@c -*- coding: utf-8; mode: texinfo; documentlanguage: it -*-
@ignore
- Translation of GIT committish: 5ae5c88bdb1a478263ed874cb823ec58dafc93f9
+ Translation of GIT committish: db92af51a444062c8edaef3afa36f57375b8feeb
When revising a translation, copy the HEAD committish of the
version that you are working on. For details, see the Contributors'
le proprie modifiche personali.
Prima di iniziare questo capitolo si consiglia di rileggere la sezione
-@ref{Contexts and engravers}, perché i contesti, gli incisori e le proprietà
+@ref{Contesti e incisori}, perché i contesti, gli incisori e le proprietà
contenute al loro interno sono fondamentali per comprendere e
costruire le modifiche.
@cindex oggetti, convenzioni per i nomi di
@cindex proprietà, convenzioni per i nomi di
-Abbiamo già visto, in @ref{Contexts and engravers}, le convenzioni per i
+Abbiamo già visto, in @ref{Contesti e incisori}, le convenzioni per i
nomi di oggetti. Ecco una lista dei più comuni tipi di oggetti e
proprietà insieme alle convenzioni usate per nominarli e alcuni
esempi di nomi reali. Abbiamo usato @q{A} per indicare un
Abbiamo già incontrato i comandi @code{\set} e @code{\with}, che servono
a modificare le proprietà dei @strong{contesti} e a togliere o aggiungere
-gli @strong{incisori}, nei paragrafi @ref{Modifying context properties} e
-@ref{Adding and removing engravers}. Ora dobbiamo introdurre alcuni
+gli @strong{incisori}, nei paragrafi @ref{Modificare le proprietà di contesto} e
+@ref{Aggiungere e togliere gli incisori}. Ora dobbiamo introdurre alcuni
comandi più importanti.
Il comando che cambia le proprietà degli @strong{oggetti di formattazione} è
poi quando deve essere specificato.
Le sezioni successive tratteranno in modo dettagliato le proprietà e
-i loro valori, si veda @ref{Types of properties}; in questa sezione, invece,
+i loro valori, si veda @ref{Tipi di proprietà}; in questa sezione, invece,
useremo soltanto alcune proprietà e valori di facile comprensione,
in modo da spiegare il formato e l'uso di questo comando.
Il prefisso @code{\once} funziona bene se si desidera enfatizzare note
singole o interi accordi, ma non permette di enfatizzare una singola
nota @emph{dentro} un accordo. Prima abbiamo visto come si possa usare
-@code{\tweak} per fare ciò, vedi @ref{The tweak command}.
+@code{\tweak} per fare ciò, vedi @ref{Il comando di ritocco tweak}.
Ma non è possibile usare @code{\tweak} in una funzione; è in questo caso che
torna utile il comando @code{\single}:
@seealso
Manuale di apprendimento:
-@ref{The tweak command},
-@ref{Using variables for layout adjustments}.
+@ref{Il comando di ritocco tweak},
+@ref{Uso delle variabili per modificare la formattazione}.
@node Manuale del Funzionamento interno
automaticamente: come lo possiamo impedire?
Prima di iniziare, occorre ricordare che le proprietà degli oggetti sono
-raggruppate nelle cosiddette @emph{interfacce} -- si veda @ref{Properties
-found in interfaces}. Queste servono semplicemente a raggruppare quelle
-proprietà che possono essere usate insieme per modificare un oggetto
+raggruppate nelle cosiddette @emph{interfacce} -- si veda
+@ref{Proprietà presenti nelle interfacce}. Queste servono semplicemente a raggruppare
+quelle proprietà che possono essere usate insieme per modificare un oggetto
grafico -- se una di queste è ammessa per un oggetto, lo sono anche le
altre. Alcuni oggetti usano le proprietà di alcune interfacce, altri
quelle di altre interfacce. Le interfacce che contengono le proprietà
Funzionamento interno in fondo alla pagina che descrive il grob; queste
proprietà possono essere individuate consultando quelle interfacce.
-In @ref{Properties of layout objects} abbiamo spiegato come trovare le
+In @ref{Proprietà degli oggetti di formattazione} abbiamo spiegato come trovare le
informazioni sui grob. Usando lo stesso approccio, andiamo nella guida
al Funzionamento interno per trovare l'oggetto grafico relativo alla
stanghetta (@emph{bar line}). Passando da @emph{Backend} e @emph{All layout objects}
@cindex oggetti, modificare la dimensione degli
Iniziamo rivedendo l'esempio precedente (vedi
-@ref{Nesting music expressions}) che mostrava come
+@ref{Annidare le espressioni musicali}) che mostrava come
inserire un nuovo rigo temporaneo, come in un @rglos{ossia}.
@cindex proprietà alignAboveContext, esempio
portamento, etc.). Se si deve aggiustare lo spessore di un
particolare oggetto di formattazione, è meglio sovrascrivere la sua
proprietà @code{thickness}. Un esempio di come modificare lo spessore
-delle legature di portamento è stato mostrato prima in @ref{Properties of layout objects}.
+delle legature di portamento è stato mostrato prima in @ref{Proprietà degli oggetti di formattazione}.
Lo spessore di tutti gli oggetti disegnati (ovvero quelli non prodotti
da un tipo di carattere) può essere cambiato nello stesso modo.
Abbiamo già visto come i comandi @code{\voiceXXX} influenzino
la direzione di legature di portamento e di valore, delle diteggiature e
di qualsiasi altro elemento che dipenda dalla direzione dei gambi (vedi
-@ref{Explicitly instantiating voices}).
+@ref{Definire esplicitamente le voci}).
Questi comandi sono fondamentali quando si scrive musica polifonica,
perché permettono di distinguere le linee melodiche che si intrecciano.
Talvolta, però, capita di voler modificare questo comportamento
regolare anche la disposizone verticale di singoli oggetti;
i risultati potrebbero tuttavia risultare non sempre ottimali. Supponiamo
di voler posizionare @qq{Testo3} sopra @qq{Testo4} nell'esempio
-precedente (si veda @ref{Automatic behavior}).
+precedente (si veda @ref{Comportamento automatico}).
Basta andare a cercare la priorità di @code{TextScript} nella
guida al Funzionamento interno o nelle tabelle precedenti e
aumentare la priorità di @qq{Testo3} assegnando un valore più alto:
allineati alla stessa linea di base invece di spostarsi su e giù seguendo
la posizione delle note. La proprietà che permette di ottenere tale
risultato è @code{staff-padding} ed è trattata nella sezione relativa
-alle collisioni (vedi @ref{Collisions of objects}).
+alle collisioni (vedi @ref{Collisioni tra oggetti}).
@node Spaziatura verticale
@item
Si può cambiare la @strong{direzione} di uno degli oggetti che si
sovrappongono usando i comandi predefiniti elencati prima, in riferimento agli
-oggetti interni al rigo (vedi @ref{Within-staff objects}).
+oggetti interni al rigo (vedi @ref{Oggetti interni al rigo}).
In questo modo si possono riposizionare facilmente gambi, legature di
portamento e di valore, travature, segni di dinamica, testo e gruppi
irregolari. La limitazione è che si tratta di una scelta circoscritta a due sole
@code{direction}
Questa è già stata trattata in dettaglio (vedi
-@ref{Within-staff objects}).
+@ref{Oggetti interni al rigo}).
@item
@code{padding}, @code{right-padding}, @code{staff-padding}
All'interno di una voce, tutte le note che si trovano nello stesso momento
musicale sono raggruppate in una colonna di note, e viene creato un oggetto
@code{NoteColumn} per controllare il posizionamento orizzontale di quel
-gruppo di note (vedi @qq{Colonne di note} in @ref{Explicitly instantiating voices}). Se
+gruppo di note (vedi @qq{Colonne di note} in @ref{Definire esplicitamente le voci}). Se
@emph{e solo se} due o più colonne di note in un solo contesto Staff, entrambe
con i gambi nella stessa direzione, si trovano sullo stesso momento musicale,
i valori delle loro proprietà @code{horizontal-shift} sono usati per attribuire
Viene specificata in unità appropriate per una colonna di note, ovvero la
larghezza della testa della nota nella prima voce. Si usa
in situazioni complesse in cui i normali comandi @code{\shiftOn} (vedi
-@ref{Explicitly instantiating voices}) non risolvono adeguatamente le collisioni tra le
+@ref{Definire esplicitamente le voci}) non risolvono adeguatamente le collisioni tra le
note. Per questo scopo, è preferibile alla proprietà @code{extra-offset}
perché non c'è bisogno di trovare la giusta distanza in spazi di rigo e
lo spostamento delle note dentro o fuori da una @code{NoteColumn}
@translationof The force-hshift property
Possiamo vedere ora come applicare le correzioni finali all'esempio di Chopin
-introdotto alla fine del paragrafo @ref{I'm hearing Voices}, che avevamo
+introdotto alla fine del paragrafo @ref{Sento le Voci}, che avevamo
lasciato così:
@lilypond[quote,verbatim,fragment,ragged-right]
alla croma della stessa altezza. Tutto il resto è su una
voce singola, quindi il sistema più semplice è introdurre queste
ulteriori voci temporaneamente, quando sono richieste. Se ti
-sei dimenticato come fare, rileggi i paragrafi @ref{I'm hearing Voices} e
-@ref{Explicitly instantiating voices}. In questo caso scegliamo di
+sei dimenticato come fare, rileggi i paragrafi @ref{Sento le Voci} e
+@ref{Definire esplicitamente le voci}. In questo caso scegliamo di
usare per il passaggio polifonico le voci definite esplicitamente, dato
che LilyPond riesce a evitare meglio le collisioni se tutte le voci
sono definite esplicitamente in questo modo.
doppia si ottiene col comando @code{\bar "||"}. Questo è stato facile. Ora
dobbiamo correggere la collisione della legatura di valore con l'indicazione di tempo.
Il modo migliore è spostare la legatura verso l'alto. Lo spostamento degli oggetti
-è stato trattato prima in @ref{Moving objects}, dove si dice che gli oggetti
+è stato trattato prima in @ref{Spostare gli oggetti}, dove si dice che gli oggetti
posizionati relativamente al rigo possono essere spostati verticalmente
sovrascrivendo la proprietà @code{staff-position}, specificata in metà spazi-rigo
rispetto alla linea centrale del rigo. Dunque la seguente sovrascrittura
@seealso
Manuale di apprendimento:
-@ref{The once prefix,,Il prefisso @code{@bs{}once}},
-@ref{The stencil property}.
+@ref{Il prefisso once,,Il prefisso @code{@bs{}once}},
+@ref{La proprietà stencil}.
@node Simulare una corona nel MIDI
@translationof Style sheets
L'output prodotto da LilyPond può essere ampiamente modificato, come
-abbiamo visto nel capitolo @ref{Tweaking output}. Ma se avessi molti
+abbiamo visto nel capitolo @ref{Modifica dell'output}. Ma se avessi molti
file di input a cui voler applicare delle modifiche? O se volessi
semplicemente separare le modifiche dalla musica vera e propria?
È molto semplice.
Prendiamo un esempio. Non ti preoccupare se non capisci le
parti che hanno @code{#()}; verranno spiegate nel capitolo
-@ref{Advanced tweaks with Scheme}.
+@ref{Modifiche avanzate con Scheme}.
@lilypond[quote,verbatim,ragged-right]
mpdolce =