTag #'violinoI @dots{}
@end example
-filtrerà allora soltanto le etichette presenti nel gruppo cui appartiene
-@code{violinoI}: verrà tolto qualsiasi elemento che sia contrassegnato
-con una o più etichette di questo gruppo ma @emph{non} con @code{violinoI}.
+@noindent
+ora mostrerà soltanto la musica contrassegnata con le etichette presenti nel
+gruppo cui appartiene @code{violinoI} e verrà tolta la musica contrassegnata
+con una delle @emph{altre} etichette.
+
+@lilypond[verbatim,quote]
+music = \relative {
+ \tagGroup #'(violinoI violinoII viola cello)
+ \tag #'violinoI { c''4^"violinI" c c c }
+ \tag #'violinoII { a2 a }
+ \tag #'viola { e8 e e2. }
+ \tag #'cello { d'2 d4 d }
+ R1^"non contrassegnato"
+}
+
+\new Voice {
+ \keepWithTag #'violinoI
+ \music
+}
+@end lilypond
-Per il comando @code{\keepWithTag}, sono visibili solo le etichette provenienti
-dai gruppi cui appartengono le etichette specificate dopo il comando.
+Quando si usa il comando @code{\keepWithTag}, sono visibili solo le etichette
+provenienti dai gruppi cui appartengono le etichette specificate dopo il comando.
-Non è possibile assegnare la stessa etichetta a più di un gruppo.
@funindex \pushToTag
@funindex \appendToTag
@cindex combinare musica contrassegnata con etichette
-Talvolta si ha necessità di combinare insieme della musica in un
-punto preciso di un'espressione musicale esistente.
-@code{\pushToTag} e @code{\appendToTag} permettono di aggiungere materiale
-prima o dopo gli elementi (@code{elements}) di un costrutto musicale
-esistente. Non tutti i costrutti musicali hanno @code{elements}, ma nel
-caso di musica sequenziale e simultanea si può esserne sicuri:
+Talvolta si ha necessità di combinare insieme della musica in un punto preciso
+di un'espressione musicale esistente. @code{\pushToTag} e @code{\appendToTag}
+permettono di aggiungere materiale prima o dopo gli elementi di un costrutto
+musicale esistente. Non tutti i costrutti musicali hanno elementi, ma nel caso
+di musica sequenziale e simultanea si può esserne sicuri:
@lilypond[verbatim,quote]
-test = { \tag #'qui { \tag #'qui <<c''>> } }
+music = { \tag #'qui { \tag #'qui <<c''>> } }
{
\pushToTag #'qui c'
\pushToTag #'qui e'
- \pushToTag #'qui g' \test
+ \pushToTag #'qui g' \music
\appendToTag #'qui c'
\appendToTag #'qui e'
- \appendToTag #'qui g' \test
+ \appendToTag #'qui g' \music
}
@end lilypond
@rlearning{Organizzare i brani con le variabili}.
Guida alla notazione:
-@ref{Automatic part combining},
+@ref{Combinazione automatica delle parti},
@ref{Including LilyPond files}.
@knownissues
Gruppi di impostazioni come dimensioni del foglio e tipo di carattere
possono essere salvati in file separati. Ciò permette di ottenere diverse
edizioni dalla stessa partitura o di applicare delle impostazioni
-standard a molte partiture, semplicemente indicando il relativo file
+tipiche a molte partiture, semplicemente indicando il relativo file
delle impostazioni.
Questa tecnica è la stessa usata per i fogli di stile, trattati
Ecco un esempio che mostra del testo cirillico, ebraico e portoghese:
+@c NOTE: No verbatim in the following example as the code does not
+@c display correctly in PDF Font settings for Cyrillic and Hebrew
+
@lilypond[quote]
-% Impostazioni dei tipi di carattere per il cirillico e l'ebraico
-% Il tipo di carattere Linux Libertine contiene i glifi cirillici e ebraici.
+% I tipi di carattere Linux Libertine contengono i glifi cirillici e ebraici.
\paper {
#(define fonts
(set-global-fonts
È possibile saltare parti di una partitura in un modo più preciso tramite
-la proprietà @code{Score.skipTypesetting}. Quando è impostata, la composizione
-tipografica è disattivata.
+la proprietà @code{Score.skipTypesetting}. Quando è impostata su vero, la
+composizione tipografica è disattivata.
Questa proprietà viene usata anche per controllare l'output da inviare al
file MIDI. Attenzione: salta tutti gli eventi, inclusi i cambi di tempo e
@cindex EPS, output
I formati di output predefiniti per la partitura stampata sono Portable
-Document Format (PDF) e PostScript (PS). Sono disponibili anche i
-formati di output Scalable Vector Graphics (SVG), Encapsulated PostScript (EPS) e
-Portable Network Graphics (PNG) attraverso le opzioni della linea di comando,
+Document Format (PDF) e PostScript (PS). È disponibile anche l'output
+nei formati Portable Network Graphics (PNG), Scalable Vector Graphics (SVG)
+e Encapsulated PostScript (EPS) attraverso l'opzione da linea di comando,
vedi @rprogram{Opzioni di base della linea di comando per LilyPond}.
@subsection Cambiare il tipo di carattere della notazione
@translationof Replacing the notation font
-Gonville è un'alternativa al tipo di carattere Feta usato da LilyPond e può
-essere scaricato da:
+Gonville è un insieme di glifi alternativo a @emph{Feta}, parte del font
+Emmentaler, e può essere usato in LilyPond. Può essere scaricato da:
@example
@uref{http://www.chiark.greenend.org.uk/~sgtatham/gonville/ ,http://www.chiark.greenend.org.uk/~sgtatham/gonville/}
@end example
@sourceimage{Gonville_after,15cm,,}
-E alcune battute di musica che usa Feta (il tipo di carattere predefinito di LilyPond):
+E alcune battute di musica che usa i glifi Feta di LilyPond:
@sourceimage{Gonville_before,15cm,,}
Manuale di apprendimento:
@rlearning{Altre fonti di informazione}.
+Guida alla notazione:
+@ref{Il font Emmentaler}.
+
@knownissues
Gonville non può essere usato per scrivere notazione in @q{musica antica}
ed è probabile che i nuovi glifi introdotti in rilasci successivi di
(Musical Instrument Digital Interface) e dunque permette di fare un
controllo uditivo dell'output musicale (con l'aiuto di un'applicazione
o un dispositivo che comprendano il MIDI). L'ascolto dell'output MIDI
-può aiutare anche a individuare errori come note inserite in modo
+può aiutare anche a individuare errori, come note inserite in modo
erroneo o note senza alterazioni e così via.
I file MIDI non contengono audio (come i file AAC, MP3 o Vorbis), bensì
@itemize
@item Respiri
@item Accordi inseriti come nomi degli accordi
-@item Crescendi, decrescendi su varie note. Il volume viene modificato
+@item Crescendi e decrescendi su varie note. Il volume viene modificato
in modo proporzionato fra i due estremi
@item Segni di dinamica da @code{ppppp} a @code{fffff}, inclusi
@code{mp}, @code{mf} e @code{sf}
Alcuni effetti, come panning, bilanciamento, espressione, riverbero e chorus, si
gestiscono impostando le proprietà di contesto, vedi
-@ref{Context properties for MIDI effects}.
+@ref{Proprietà di contesto per gli effetti MIDI}.
Se si usa lo script @file{articulate}, anche i seguenti elementi della
notazione musicale saranno presenti nell'output MIDI:
@end itemize
@noindent
-Vedi @ref{Enhancing MIDI output}.
+Vedi @ref{Miglioramento dell'output MIDI}.
@cindex MIDI, notazione non supportata
@translationof Unsupported notation for MIDI
I seguenti elementi della notazione musicale non possono essere trasferiti
-nel file MIDI;
+nel file MIDI:
@itemize
@item Articolazioni diverse da staccato, staccatissimo, accento, marcato
@seealso
Guida alla notazione:
-@ref{File structure}.
+@ref{File structure},
+@ref{Creazione di metadati per i file di output}.
File installati:
@file{scm/midi.scm}.
al volume del flauto.
Se queste proprietà del volume non sono impostate, LilyPond applica comunque
-@q{un po'} di equalizzazione a certi strumenti. Vedi @file{scm/midi.scm}.
+@qq{un po'} di equalizzazione a certi strumenti. Vedi @file{scm/midi.scm}.
File installati:
@file{scm/midi.scm}.
@rlearning{Altre fonti di informazione}.
Guida alla notazione:
-@ref{Expressive marks},
+@ref{Segni di espressione},
@ref{Score layout}.
File installati:
timpano, sono trattati come strumenti @qq{normali}, quindi la musica di
tali strumenti deve essere inserita in un contesto @code{Staff} (non
@code{DrumStaff}) per ottenere l'output MIDI corretto. L'elenco completo
-delle voci del @code{set di percussioni del canale 10} si trova in
-@file{scm/midi.scm}. Vedi @rlearning{Altre fonti di informazione}.
+delle voci del set di percussioni del canale 10 @code{channel 10 drum-kits} si
+trova in @file{scm/midi.scm}. Vedi @rlearning{Altre fonti di informazione}.
@node Uso delle ripetizioni nel MIDI
Assegna un canale MIDI separato a ogni rigo della partitura (comportamento
predefinito). Tutte le note in tutte le voci di ogni rigo condivideranno
-lo stesso canale MIDI del rigo che le racchiude, e tutte si trovano nella
+lo stesso canale MIDI del rigo che le racchiude, e si trovano tutte nella
stessa traccia MIDI.
Il limite dei 16 canali è applicato al numero totale dei contesti staff (rigo)
@code{midiInstrument} e i vari controlli MIDI per gli effetti, essendo
proprietà del contesto del rigo (staff), non possono essere impostati
separatamente per ogni voce. La prima voce verrà suonata con lo strumento
-e gli effetti specificati per il rigo, mentre alle voci con una nome diverso
+e gli effetti specificati per il rigo, mentre alle voci con un nome diverso
da quello della prima saranno assegnati lo strumento e gli effetti predefiniti.
Nota bene: è possibile assegnare diversi strumenti e/o effetti a varie
@end example
Lo script crea file MIDI in cui la durata delle note è correttamente
-@q{ridimensionata} per rappresentare molte articolazioni e indicazioni
+@qq{ridimensionata} per rappresentare molte articolazioni e indicazioni
di tempo. Tuttavia anche l'output grafico verrà modificato per
corrispondere esattamente all'output MIDI.
@}
@end example
-Il comando @code{\articulate} permette di elaborare le abbreviature (come
+Il comando @code{\articulate} permette di elaborare le abbreviazioni (come
i trilli e i gruppetti). L'elenco completo degli elementi supportati si
trova nello script stesso. Vedi @file{ly/articulate.ly}.
accordi, cosa che potrebbe non essere appropriata per alcuni tipi di
strumento, come nel caso della musica per organo. Potrebbe essere ridotta
anche la durata di note prive di articolazioni.
-Dunque per compensare tutto ciò, limitare l'uso del comando @code{\articulate}
+Dunque, per consentire tutto ciò, limitare l'uso del comando @code{\articulate}
a brevi segmenti di musica o modificare i valori delle variabili definite
-nello script @file{articulate}.}
+nello script @file{articulate} per compensare il comportamento di accorciamento
+della durata delle note.}
@end example
@funindex \void
-@c non lo traduco ancora perché poco chiaro:
+@c tradotto un po' liberamente, dato che il paragrafo in inglese è poco chiaro:
@c https://lists.gnu.org/archive/html/lilypond-user/2015-12/msg00141.html
-Note that Lilypond does not just display the music expression, but
-also interprets it (since @code{\displayLilyMusic} returns it in
-addition to displaying it). This is convenient since you can just
-insert @code{\displayLilyMusic} into existing music in order to get
-information about it. If you don't actually want Lilypond to
-interpret the displayed music as well as display it, use @code{\void}
-in order to have it ignored:
+Nota bene che LilyPond non soltanto mostra in console l'espressione musicale, ma
+la interpreta anche (infatti l'espressione musicale di @code{\displayLilyMusic}
+appare nell'output oltre a essere mostrata in console). Basta inserire
+@code{\displayLilyMusic} in file esistenti, senza doverne modificare le
+note di input, per ottenere informazioni su di essi. Per interpretare e
+mostrare una sezione musicale nella console ma, allo stesso tempo, toglierla
+dal file di output, usare il comando @code{\void}:
@example
@{
\void \displayLilyMusic \transpose c a, @{ c4 e g a bes @}
+ c1
@}
@end example