1 @c -*- coding: utf-8; mode: texinfo; documentlanguage: it -*-
4 Translation of GIT committish: 18d03fa6a724b0102ccc47d194209802cea02f2e
6 When revising a translation, copy the HEAD committish of the
7 version that you are working on. For details, see the Contributors'
8 Guide, node Updating translation committishes..
11 @c Translators: Federico Bruni
12 @c Translation checkers:
16 @node Modifica delle impostazioni predefinite
17 @chapter Modifica delle impostazioni predefinite
18 @translationof Changing defaults
20 LilyPond è progettato per fornire la migliore qualità grafica mantenendo le
21 impostazioni predefinite. Tuttavia può capitare che sia necessario modificare
22 la sua formattazione predefinita. La formattazione è regolata da un gran
23 numero di @qq{pulsanti e interruttori} chiamati @q{proprietà}. Prima di
24 proseguire si consiglia di leggere una guida introduttiva su come accedere
25 a queste proprietà e modificarle: vedi @rlearning{Modifica dell'output}, nel
26 Manuale di apprendimento. Questo capitolo tratta lo stesso argomento, ma in
27 uno stile più adatto a un manuale.
29 @cindex Internals Reference
30 @cindex Guida al funzionamento interno
32 La descrizione completa delle proprietà che si possono ritoccare si trova
33 in un documento separato: @rinternalsnamed{Top,la Guida al funzionamento
34 interno}. Questo manuale elenca tutte le variabili, le funzioni e le
35 opzioni disponibili in LilyPond. Viene fornito come un documento HTML,
37 @c leave the @uref as one long line.
38 @uref{http://@/lilypond@/.org/@/doc/@/stable/@/Documentation/@/internals/,on@/-line},
39 ed è anche incluso nel pacchetto della documentazione di LilyPond.
41 Internamente, LilyPond usa il linguaggio Scheme (un dialetto di LISP) per
42 fornire l'infrastruttura. Modificare le decisioni di formattazione prevede
43 in effetti l'accesso alle funzioni interne del programma, cosa che
44 richiede l'input Scheme. In un file @file{.ly} gli elementi Scheme
45 sono introdotti col segno
46 cancelletto@tie{}@code{#}.@footnote{@rextend{Scheme tutorial}, contiene
47 una breve guida sull'inserimento di numeri, liste, stringhe e simboli in
52 * Contesti di interpretazione::
53 * Come funziona la Guida al funzionamento interno::
54 * Modifica delle proprietà::
55 * Proprietà e concetti utili::
57 * Uso delle funzioni musicali::
61 @node Contesti di interpretazione
62 @section Contesti di interpretazione
63 @translationof Interpretation contexts
65 Questa sezione spiega cosa sono i contesti e come modificarli.
68 * Tutto sui contesti::
69 * Creazione e citazione di un contesto::
70 * Conservazione di un contesto::
71 * Modifica dei componenti aggiuntivi di un contesto::
72 * Modifica delle impostazioni predefinite di un contesto::
73 * Definizione di nuovi contesti::
74 * Ordine di disposizione dei contesti::
78 Manuale di apprendimento:
79 @rlearning{Contesti e incisori}.
82 @file{ly/engraver-init.ly},
83 @file{ly/performer-init.ly}.
86 @rlsr{Contexts and engravers}.
88 Guida al funzionamento interno:
89 @rinternals{Contexts},
90 @rinternals{Engravers and Performers}.
93 @node Tutto sui contesti
94 @subsection Tutto sui contesti
95 @translationof Contexts explained
98 @c TODO Rethink and rewrite
100 >> > > - list of contexts: my *danger unmaintainable*
101 >> > > alarm just went off. I'm
103 I knew it would... And leaving out some of them is perfectly fine
105 I do think that a list like this, with the main contexts and a
107 description of what they do (perhaps also with a note about what
109 behavior is associated with each of them, but this may be
111 should be there, and then we could simply list the remaining ones
113 further explanation and with links to the IR.
116 @c TODO Improve layout, order and consistency of wording -td
118 @c TODO Add introduction which explains contexts in generality -td
120 @c TODO Describe propagation of property values -td
122 I contesti sono organizzati in modo gerarchico:
125 * Definizioni di output - gerarchia dei contesti::
126 * Score - il padre di tutti i contesti::
127 * Contesti del livello superiore - contenitori di righi::
128 * Contesti del livello intermedio - righi::
129 * Contesti del livello inferiore - voci::
132 @c blueprint letteralmente indica la cianografia architettonica
133 @node Definizioni di output - gerarchia dei contesti
134 @unnumberedsubsubsec Definizioni di output - gerarchia dei contesti
135 @translationof Output definitions - blueprints for contexts
137 Questa sezione spiega la rilevanza delle definizioni di output quando
138 si lavora coi contesti. Esempi di vere definizioni di output sono
139 illustrati dopo (vedi @ref{Changing all contexts of the same type}).
141 @cindex output, definizioni
142 @cindex definizioni di output
144 Sebbene la musica scritta in un file possa riferirsi a un certo tipo o
145 nome di un contesto, i contesti vengono creati soltanto quando la musica
146 viene interpretata. LilyPond interpreta la musica in base a una
147 @qq{definizione di output} e lo fa per le varie definizioni di output,
148 producendo un output diverso per ciascuna. La definizione di output che
149 crea l'output grafico si specifica con @code{\layout}.
152 Una definizione di output molto più semplice, usata per produrre l'output
153 Midi, si specifica con @code{\midi}. Molte altre definizioni di output
154 sono usate da LilyPond internamente, come quando si usa la combinazione
155 automatica delle parti (@ref{Combinazione automatica delle parti}) o si creano citazioni
156 musicali (@ref{Quoting other voices}).
158 Le definizioni di output definiscono la relazione tra i contesti e le loro
159 rispettive impostazioni predefinite. Sebbene la maggior parte dei cambiamenti
160 venga fatta solitamente in un blocco @code{\layout}, le impostazioni relative
161 al Midi avranno effetto solo se inserite in un blocco @code{\midi}.
163 @funindex autoBeaming
164 Alcune impostazioni interessano vari tipi di output: per esempio, se
165 @code{autoBeaming} è disattivato in qualche contesto, le travature contano
166 come melismi al fine di abbinare musica e testo vocale, come descritto
167 in @ref{Durate automatiche delle sillabe}. Questo abbinamento viene fatto
168 sia per l'output grafico che per il Midi. Se le modifiche fatte a
169 @code{autoBeaming} in una definizione di contesto di un blocco @code{\layout}
170 non sono ripetute nel corrispondente blocco @code{\midi}, il testo e la
171 musica andranno fuori sincrono nel Midi.
175 @file{ly/engraver-init.ly}.
176 @file{ly/performer-init.ly}.
178 @node Score - il padre di tutti i contesti
179 @unnumberedsubsubsec Score - il padre di tutti i contesti
180 @translationof Score - the master of all contexts
182 Questo è il contesto del livello superiore. Nessun altro contesto può
183 contenere un contesto Score. Per impostazione predefinita, il contesto
184 Score gestisce l'amministrazione delle indicazioni di tempo e garantisce
185 che elementi come le chiavi, le indicazioni di tempo e le armature di chiave
186 siano allineate da rigo a rigo.
188 Un contesto Score viene istanziato implicitamente quando viene elaborato
189 un blocco @code{\score @{@dots{}@}}.
191 @node Contesti del livello superiore - contenitori di righi
192 @unnumberedsubsubsec Contesti del livello superiore - contenitori di righi
193 @translationof Top-level contexts - staff containers
195 @strong{@emph{StaffGroup}}
197 Raggruppa i righi e aggiunge una parentesi quadra sul lato sinistro, che
198 raggruppa insieme i righi. Le stanghette dei righi in esso contenuti sono
199 connessi verticalmente. @code{StaffGroup} è semplicemente un insieme di righi,
200 con una parentesi quadra all'inizio e le stanghette che li attraversano.
202 @strong{@emph{ChoirStaff}}
204 Identico a @code{StaffGroup} eccetto che le stanghette dei righi in esso
205 contenuti non sono connesse verticalmente.
207 @strong{@emph{GrandStaff}}
209 Un gruppo di righi, con una parentesi graffa sul lato sinistro, che raggruppa
210 insieme i righi. Le stanghette dei righi in esso contenuti sono
211 connessi verticalmente.
213 @strong{@emph{PianoStaff}}
215 Identico a @code{GrandStaff}, ma con il supporto ai nomi degli strumenti a
216 sinistra di ogni sistema.
218 @node Contesti del livello intermedio - righi
219 @unnumberedsubsubsec Contesti del livello intermedio - righi
220 @translationof Intermediate-level contexts - staves
222 @strong{@emph{Staff}}
224 Gestisce chiavi, stanghette, armature di chiave, alterazioni. Può contenere
225 contesti @code{Voice}.
227 @strong{@emph{RhythmicStaff}}
229 Come @code{Staff} ma per le ritmiche. Le altezze vengono ignorate e le
230 note appaiono su una linea. L'output MIDI conserva le altezze inalterate.
232 @strong{@emph{TabStaff}}
234 Contesto per generare l'intavolatura (o tablatura). La forma predefinita è
235 quella dell'intavolatura per chitarra, con sei linee.
237 @strong{@emph{DrumStaff}}
239 Contesto per gli strumenti percussivi. Può contenere @code{DrumVoice}.
241 @strong{@emph{VaticanaStaff}}
243 Identico a @code{Staff}, a parte il fatto che è progettato per rappresentare
244 un brano in stile gregoriano.
246 @strong{@emph{MensuralStaff}}
248 Identico a @code{Staff}, a parte il fatto che è progettato per rappresentare
249 un brano in stile mensurale.
251 @node Contesti del livello inferiore - voci
252 @unnumberedsubsubsec Contesti del livello inferiore - voci
253 @translationof Bottom-level contexts - voices
255 I contesti al livello della voce inizializzano alcune proprietà e avviano
256 gli incisori adatti. Un contesto del livello inferiore è privo di
257 @code{defaultchild}. Sebbene sia possibile far sì che accetti/@/contenga
258 sottocontesti, questi possono essere creati e inseriti solo esplicitamente.
260 @strong{@emph{Voice}}
262 Corrisponde a una voce di un rigo. Questo contesto gestisce la
263 conversione di segni di dinamica, gambi, travature, apici e pedici,
264 legature di portamento e di valore e pause. Deve essere istanziata
265 esplicitamente se si hanno molteplici voci nello stesso rigo.
267 @strong{@emph{VaticanaVoice}}
269 Identico a @code{Voice}, a parte il fatto che è progettato per rappresentare
270 un brano in stile gregoriano.
272 @strong{@emph{MensuralVoice}}
274 Identico a @code{Voice}, con delle modifiche per rappresentare un brano in
277 @strong{@emph{Lyrics}}
279 Corrisponde a una voce con testo vocale. Gestisce la stampa di una singola
280 linea di testo vocale.
282 @strong{@emph{DrumVoice}}
284 Il contesto della voce usato in un rigo per percussioni.
286 @strong{@emph{FiguredBass}}
288 Il contesto in cui sono creati gli oggetti @code{BassFigure} a partire
289 dall'input inserito in modalità @code{\figuremode}.
291 @strong{@emph{TabVoice}}
293 Il contesto della voce usato all'interno di un contesto @code{TabStaff}.
294 Solitamente omesso così che sia creato implicitamente.
296 @strong{@emph{CueVoice}}
298 Un contesto della voce usato per rappresentare note a dimensione ridotta, inteso
299 soprattutto per aggiungere citazioni in corpo più piccolo a un rigo, vedi
300 @ref{Formatting cue notes}. Solitamente omesso così che sia creato implicitamente.
302 @strong{@emph{ChordNames}}
304 Crea e dispone i nomi degli accordi.
308 @node Creazione e citazione di un contesto
309 @subsection Creazione e citazione di un contesto
310 @translationof Creating and referencing contexts
314 @cindex nuovi contesti
315 @cindex citazione di un contesto
316 @cindex Contesti, creazione e citazione
318 LilyPond crea i contesti del livello inferiore automaticamente se incontra
319 un'espressione musicale prima di un contesto adatto, ma questo approccio
320 di solito funziona soltanto per partiture semplici o frammenti musicali
321 simili a quelli della documentazione. Per partiture più complesse si
322 consiglia di specificare tutti i contesti esplicitamente coi comandi
323 @code{\new} o @code{\context}. La sintassi di questi due comandi è
327 [\new | \context] @var{Contesto} [ = @var{nome}] [@var{espressione-musicale}]
331 dove si può usare @code{\new} o @code{\context}.
332 @var{Contesto} è il tipo di contesto che deve essere creato,
333 @var{nome} è un nome opzionale da assegnare al contesto che si
334 sta creando e @var{espressione-musicale} è una singola espressione
335 musicale che deve essere interpretata dagli incisori e dai performer
338 Il prefisso @code{\new} senza un nome viene usato comunemente per creare
339 partiture con molti righi:
341 @lilypond[quote,verbatim]
343 \new Staff \relative {
344 % lascia che il contesto Voice sia creato implicitamente
347 \new Staff \relative {
354 e per mettere varie voci in un rigo:
356 @lilypond[quote,verbatim]
358 \new Voice \relative {
362 \new Voice \relative {
370 @code{\new} deve essere sempre usato per specificare contesti senza nome.
372 La differenza tra @code{\new} e @code{\context} sta nell'azione
377 @code{\new} con o senza un nome creerà sempre un contesto del tutto
378 nuovo e distinto, anche se ne esiste già uno con lo stesso nome:
380 @lilypond[quote,verbatim]
382 \new Voice = "A" \relative {
386 \new Voice = "A" \relative {
394 @code{\context} seguito da un nome creerà un contesto distinto solo se
395 non esiste già un contesto dello stesso tipo con lo stesso nome nella
396 stessa gerarchia di contesto. Altrimenti sarà preso come riferimento
397 per quel contesto precedentemente creato, e la sua espressione musicale
398 verrà passata a quel contesto per la sua interpretazione.
400 Una possibile applicazione dei contesti con nome è la separazione di
401 formattazione della partitura e contenuto musicale. Le seguenti due
402 forme sono entrambe valide:
404 @lilypond[quote,verbatim]
407 % formattazione della partitura
418 \context Voice = "one" {
423 \context Voice = "two" {
432 @lilypond[quote,verbatim]
435 % formattazione della partitura
437 \context Voice = "one" {
440 \context Voice = "two" {
446 \context Voice = "one" {
451 \context Voice = "two" {
461 Altrimenti si possono usare le variabili per ottenere un risultato simile. Vedi
462 @rlearning{Organizzare i brani con le variabili}.
465 @code{\context} senza nome corrisponderà al primo di qualsiasi contesto
466 precedentemente creato dello stesso tipo nella stessa gerarchia di contesto,
467 anche uno a cui è stato assegnato un nome, e la sua espressione musicale sarà
468 passata a quel contesto per la sua interpretazione. Questa forma è raramente
469 utile. Tuttavia, si usa @code{\context} senza nome e senza espressione
470 musicale per impostare il contesto in cui una procedura Scheme specificata con
471 @code{\applyContext} viene eseguita:
474 \new Staff \relative @{
477 \applyContext #(lambda (ctx)
479 (display (ly:context-current-moment ctx)))
486 Un contesto deve essere nominato se deve essere citato successivamente, per
487 esempio quando il testo vocale è associato alla musica:
490 \new Voice = "tenore" @var{musica}
492 \new Lyrics \lyricsto "tenore" @var{testo}
496 Maggiori informazioni sull'associazione del testo vocale alla musica in
497 @ref{Durate automatiche delle sillabe}.
499 Le proprietà di tutti i contesti di un certo tipo possono essere modificate
500 in un blocco @code{\layout} (con una sintassi diversa), vedi
501 @ref{Changing all contexts of the same type}. Questo costrutto fornisce anche
502 un mezzo per mantenere le istruzioni di formattazione separate dal contenuto
503 musicale. Se occorre modificare un solo contesto, bisogna usare un blocco
504 @code{\with}, vedi @ref{Modifica di un solo contesto specifico}.
507 Manuale di apprendimento:
508 @rlearning{Organizzare i brani con le variabili}.
510 Guida alla notazione:
511 @ref{Modifica di un solo contesto specifico},
512 @ref{Durate automatiche delle sillabe}.
515 @node Conservazione di un contesto
516 @subsection Conservazione di un contesto
517 @translationof Keeping contexts alive
519 @cindex contexts, keeping alive
520 @cindex contexts, lifetime
522 I contesti vengono solitamente terminati nel primo momento musicale in
523 cui non hanno niente da fare. Quindi i contesti @code{Voice} muoiono
524 appena non contengono eventi; i contesti @code{Staff} muoiono appena
525 tutti i contesti @code{Voice} al loro interno non contengono eventi; etc.
526 Ciò può causare difficoltà se contesti precedenti, che sono stati
527 terminati, devono essere richiamati; per esempio, quando si cambia
528 il rigo col comando @code{\change}, quando si associa il testo a una
529 voce col comando @code{\lyricsto} o quando si aggiungono ulteriori eventi
530 musicali a un contesto precedente.
532 C'è un'eccezione a questa regola generale: all'interno di un costrutto
533 @code{@{@dots{}@}} (musica sequenziale), la nozione di «contesto corrente»
534 scenderà di livello ogni volta che un elemento della sequenza termina in un
535 sottocontesto del precedente contesto corrente. Ciò evita la falsa creazione di
536 contesti impliciti in varie situazioni, ma significa che il primo contesto in
537 cui si scende verrà conservato fino alla fine dell'espressione.
539 Al contrario, i contesti di un construtto @code{<<@dots{}>>} (musica simultanea)
540 non sono portati avanti, dunque racchiudendo un comando di creazione di contesto
541 in un'ulteriore coppia di @code{<<@dots{}>>} impedirà che il contesto persista
542 in tutta la sequenza @code{@{@dots{}@}}.
544 Un contesto può essere tenuto attivo assicurandosi che abbia qualcosa
545 da fare in ogni momento musicale. I contesti @code{Staff} sono tenuti
546 attivi assicurandosi che una delle loro voci sia conservata. Un modo per
547 farlo consiste nell'aggiungere pause spaziatrici a una voce in parallelo
548 con la musica vera. Queste devono essere aggiunte a ogni contesto
549 @code{Voice} da tenere attivo. Se si usano sporadicamente varie voci,
550 è più sicuro tenerle attive invece di tentare di affidarsi alle eccezioni
553 Nell'esempio seguente, sia la voce A che la voce B sono mantenute attive
554 in questo modo per la durata del brano:
556 @lilypond[quote,verbatim]
557 musicA = \relative { d''4 d d d }
558 musicB = \relative { g'4 g g g }
561 \new Voice = "A" { s1*5 } % Tiene la voce "A" attiva per 5 battute
562 \new Voice = "B" { s1*5 } % Tiene la voce "B" attiva per 5 battute
567 \context Voice = "A" {
571 \context Voice = "B" {
575 \context Voice = "A" { \musicA }
576 \context Voice = "B" { \musicB }
577 \context Voice = "A" { \musicA }
588 @cindex testo vocale, allineamento con una melodia sporadica
590 L'esempio seguente mostra come scrivere una linea melodica sporadica con
591 testo vocale usando questo approccio. Ovviamente, in una situazione reale
592 la melodia e l'accompagnamento consisterebbero di varie e diverse sezioni.
594 @lilypond[quote,verbatim]
595 melodia = \relative { a'4 a a a }
596 accompagnamento = \relative { d'4 d d d }
597 parole = \lyricmode { Queste parole seguo -- no la mel -- o -- dia }
600 \new Staff = "musica" {
602 \new Voice = "melodia" {
604 s1*4 % Tiene la voce "melodia" attiva per 4 battute
607 \new Voice = "accompagnamento" {
612 \context Voice = "melodia" { \melodia }
613 \context Voice = "accompagnamento" { \accompagnamento }
615 \context Voice = "accompagnamento" { \accompagnamento }
617 \context Voice = "melodia" { \melodia }
618 \context Voice = "accompagnamento" { \accompagnamento }
623 \new Lyrics \with { alignAboveContext = #"musica" }
624 \lyricsto "melodia" { \parole }
629 Un modo alternativo, migliore in molte circostanze, è quello di mantenere la
630 linea melodica attiva semplicemente includendo le note spaziatrici in modo
631 che si allineino correttamente con l'accompagnamento:
633 @lilypond[quote,verbatim]
634 melodia = \relative {
635 s1 % salta una battuta
637 s1 % salta una battuta
640 accompagnamento = \relative {
646 parole = \lyricmode { Queste parole seguo -- no la mel -- o -- dia }
650 \new Staff = "musica" {
652 \new Voice = "melodia" {
656 \new Voice = "accompagnamento" {
662 \new Lyrics \with { alignAboveContext = #"musica" }
663 \lyricsto "melodia" { \parole }
669 @node Modifica dei componenti aggiuntivi di un contesto
670 @subsection Modifica dei componenti aggiuntivi di un contesto
671 @translationof Modifying context plug-ins
673 I contesti della notazione (come @code{Score} e @code{Staff}) non contengono
674 solo le proprietà, ma anche dei componenti aggiuntivi chiamati @qq{engraver}
675 (incisori) che creano gli elementi della notazione. Per esempio, il contesto
676 @code{Voice} contiene l'incisore @code{Note_heads_engraver} e il contesto
677 @code{Staff} contiene l'incisore @code{Key_engraver}.
679 Una descrizione completa di ogni componente aggiuntivo si trova in
681 @rinternals{Engravers and Performers}.
684 Guida al funzionamento interno @expansion{} Translation @expansion{} Engravers.
686 Ogni contesto descritto in
688 @rinternals{Contexts}
691 Guida al funzionamento interno @expansion{} Translation @expansion{} Context.
693 elenca gli incisori usati per quel contesto.
696 Può essere utile sperimentare questi componenti aggiuntivi. Per farlo si
697 avvia un nuovo contesto con @code{\new} o @code{\context} e si modifica:
702 \new @var{contesto} \with @{
710 @emph{@dots{}musica@dots{}}
715 dove @dots{} deve essere sostituito dal nome dell'incisore. Il comando
716 @code{\remove} toglie l'incisore, mentre @code{\consists} lo mantiene.
717 Ecco un semplice esempio che toglie l'incisore dell'indicazione di tempo
718 (@code{Time_signature_engraver}) e quello della chiave (@code{Clef_engraver})
719 da un contesto @code{Staff}:
721 @lilypond[quote,verbatim]
723 \new Staff \relative {
727 \remove "Time_signature_engraver"
728 \remove "Clef_engraver"
735 Nel secondo rigo non ci sono indicazioni di tempo né simboli della chiave.
736 Questo è un metodo piuttosto grezzo per far scomparire gli oggetti, dato
737 che ha effetto sull'intero rigo. Questo metodo influenza anche la spaziatura,
738 cosa che potrebbe non essere desiderabile. Metodi più sofisticati per
739 nascondere gli oggetti sono mostrati in @rlearning{Visibilità e colore degli oggetti}.
741 L'esempio successivo mostra un'applicazione pratica. Le stanghette e le
742 indicazioni di tempo sono normalmente sincronizzate al livello dell'intera
743 partitura. Ciò viene fatto da @code{Timing_translator} e
744 @code{Default_bar_line_engraver}. Questo componente aggiuntivo gestisce
745 le indicazioni di tempo, il posizionamento nella misura, etc. Spostando
746 questi incisori dal contesto @code{Score} al contesto @code{Staff}, possiamo
747 ottenere una partitura in cui ogni rigo ha la sua indicazione di tempo.
750 @cindex partiture polimetriche
751 @cindex indicazione di tempo, multipla
753 @lilypond[quote,verbatim]
757 \consists "Timing_translator"
758 \consists "Default_bar_line_engraver"
765 \consists "Timing_translator"
766 \consists "Default_bar_line_engraver"
776 \remove "Timing_translator"
777 \remove "Default_bar_line_engraver"
785 L'ordine in cui vengono specificati gli incisori è l'ordine in cui
786 vengono richiamati per compiere la loro elaborazione. Di solito
787 l'ordine in cui gli incisori sono specificati non conta, ma in
788 pochi casi speciali l'ordine è importante, per esempio quando un
789 incisore scrive una proprietà e un altro la legge o quando un incisore
790 crea un grob e un altro lo deve elaborare.
792 I seguenti ordini sono importanti:
796 l'incisore @code{Bar_engraver} deve essere primo di solito,
799 l'incisore @code{New_fingering_engraver} deve precedere l'incisore
800 @code{Script_column_engraver},
803 @code{Timing_translator} deve precedere l'incisore
804 @code{Bar_number_engraver}.
810 @file{ly/engraver-init.ly}.
813 @node Modifica delle impostazioni predefinite di un contesto
814 @subsection Modifica delle impostazioni predefinite di un contesto
815 @translationof Changing context default settings
817 @cindex default context properties, changing
818 @cindex context properties, changing defaults
820 Le proprietà dei contesti e dei grob possono essere modificate con i comandi
821 @code{\set} e @code{\override}, come è spiegato in
822 @ref{Modifying properties}. Questi comandi creano eventi musicali,
823 rendendo effettivi i cambiamenti nel momento temporale in cui è
826 Questa sezione spiega invece come cambiare i valori @emph{predefiniti}
827 delle proprietà dei contesti e dei grob nel momento in cui viene creato
828 il contesto. Esistono due modi per farlo. Uno modifica i valori
829 predefiniti in tutti i contesti di un certo tipo, l'altro modifica i
830 valori predefiniti soltanto in una certa istanza di un contesto.
833 * Modifica di tutti i contesti dello stesso tipo::
834 * Modifica di un solo contesto specifico::
835 * Ordine di precedenza::
838 @node Modifica di tutti i contesti dello stesso tipo
839 @unnumberedsubsubsec Modifica di tutti i contesti dello stesso tipo
840 @translationof Changing all contexts of the same type
842 @cindex \context nel blocco \layout
846 Le impostazioni di contesto predefinite da usare per l'output grafico nei
847 contesti @code{Score}, @code{Staff}, @code{Voice} e in altri contesti possono
848 essere specificate in un blocco @code{\context} compreso in un qualsiasi
849 blocco @code{\layout}.
851 Le impostazioni per l'output Midi invece devono essere specificate separatamente
852 in blocchi @code{\midi} (vedi @ref{Output definitions - blueprints for contexts}).
854 Il blocco @code{\layout} deve trovarsi all'interno del blocco @code{\score}
855 al quale si vuole applicare, dopo la musica.
861 [impostazioni di contesto per tutti i contesti Voice]
865 [impostazioni di contesto per tutti i contesti Staff]
870 Si possono specificare i seguenti tipi di impostazioni:
874 Un comando @code{\override}, ma col nome del contesto omesso
876 @lilypond[quote,verbatim]
879 a'4^"Gambi più spessi" a a a
885 \override Stem.thickness = #4.0
892 Impostando direttamente una proprietà di contesto
894 @lilypond[quote,verbatim]
897 a'4^"Tipo di carattere più piccolo" a a a
910 Un comando predefinito come @code{\dynamicUp} o un'espressione
911 musicale come @code{\accidentalStyle dodecaphonic}
913 @lilypond[quote,verbatim]
916 a'4^"Dinamiche sopra" a a a
926 \accidentalStyle dodecaphonic
933 Una variabile definita dall'utente contenente un blocco @code{\with}; il blocco
934 @code{\with} è spiegato approfonditamente in
935 @ref{Modifica di un solo contesto specifico}.
937 @lilypond[quote,verbatim]
938 StaffDefaults = \with {
945 a'4^"Tipo di carattere più piccolo" a a a
960 I comandi che impostano una proprietà possono essere posti in un blocco
961 @code{\layout} senza doverli racchiudere in un blocco @code{\context}. Così
962 facendo si ottiene lo stesso risultato che si otterrebbe se si includessero
963 gli stessi comandi all'inizio di ogni contesto del tipo specificato. Se non
964 è specificato alcun contesto, avranno effetto su @emph{qualsiasi} contesto
965 di basso livello, vedi @ref{Contesti del livello inferiore - voci}. La sintassi di
966 un comando di impostazione della proprietà in un blocco @code{\layout} è
967 identico a quello che si userebbe in mezzo alle note.
969 @lilypond[quote,verbatim]
973 a'4^"Tipo di carattere più piccolo" a a a
978 \accidentalStyle dodecaphonic
980 \override Voice.Stem.thickness = #4.0
986 @node Modifica di un solo contesto specifico
987 @unnumberedsubsubsec Modifica di un solo contesto specifico
988 @translationof Changing just one specific context
993 Le proprietà di contesto di una sola istanza di un contesto specifico possono
994 essere cambiate in un blocco @code{\with}. Tutte le altre istanze di contesto
995 dello stesso tipo manterranno le impostazioni predefinite di LilyPond e saranno
996 modificate da qualsiasi blocco @code{\layout} che le riguarda. Il blocco
997 @code{\with} deve essere posto subito dopo il
998 comando @code{\new} @var{tipo-contesto}:
1001 \new Staff \with @{ [impostazioni di contesto per questa istanza di contesto soltanto] @}
1007 Altrimenti, se la musica viene inserita usando la forma breve dei comandi
1008 che specificano la modalità di inserimento, per esempio @code{\chords} invece di
1009 @code{\chordmode}, il comando @code{\with} deve essere posto subito dopo il
1010 comando che specifica la modalità:
1013 \chords \with @{ [impostazioni di contesto per questo contesto (implicito) soltanto] @}
1020 perché è il contesto implicito creato da queste forme brevi che deve essere
1021 modificato. Vale la stessa considerazione per le altre forme brevi che
1022 indicano la modalità di inserimento (@code{\drums}, @code{\figures}), vedi
1025 Le @q{modifiche di contesto}, essendo specificate in blocchi @code{\with} che
1026 si trovano all'interno della musica, avranno effetto su @emph{tutti} gli
1027 output (quello grafico @emph{e} il Midi), diversamente da quanto avviene per
1028 le modifiche inserite in una definizione di output.
1030 Si possono specificare i seguenti tipi di impostazioni:
1034 Un comando @code{\override}, ma col nome di contesto omesso
1036 @lilypond[quote,verbatim]
1039 \new Voice \with { \override Stem.thickness = #4.0 }
1042 a'4^"Gambi spessi" a a a
1051 Impostando direttamente una proprietà di contesto
1053 @lilypond[quote,verbatim]
1058 a'4^"Tipo di carattere predefinito" a a a
1062 \new Staff \with { fontSize = #-4 }
1065 a'4^"Tipo di carattere più piccolo" a a a
1074 Un comando predefinito come @code{\dynamicUp}
1076 @lilypond[quote,verbatim]
1082 a'4^"Dinamiche sotto" a a a
1087 \new Staff \with { \accidentalStyle dodecaphonic }
1089 \new Voice \with { \dynamicUp }
1092 a'4^"Dinamiche sopra" a a a
1104 Guida alla notazione:
1105 @ref{Modalità di inserimento}
1108 @node Ordine di precedenza
1109 @unnumberedsubsubsec Ordine di precedenza
1110 @translationof Order of precedence
1112 Il valore di una proprietà da applicare in un certo momento viene determinato
1117 se un comando @code{\override} o @code{\set} nel flusso dell'input (le note) è
1118 attivo viene usato quel valore,
1121 altrimenti viene usato il valore predefinito preso da una dichiarazione
1122 @code{\with} nella dichiarazione di iniziazione del contesto,
1125 altrimenti viene usato il valore predefinito preso dal blocco @code{\context}
1126 appropriato più recente nei blocchi @code{\layout} o @code{\midi},
1129 altrimenti viene usato il valore predefinito in LilyPond.
1133 Manuale di apprendimento:
1134 @rlearning{Modificare le proprietà di contesto}.
1136 Guida alla notazione:
1137 @ref{Tutto sui contesti},
1138 @ref{Contesti del livello inferiore - voci},
1139 @ref{The set command},
1140 @ref{The override command},
1141 @ref{The layout block,,Il blocco @code{@bs{}layout}}.
1144 @node Definizione di nuovi contesti
1145 @subsection Definizione di nuovi contesti
1146 @translationof Defining new contexts
1148 @cindex contesti, definire nuovi
1149 @cindex incisori, includere nei contesti
1158 Contesti specifici, come @code{Staff} e @code{Voice}, sono creati a partire
1159 da semplici mattoncini. È possibile creare nuovi tipi di contesto con
1160 diverse combinazioni di incisori.
1162 Il prossimo esempio mostra come costruire un diverso tipo di contesto
1163 @code{Voice} da zero. Sarà simile a @code{Voice}, ma stamperà soltanto
1164 teste di nota a forma di barra posizionate al centro. Può essere usato
1165 per indicare l'improvvisazione nei brani jazz:
1167 @lilypond[quote,ragged-right]
1168 \layout { \context {
1170 \type "Engraver_group"
1171 \consists "Note_heads_engraver"
1172 \consists "Rhythmic_column_engraver"
1173 \consists "Text_engraver"
1174 \consists "Pitch_squash_engraver"
1175 squashedPosition = #0
1176 \override NoteHead.style = #'slash
1181 \accepts "ImproVoice"
1185 a'4 d8 bes8 \new ImproVoice { c4^"ad lib" c
1186 c4 c^"undress" c_"while playing :)" c }
1192 Queste impostazioni sono definite in un blocco @code{\context} compreso in
1193 un blocco @code{\layout}:
1203 L'input di esempio che segue sostituisce i @dots{} del frammento precedente.
1205 Per prima cosa occorre definire un nome per il nuovo contesto:
1211 Essendo simile al contesto @code{Voice}, ci servono comandi che funzionano
1212 in contesti @code{Voice} esistenti per far sì che continuino a funzionare. Per
1213 farlo si assegna al nuovo contesto un alias di @code{Voice},
1219 Il contesto stamperà note e testi di spiegazione, dunque dobbiamo
1220 aggiungere gli incisori che forniscono queste funzionalità, più
1221 l'incisore che raggruppa in colonne le note, i gambi e le pause che
1222 si trovano nello stesso momento musicale:
1225 \consists "Note_heads_engraver"
1226 \consists "Text_engraver"
1227 \consists "Rhythmic_column_engraver"
1230 Le teste di nota devono essere poste tutte sulla linea centrale:
1233 \consists "Pitch_squash_engraver"
1234 squashedPosition = #0
1237 L'incisore @code{Pitch_squash_engraver} modifica le teste di nota (create
1238 dall'incisore @code{Note_heads_engraver}) e imposta la loro posizione
1239 verticale sul valore di @code{squashedPosition}, in questo
1240 caso@tie{}@code{0}, la linea centrale.
1242 Le note appaiono come una barra e non hanno gambi:
1245 \override NoteHead.style = #'slash
1249 Tutti questi componenti aggiuntivi devono comunicare sotto il controllo
1250 del contesto. I meccanismi con cui i contesti comunicano sono stabiliti
1251 dichiarando il tipo di contesto con @code{\type}. In un blocco
1252 @code{\layout}, la maggior parte dei contesti sarà del tipo
1253 @code{Engraver_group}. Alcuni contesti speciali e i contesti nei
1254 blocchi @code{\midi} usano altri tipi di contesto. Copiare e modificare
1255 una definizione di contesto esistente comprenderà anche la definizione
1256 del tipo. Poiché questo esempio crea una definizione da zero, deve essere
1257 specificato in modo esplicito.
1260 \type "Engraver_group"
1263 Mettendo tutte queste parti insieme otteniamo:
1268 \type "Engraver_group"
1269 \consists "Note_heads_engraver"
1270 \consists "Text_engraver"
1271 \consists "Rhythmic_column_engraver"
1272 \consists "Pitch_squash_engraver"
1273 squashedPosition = #0
1274 \override NoteHead.style = #'slash
1281 I contesti formano gerarchie. Vogliamo posizionare il contesto @code{ImproVoice}
1282 all'interno del contesto @code{Staff}, proprio come i normali contesti
1283 @code{Voice}. Cambiamo quindi la definizione di @code{Staff} col comando
1293 @funindex \inherit-acceptability
1294 Spesso quando si riutilizza una definizione di contesto esistente, il contesto
1295 risultante può essere usato in qualsiasi situazione in cui il contesto originale
1296 sarebbe stato utile.
1301 \inherit-acceptability @var{a} @var{da}
1306 farà sì che i contesti del tipo @var{a} siano accettati da tutti i
1307 contesti che accettano anche @var{da}. Per esempio, usando
1312 \inherit-acceptability "ImproVoice" "Voice"
1317 verrà aggiunto un @code{\accepts} per @code{ImproVoice} a entrambe le
1318 definizioni di @code{Staff} e @code{RhythmicStaff}.
1321 L'opposto di @code{\accepts} è @code{\denies},
1322 che è talvolta necessario se si riusano definizioni di contesto esistenti.
1324 Sistemando i pezzi necessari in un blocco @code{\layout} ci porta a:
1332 \inherit-acceptability "ImproVoice" "Voice"
1336 Quindi l'output all'inizio di questa parte può essere inserito così:
1344 c c_"while playing :)"
1350 Per completare questo esempio, le modifiche che alterano la gerarchia dei
1351 contesti devono essere ripetute in un blocco @code{\midi} per far sì che
1352 l'output Midi dipenda dalle stesse relazioni di contesto.
1356 Guida al funzionamento interno:
1357 @rinternals{Note_heads_engraver},
1358 @rinternals{Text_engraver},
1359 @rinternals{Rhythmic_column_engraver},
1360 @rinternals{Pitch_squash_engraver}.
1363 @node Ordine di disposizione dei contesti
1364 @subsection Ordine di disposizione dei contesti
1365 @translationof Context layout order
1367 @cindex contesti, ordine di disposizione
1371 Normalmente i contesti in un sistema sono posizionati dall'alto verso il
1372 basso nell'ordine in cui sono incontrati nel file di input. Quando i
1373 contesti sono annidati, il contesto più esterno includerà i contesti
1374 annidati al suo interno come specificato nel file di input solo se i
1375 contesti interni sono inclusi nell'elenco @qq{accepts} del contesto
1376 più esterno; altrimenti saranno riposizionati sotto il contesto più
1377 esterno invece di essere annidati al suo interno.
1379 L'elenco @qq{accepts} di un contesto può essere modificato coi comandi
1380 @code{\accepts} o @code{\denies}. @code{\accepts} aggiunge un contesto
1381 all'elenco @qq{accepts} mentre @code{\denies} lo rimuove dall'elenco.
1383 Per esempio, un gruppo di righi racchiusi da una parentesi quadra non si
1384 trova solitamente all'interno di un gruppo di righi con stanghette
1385 connesse e racchiusi da una graffa, e @code{GrandStaff} non accetta al suo
1386 interno @code{StaffGroup} per impostazione predefinita.
1388 @lilypond[verbatim,quote]
1395 \new Staff { \set Staff.instrumentName = ultimo f'1 }
1400 Tuttavia col comando @code{\accepts} si può aggiungere @code{StaffGroup}
1401 al contesto @code{GrandStaff}:
1403 @lilypond[verbatim,quote]
1410 \new Staff { \set Staff.instrumentName = ultimo f'1 }
1415 \accepts "StaffGroup"
1421 @code{\denies} si usa soprattutto quando un nuovo contesto è basato su
1422 un altro, ma l'annidamento richiesto differisce. Per esempio, il contesto
1423 @code{VaticanaStaff} è basato sul contesto @code{Staff}, ma col contesto
1424 @code{VaticanaVoice} che sostituisce il contesto @code{Voice} nell'elenco
1427 @cindex contesti impliciti
1428 @funindex \defaultchild
1430 Nota bene: un contesto verrà creato implicitamente e senza avviso se
1431 si incontra un comando quando non c'è un contesto adatto disponibile
1434 Nella definizione di un contesto, il tipo di sottocontesto da creare
1435 implicitamente viene specificato con @code{\defaultchild}. Vari eventi
1436 musicali richiedono un contesto @qq{di base}: quando si incontra tale
1437 evento, vengono creati ricorsivamente i sottocontesti finché non si
1438 raggiunge un contesto privo di impostazione @samp{defaultchild}.
1440 La creazione implicita di contesti può talvolta causare nuovi righi o nuove
1441 partiture non attesi. Per evitare questi problemi è consigliabile usare
1442 @code{\new} per creare i contesti esplicitamente.
1444 @cindex alignAboveContext
1445 @cindex alignBelowContext
1446 @funindex alignAboveContext
1447 @funindex alignBelowContext
1449 Talvolta un contesto deve esistere solo per un breve periodo, come nel
1450 caso esemplare di un contesto rigo per un ossia. Per ottenere ciò, di
1451 solito si introduce la definizione di contesto nel punto appropriato
1452 in parallelo con la sezione corrispondente della musica principale.
1453 Per impostazione predefinita, il contesto temporaneo verrà posizionato
1454 sotto tutti i contesti esistenti. Per riposizionarlo sopra il contesto
1455 chiamato @qq{principale}, dovrebbe essere definito in questo modo:
1458 \new Staff \with @{ alignAboveContext = #"principale" @}
1461 Una situazione simile si pone quando si posiziona un contesto temporaneo
1462 per il testo vocale all'interno di una disposizione multirigo come
1463 @code{ChoirStaff}; per esempio, quando si aggiunge una seconda strofa a
1464 una sezione ripetuta. Per impostazione predefinita, il contesto temporaneo
1465 per il testo vocale verrà posizionato sotto i righi più bassi. Definendo il
1466 contesto temporaneo per il testo vocale con @code{alignBelowContext}, questo
1467 può essere posizionato correttamente sotto i contesti della voce (con nome)
1468 che contengono la prima strofa.
1470 Esempi che mostrano questo riposizionamento di contesti temporanei possono
1471 essere trovati altrove --- vedi @rlearning{Annidare le espressioni musicali},
1472 @ref{Modifying single staves} e @ref{Techniques specific to lyrics}.
1475 Manuale di apprendimento:
1476 @rlearning{Annidare le espressioni musicali}.
1478 Guida alla notazione:
1479 @ref{Modifying single staves},
1480 @ref{Techniques specific to lyrics}.
1483 @rprogram{Appare un rigo in più}.
1486 @file{ly/engraver-init.ly}.
1489 @node Come funziona la Guida al funzionamento interno
1490 @section Come funziona la Guida al funzionamento interno
1491 @translationof Explaining the Internals Reference
1494 * Navigazione nella guida al programma::
1495 * Interfacce di formattazione::
1496 * Determinazione della proprietà del grob::
1497 * Convenzioni sui nomi::
1500 @node Navigazione nella guida al programma
1501 @subsection Navigazione nella guida al programma
1502 @translationof Navigating the program reference
1504 @c TODO remove this (it's in the LM)
1505 @c Replace with more factual directions
1507 Supponiamo di voler togliere l'indicazione di diteggiatura nel seguente
1510 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
1514 Consultando la documentazione sulle istruzioni di diteggiatura (in
1515 @ref{Fingering instructions}), si nota:
1520 Guida al funzionamento interno: @rinternals{Fingering}.
1525 La guida del programmatore è disponibile come documento HTML. È caldamente
1526 consigliata la lettura della versione HTML, accessibile online o in locale
1527 scaricando la documentazione HTML. Questa sezione sarà molto più difficile da
1528 comprendere se si usa il manuale PDF.
1531 Seguire il collegamento a @rinternals{Fingering}. In cima alla pagina
1534 @c Non tradurre le parti citate del manuale Internals Reference, che non è tradotto.
1536 Fingering objects are created by: @rinternals{Fingering_engraver} and
1537 @rinternals{New_fingering_engraver}.
1540 Seguendo i collegamenti correlati nella guida del programma, possiamo seguire
1541 il flusso di informazione del programma:
1545 @item @rinternals{Fingering}:
1546 @rinternals{Fingering} objects are created by:
1547 @rinternals{Fingering_engraver}
1549 @item @rinternals{Fingering_engraver}:
1550 Music types accepted: @rinternals{fingering-event}
1552 @item @rinternals{fingering-event}:
1553 Music event type @code{fingering-event} is in Music expressions named
1554 @rinternals{FingeringEvent}
1557 Questo percorso va in direzione contraria al flusso dell'informazione nel
1558 programma: parte dall'output e termina nell'evento di input. Si può anche
1559 partire da un evento di input e leggere seguendo il flusso di informazione
1560 arrivando infine all'oggetto di output.
1562 La guida al programma può anche essere sfogliata come un normale
1563 documento. Contiene capitoli su
1565 @rinternals{Music definitions},
1568 @code{Music definitions}
1570 su @rinternals{Translation}, e sul @rinternals{Backend}. Ogni capitolo
1571 elenca tutte le definizioni usate e tutte le proprietà che possono
1575 @node Interfacce di formattazione
1576 @subsection Interfacce di formattazione
1577 @translationof Layout interfaces
1579 @cindex interface, layout
1580 @cindex layout interface
1583 La pagina HTML che abbiamo incontrato nella sezione precedente descrive
1584 l'oggetto di formattazione chiamato @rinternals{Fingering}. Tale oggetto
1585 è un simbolo interno alla partitura. Ha delle proprietà che contengono
1586 numeri (come gli spessori e le direzioni), ma anche collegamenti a oggetti
1587 correlati. Un oggetto di formattazione viene chiamato anche @emph{Grob},
1588 che è un diminutivo di Graphical Object (oggetto grafico). Maggiori dettagli
1589 sui Grob si trovano in @rinternals{grob-interface}.
1591 La pagina relativa al grob @code{Fingering} elenca le definizioni per l'oggetto
1592 @code{Fingering}. Per esempio, la pagina dice
1595 @code{padding} (dimension, in staff space):
1601 che significa che il numero verrà tenuto a una distanza di almento 0.5 spazi
1602 rigo dalla testa della nota.
1604 Ogni oggetto di formattazione può avere varie funzioni come elemento
1605 della notazione o tipografico. Per esempio, l'oggetto Fingering ha
1610 La sua dimensione è indipendente dalla spaziatura orizzontale, diversamente
1611 da legature di portamento o travature.
1614 È un frammento testuale, solitamente molto breve.
1617 Questo frammento di testo viene rappresentato con un tipo di carattere,
1618 diversamente da legature di portamento o travature.
1621 Orizzontalmente, il centro del simbolo deve essere allineato al centro della
1625 Verticalmente, il simbolo viene posto accanto alla nota e sul rigo.
1628 La posizione verticale viene coordinata anche con altri simboli di apici
1632 Ognuno di questi aspetti viene registrato nelle cosiddette interfacce
1633 (@emph{interface}), che sono elencate in fondo alla
1634 pagina @rinternals{Fingering}:
1638 This object supports the following interfaces:
1639 @rinternals{item-interface},
1640 @rinternals{self-alignment-interface},
1641 @rinternals{side-position-interface}, @rinternals{text-interface},
1642 @rinternals{text-script-interface}, @rinternals{font-interface},
1643 @rinternals{finger-interface}, and @rinternals{grob-interface}.
1646 Facendo clic su uno di questo collegamenti si arriva alla pagina dell'interfaccia
1647 del rispettivo oggetto. Ogni interfaccia ha una serie di proprietà. Alcune
1648 non sono a disposizione dell'utente (@q{Internal properties}), ma altre
1649 possono essere modificate.
1651 Abbiamo parlato dell'oggetto @code{Fingering}, ma in realtà non si tratta
1652 di niente di troppo complesso. Il file di inizializzazione (vedi
1653 @rlearning{Altre fonti di informazione})
1654 @file{scm/define-grobs.scm} mostra l'anima di questo @qq{oggetto},
1659 (avoid-slur . around)
1660 (slur-padding . 0.2)
1661 (staff-padding . 0.5)
1662 (self-alignment-X . 0)
1663 (self-alignment-Y . 0)
1664 (script-priority . 100)
1665 (stencil . ,ly:text-interface::print)
1666 (direction . ,ly:script-interface::calc-direction)
1667 (font-encoding . fetaText)
1668 (font-size . -5) ; don't overlap when next to heads.
1669 (meta . ((class . Item)
1670 (interfaces . (finger-interface
1672 text-script-interface
1674 side-position-interface
1675 self-alignment-interface
1676 item-interface))))))
1680 Come si può vedere, l'oggetto @code{Fingering} non è niente più di un insieme
1681 di impostazioni di variabili e la pagina web nella Guida al funzionamento interno
1682 è generata direttamente da questa definizione.
1685 @node Determinazione della proprietà del grob
1686 @subsection Determinazione della proprietà del grob
1687 @translationof Determining the grob property
1689 @c TODO remove this (it's in the LM)
1690 @c Replace with more factual directions
1692 Volevamo cambiare la posizione del @b{2} in
1694 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
1698 Dato che il @b{2} è posizionato verticalmente vicino alla sua nota, dobbiamo
1699 fare delle prove con l'interfaccia associata a questo posizionamento, ovvero
1700 @code{side-position-interface}. La pagina relativa a questa interfaccia
1705 @code{side-position-interface}
1707 Position a victim object (this one) next to other objects (the
1708 support). The property @code{direction} signifies where to put the
1709 victim object relative to the support (left or right, up or down?)
1714 Sotto questa descrizione, la variabile @code{padding} viene descritta come
1720 (dimension, in staff space)
1722 Add this much extra space between objects that are next to each other.
1726 Aumentando il valore di @code{padding}, possiamo spostare la diteggiatura
1727 lontana dalla testa di nota. Il seguente comando inserisce @qq{tre spazi rigo}
1728 di distanza tra la nota e un segno di diteggiatura:
1730 \once \override Voice.Fingering.padding = #3
1733 L'inserimento di spazio prima che l'oggetto della diteggiatura venga
1734 creato produce il seguente risultato:
1736 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
1737 \once \override Voice.Fingering.padding = #3
1741 In questo caso, il contesto per questa modifica è @code{Voice}. Come è
1742 scritto nella pagina sull'incisore @rinternals{Fingering_engraver}:
1745 Fingering_engraver is part of contexts: @dots{} @rinternals{Voice}
1749 @node Convenzioni sui nomi
1750 @subsection Convenzioni sui nomi
1751 @translationof Naming conventions
1753 È importante conoscere le convenzioni sui nomi. Ecco una panoramica:
1756 @item funzioni scheme: minuscolo-con-trattini (inclusi i nomi di una-parola)
1757 @item funzioni scheme specifiche di LilyPond: ly:plus-scheme-style
1758 @item eventi, classi e proprietà musicali:
1759 come-le-funzioni-scheme
1760 @item interfacce Grob: stile-scheme
1761 @item proprietà del backend: stile-scheme (ma ammette X e Y!)
1762 @item contesti (e EspressioniMusicali e grob): Maiuscolo o CamelCase
1763 @item proprietà di contesto: minuscoloSeguitoDaCamelCase
1765 Maiuscolo_seguito_da_minuscolo_e_con_trattini_bassi
1768 Domande che aspettano una risposta:
1770 @item Quali di queste sono convenzioni e quali sono regole?
1771 @item Quali sono regole del linguaggio sottostante e quali sono specifiche
1775 @node Modifica delle proprietà
1776 @section Modifica delle proprietà
1777 @translationof Modifying properties
1779 @c TODO change the menu and subsection node names to use
1780 @c backslash once the new macro to handle the refs
1781 @c is available. Need to find and change all refs at
1782 @c the same time. -td
1785 * Panoramica sulla modifica delle proprietà::
1787 * Il comando override::
1788 * Il comando tweak::
1790 * Il comando offset::
1791 * Modifica delle liste associative::
1795 @node Panoramica sulla modifica delle proprietà
1796 @subsection Panoramica sulla modifica delle proprietà
1797 @translationof Overview of modifying properties
1799 Ogni contesto è responsabile della creazione di certi tipi di oggetti
1800 grafici. Le impostazioni usate per la rappresentazione grafica di
1801 questi oggetti sono anch'esse salvate dal contesto. Cambiando queste
1802 impostazioni, si può alterare l'aspetto degli oggetti.
1804 Ci sono due tipi diversi di proprietà salvate nei contesti: le proprietà
1805 del contesto e quelle del grob. Le proprietà del contesto sono proprietà
1806 che si applicano al contesto nel suo complesso e regolano il modo in cui
1807 il contesto stesso viene mostrato. Al contrario, le proprietà del grob
1808 si applicano a tipi di grob specifici che verranno mostrati nel contesto.
1810 I comandi @code{\set} e @code{\unset} vengono usati per cambiare i valori
1811 delle proprietà di contesto. I comandi @code{\override} e @code{\revert}
1812 servono a cambiare i valori delle proprietà dei grob.
1816 Guida al funzionamento interno:
1817 @rinternals{Backend},
1818 @rinternals{All layout objects},
1819 @rinternals{OverrideProperty},
1820 @rinternals{RevertProperty},
1821 @rinternals{PropertySet}.
1824 Il backend non è molto stretto nel controllo del tipo delle proprietà di un
1825 oggetto. Riferimenti ciclici nei valori Scheme delle proprietà possono
1826 causare attese o crash, o entrambi.
1830 @node Il comando set
1831 @subsection Il comando @code{@bs{}set}
1832 @translationof The set command
1836 @cindex modifica delle proprietà
1838 Ogni contesto ha un insieme di @emph{proprietà}, variabili contenute in
1839 quel contesto. Le proprietà di contesto si cambiano col comando @code{\set},
1840 che ha la seguente sintassi:
1843 \set @var{contesto}.@var{proprietà} = #@var{valore}
1846 @var{valore} è un oggetto Scheme, ecco perché deve essere preceduto dal
1847 carattere @tie{}@code{#}.
1849 Le proprietà dei contesti sono solitamente nominate in
1850 @code{studlyCaps}. Perlopiù regolano la traduzione dalla musica
1851 alla notazione, per esempio @code{localAlterations} (per determinare
1852 se stampare le alterazioni), o @code{measurePosition} (per determinare
1853 quando stampare una stanghetta). Le proprietà di contesto possono
1854 cambiare nel tempo nel corso dell'interpretazione di un brano musicale;
1855 @code{measurePosition} ne è un ovvio esempio. Le proprietà di contesto
1856 si modificano con @code{\set}.
1858 Per esempio, le pause multiple sono combinate in una singola battuta
1859 se la proprietà di contesto @code{skipBars} viene impostata su @code{#t}:
1861 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
1863 \set Score.skipBars = ##t
1867 Se l'argomento @var{contesto} non viene specificato, la proprietà sarà
1868 impostata nel contesto di base corrente (solitamente @code{ChordNames},
1869 @code{Voice}, @code{TabVoice} o @code{Lyrics}).
1871 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
1872 \set Score.autoBeaming = ##f
1875 \set autoBeaming = ##t
1883 La modifica viene applicata @q{al volo}, durante l'interpretazione della
1884 musica, in modo che l'impostazione abbia effetto soltanto sul secondo
1885 gruppo di note da un ottavo.
1887 Nota che il contesto più inferiore non contiene sempre la proprietà che si
1888 desidera cambiare. Per esempio, il tentativo di impostare la proprietà
1889 @code{skipBars} del contesto di base predefinito, in questo caso
1890 @code{Voice}, non produrrà alcun risultato, perché skipBars è una
1891 proprietà del contesto @code{Score}.
1893 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
1899 I contesti sono gerarchici, per cui se viene specificato un contesto che ne
1900 racchiude altri, per esempio @code{Staff}, il cambiamento viene applicato
1901 anche a tutti i contesti @code{Voice} del rigo corrente.
1905 Il comando @code{\unset}:
1908 \unset @var{contesto}.@var{proprietà}
1912 viene usato per togliere la definizione di @var{proprietà} dal
1913 @var{contesto}. Questo comando rimuove la definizione solo se
1914 impostata nel @var{contesto}. Le proprietà impostate nei contesti
1915 più esterni non saranno modificate da un @code{\unset} in un contesto
1918 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
1919 \set Score.autoBeaming = ##t
1923 \unset Score.autoBeaming
1931 Come in @code{\set}, non è necessario specificare l'argomento @var{contesto}
1932 per un contesto di fondo, quindi le due dichiarazioni
1935 \set Voice.autoBeaming = ##t
1936 \set autoBeaming = ##t
1940 sono equivalenti se l'attuale contesto di fondo è @code{Voice}.
1944 Anteponendo @code{\once} ai comandi @code{\set} o @code{\unset} l'impostazione
1945 verrà applicata soltanto a un singolo momento temporale:
1947 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
1949 \once \set fontSize = #4.7
1954 Una descrizione completa di tutte le proprietà di contesto disponibili si
1955 trova nella Guida al funzionamento interno, vedi
1957 @rinternals{Tunable context properties}.
1960 Translation @expansion{} Tunable context properties.
1964 Guida al funzionamento interno:
1965 @rinternals{Tunable context properties}.
1968 @node Il comando override
1969 @subsection Il comando @code{\override}
1970 @translationof The override command
1972 @cindex grob, proprietà
1973 @cindex proprietà dei grob
1976 Esiste un tipo particolare di proprietà di contesto: la descrizione del
1977 grob. Le descrizioni dei grob vengono nomimate in @code{StudlyCaps}
1978 (iniziando con lettere maiuscole). Contengono le
1979 @qq{impostazioni predefinite} per un certo tipo di grob, come una
1980 lista associativa. Consultare @file{scm/define-grobs.scm}
1981 per vedere le impostazioni per ogni descrizione di grob. Le descrizioni
1982 di grob si modificano con @code{\override}.
1984 La sintassi del comando @code{\override} è
1987 \override [@var{contesto}.]@var{NomeGrob}.@var{proprietà} = #@var{valore}
1990 Per esempio, possiamo aumentare lo spessore del gambo di una nota
1991 modificando la proprietà @code{thickness} dell'oggetto @code{Stem}:
1993 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
1995 \override Voice.Stem.thickness = #3.0
1999 Se non viene specificato il contesto in un @code{\override}, viene usato
2000 il contesto di base:
2002 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
2003 \override Staff.Stem.thickness = #3.0
2007 \override Stem.thickness = #0.5
2016 Alcune opzioni modificabili vengono chiamate @q{sottoproprietà} e stanno
2017 dentro le proprietà. Per cambiarle, usare i comandi nella forma
2020 \override Stem.details.beamed-lengths = #'(4 4 3)
2023 o, per modificare le estremità degli estensori, usare una forma simile
2027 \override TextSpanner.bound-details.left.text = #"left text"
2028 \override TextSpanner.bound-details.right.text = #"right text"
2032 @cindex ripristinare le modifiche
2033 @cindex modifiche, ripristinare
2035 Gli effetti di @code{\override} possono essere annullati con @code{\revert}.
2037 La sintassi del comando @code{\revert} è
2040 \revert [@var{contesto}.]@var{NomeGrob}.@var{proprietà}
2045 @lilypond[quote,verbatim]
2048 \override Voice.Stem.thickness = #3.0
2050 \revert Voice.Stem.thickness
2055 Gli effetti di @code{\override} e @code{\revert} si applicano a tutti i
2056 grob nel contesto interessato da quel momento in poi:
2058 @lilypond[quote,verbatim]
2062 \override Staff.Stem.thickness = #3.0
2067 \revert Staff.Stem.thickness
2074 @cindex modificare in un solo istante
2076 Si può usare @code{\once} insieme a @code{\override} o @code{\revert}
2077 per agire solo sul momento corrente:
2079 @lilypond[quote,verbatim]
2082 \override Stem.thickness = #3.0
2087 \once \override Stem.thickness = #3.0
2094 Guida al funzionamento interno:
2095 @rinternals{Backend}
2098 @node Il comando tweak
2099 @subsection Il comando @code{\tweak}
2100 @translationof The tweak command
2105 Modificare le proprietà dei grob con @code{\override} fa sì che i
2106 cambiamenti siano applicati a tutti i grob in questione in quel
2107 contesto nel momento in cui la modifica viene applicata. Talvolta,
2108 tuttavia, si può voler applicare le modifiche a un solo grob invece
2109 che a tutti i grob del contesto interessato. Per farlo si usa il
2110 comando @code{\tweak}, che ha la seguente sintassi:
2113 \tweak [@var{oggetto-formattazione}.]@var{proprietà-grob} @var{valore}
2116 @var{oggetto-formattazione} è opzionale.
2117 Il comando @code{\tweak} viene applicato all'oggetto musicale che segue
2118 immediatamente @var{valore} nel flusso musicale.
2120 Per un'introduzione alla sintassi e agli usi del comando tweak leggere
2121 @rlearning{Metodi di modifica}.
2123 Quando molti elementi simili sono disposti nello stesso momento musicale,
2124 non è possibile usare il comando @code{\override} per modificarne soltanto
2125 uno. È in casi come questi che occorre usare il comando @code{\tweak}.
2126 Ecco alcuni elementi che possono apparire più di una volta nello stesso
2130 @item teste di note di un accordo
2131 @item segni di articolazione su una singola nota
2132 @item legature di valore tra note di un accordo
2133 @item parentesi di gruppi irregolari che iniziano nello stesso momento
2136 @cindex accordo, modificare una nota dell'
2138 In questo esempio, il colore di una testa di nota e il tipo di testa di
2139 un'altra nota sono modificati all'interno di un accordo:
2141 @lilypond[verbatim,fragment,quote]
2146 \tweak duration-log #1
2151 @code{\tweak} può essere usato per modificare le legature di portamento:
2153 @lilypond[verbatim,quote]
2154 \relative { c'-\tweak thickness #5 ( d e f) }
2158 Perché il comando @code{\tweak} funzioni, deve trovarsi proprio accanto
2159 all'oggetto al quale deve essere applicato dopo che il file di input è
2160 stato convertito in un flusso musicale. Modificare un intero accordo
2161 non cambia niente perché il suo evento musicale agisce solo come
2162 contenitore, mentre tutti gli oggetti della formattazione sono creati
2163 dagli eventi interni all'@tie{}@code{EventChord}:
2165 @lilypond[verbatim,fragment,quote]
2166 \tweak color #red c''4
2167 \tweak color #red <c'' e''>4
2168 <\tweak color #red c'' e''>4
2171 Il semplice comando @code{\tweak} non può essere usato per modificare un
2172 oggetto che non sia creato direttamente dall'input. In particolare, non
2173 agirà su gambi, travature automatiche o alterazioni, dato che questi sono
2174 generati successivamente dagli oggetti della formattazione di @code{NoteHead}
2175 invece che da elementi musicali nel flusso dell'input.
2177 Tali oggetti della formattazione creati indirettamente possono essere tuttavia
2178 modificati usando una forma del comando @code{\tweak} in cui il nome del grob
2179 è indicato esplicitamente:
2181 @lilypond[fragment,verbatim,quote]
2182 \tweak Stem.color #red
2183 \tweak Beam.color #green c''8 e''
2184 <c'' e'' \tweak Accidental.font-size #-3 ges''>4
2187 @code{\tweak} non può essere usato per modificare le chiavi o le indicazioni
2188 di tempo, perché queste vengono separate da qualsiasi comando @code{\tweak}
2189 precedente nel flusso dell'input a causa dell'inserimento automatico di ulteriori
2190 elementi richiesti per specificare il contesto.
2192 Si possono usare vari comandi @code{\tweak} prima di un elemento della
2193 notazione e tutti avranno effetto su di esso:
2195 @lilypond[verbatim,fragment,quote]
2197 -\tweak style #'dashed-line
2198 -\tweak dash-fraction #0.2
2199 -\tweak thickness #3
2205 Il flusso musicale generato da una sezione di un file di input, compresi
2206 gli elementi inseriti automaticamente, può essere esaminato, vedi
2207 @rextend{Displaying music expressions}. Ciò può essere utile nel determinare
2208 cosa può essere modificato da un comando @code{\tweak} o nel valutare come
2209 aggiustare l'input per far sì che un @code{\tweak} sia applicato.
2212 Manuale di apprendimento:
2213 @rlearning{Metodi di modifica}.
2216 @rextend{Displaying music expressions}.
2220 @cindex \tweak e punti di controllo
2221 @cindex punti di controllo e \tweak
2223 Il comando @code{\tweak} non può essere usato per modificare i punti di
2224 controllo di una sola legatura di valore tra tante in un accordo, se non
2225 quelli della prima legatura incontrata nel file di input.
2228 @node set vs override
2229 @subsection @code{\set} vs. @code{\override}
2230 @translationof set versus override
2234 I comandi @code{\set} e @code{\override} manipolano le proprietà
2235 associate ai contesti. In entrambi i casi, le proprietà
2236 seguono una @emph{gerarchia dei contesti}; proprietà non impostate in
2237 un contesto mostreranno i valori del rispettivo contesto padre.
2239 La durata e il valore di una proprietà di contesto sono dinamici e
2240 disponibili soltanto mentre la musica viene interpretata (ovvero @q{reiterata}).
2241 Nel momento della creazione del contesto, le proprietà sono inizializzate
2242 a partire dalle definizioni corrispondenti (insieme a altre modifiche) di
2243 quel contesto. Qualsiasi modifica successiva viene fatta con dei comandi
2244 di impostazione della proprietà presenti nella musica stessa.
2246 Le definizioni degli oggetti grafici (o @qq{grob}) sono una categoria
2247 @emph{speciale} di proprietà di contesto, perché la loro struttura e uso
2248 sono diversi da quelli delle normali proprietà di contesto. Diversamente
2249 da quest'ultime, le definizioni dei grob sono suddivise
2250 in @emph{proprietà dei grob}.
2252 Inoltre, diversamente dalle normali proprietà di contesto, le definizioni dei
2253 grob hanno una loro @q{contabilità} interna usata per tenere traccia delle
2254 loro individuali proprietà e sottoproprietà. Ciò significa che è possibile
2255 definire queste parti in contesti diversi e avere sempre a disposizione la
2256 definizione complessiva del grob nel momento della sua creazione, assemblata
2257 da tutti i pezzi compresi tra il contesto corrente e i suoi contesti superiori.
2259 Un grob viene solitamente creato da un incisore nel momento in cui l'espressione
2260 musicale viene interpretata e riceve le sue proprietà iniziali dalla definizione
2261 del grob corrente del contesto dell'incisore. L'incisore (o altre parti del
2262 @q{backend} di LilyPond) può successivamente cambiare (o aggiungere) le
2263 proprietà iniziali del grob, ma ciò non ha effetto sulla definizione di
2266 Ciò che LilyPond chiama @q{proprietà del grob} nel contesto delle modifiche a
2267 livello di utente sono in realtà le proprietà della definizione di grob di
2270 Le definizioni di grob sono manipolate con @code{\override} e
2271 @code{\revert} e hanno un nome che inizia con una lettera maiuscola
2272 (come @samp{NoteHead}), mentre le normali proprietà di contesto sono
2273 manipolate con @code{\set} e @code{\unset} e il loro nome inizia con
2274 una lettera minuscola.
2276 @cindex tweak, relazione con @code{\override}
2278 @funindex \overrideProperty
2279 I comandi @code{\tweak} e @code{\overrideProperty} modificano le proprietà
2280 dei grob bypassando completamente tutte le proprietà di contesto.
2281 Catturano i grob mentre vengono creati, impostando le loro proprietà per un
2282 evento musicale (@code{\tweak}) o, nel caso di @code{\overrideProperty}, per
2283 una sovrascrittura specifica.
2286 @node Il comando offset
2287 @subsection Il comando @code{\offset}
2288 @translationof The offset command
2292 @cindex predefinito, offset
2293 @cindex spostamento relativo (offset)
2295 Sebbene sia possibile impostare le proprietà dei grob su nuovi valori coi
2296 comandi @code{\override}, @code{\tweak} e @code{\overrideProperty}, è spesso
2297 più opportuno modificare tali proprietà in modo relativo a un valore
2298 predefinito. A questo fine è stato creato il comando @code{\offset}.
2300 La sintassi di @code{\offset} è
2303 [-]\offset @var{proprietà} @var{offset} @var{elemento}
2306 Il comando funziona aggiungendo i contenuti di @var{offset} all'impostazione
2307 predefinita della proprietà @var{proprietà} del grob indicato da
2310 A seconda di come è formulato il comando, @code{\offset} può comportarsi
2311 come un @code{\tweak} o come un @code{\override}. Le variazioni d'uso
2312 sono trattate dopo aver considerato le proprietà del grob che possono
2313 essere usate con @code{\offset}.
2315 @subsubsubheading{Proprietà che possono essere spostate con offset}
2317 Molte, ma non tutte, le proprietà dei grob possono essere spostate con
2318 offset. Se la @var{proprietà} non può essere spostata con offset, l'oggetto
2319 resterà invariato e apparirà un avviso. In questi casi bisogna usare
2320 @code{\override} o @code{\tweak} per modificare l'oggetto.
2322 Si potrebbe procedere per prova e errore e basarsi sugli avvisi per capire
2323 cosa può essere spostato con offset e cosa no. Tuttavia si può usare un
2324 approccio più sistematico.
2326 I seguenti criteri determinano se una proprietà possa essere modificata con
2332 La proprietà ha un'@q{impostazione predefinita} nella descrizione del grob.
2333 Queste proprietà sono elencate, per ogni grob, in @rinternals{All layout objects}
2334 (si trovano anche in @file{scm/define-grobs.scm}).
2337 La proprietà accetta un valore numerico. I valori numerici comprendono
2338 @code{number}, una lista di @code{number}, @code{number-pair} e
2339 @code{number-pair-list}. Le pagine in @rinternals{All layout objects}
2340 elencano il tipo di dati tipici di ciascuna proprietà. È irrilevante
2341 che l'impostazione predefinita sia una funzione.
2344 La proprietà non può essere una @q{sottoproprietà}, ovvero una proprietà che
2345 risiede all'interno di un'altra proprietà.
2348 Le proprietà impostate su valori infiniti non possono essere spostate con
2349 offset, perché non esiste un modo sensato per spostare un infinito positivo
2353 Gli esempi seguenti prendono in considerazione varie proprietà grob in relazione
2354 ai criteri appena delineati.
2358 @item Proprietà che possono essere spostate con offset
2362 @item @code{Hairpin.height}
2364 Questa proprietà non è una sottoproprietà e è elencata in
2365 @rinternals{Hairpin}. Come valore prende @q{dimensione, in spazi
2366 rigo} impostata su @code{0.6666}, ovviamente non un numero infinito.
2368 @item @code{Arpeggio.positions}
2370 La pagina @rinternals{Arpeggio} elenca una proprietà @code{positions} che
2371 accetta una @q{coppia di numeri}. Il suo valore predefinito è
2372 @code{ly:arpeggio::positions}, una funzione di callback che verrà elaborata
2373 durante la fase di formattazione tipografica per emettere una coppia di numeri
2374 per ogni oggetto @code{Arpeggio}.
2378 @item Proprietà che non possono essere spostate con offset
2382 @item @code{Hairpin.color}
2384 @code{color} non è presente in @rinternals{Hairpin}.
2386 @item @code{Hairpin.circled-tip}
2388 L'elenco per @code{Hairpin.circled-tip} in @rinternals{Hairpin} mostra
2389 che prende un valore @code{booleano}. I booleani sono non numerici.
2391 @item @code{Stem.details.lengths}
2393 Benché sia elencato in @rinternals{Stem} e il suo valore predefinito sia
2394 un elenco di @code{number}, si tratta di una @q{sottoproprietà}. Attualmente
2395 non sono supportate le @q{proprietà annidate}.
2401 @subsubsubheading{@bs{}offset come override}
2403 Se @var{elemento} è un nome di grob come @code{Arpeggio} o
2404 @code{Staff.OttavaBracket}, il risultato è un @code{\override} del tipo
2405 di grob specificato.
2408 \offset @var{proprietà} @var{offset} [@var{contesto}.]@var{NomeGrob}
2411 Notare che il trattino iniziale non è @emph{mai} usato nella forma @q{override},
2412 proprio come non è mai usato col comando @code{\override} stesso.
2414 L'esempio seguente usa la forma @q{override} per allungare gli arpeggi
2415 predefiniti mostrati nella prima misura in modo che coprano del tutto
2416 l'esensione degli accordi. Gli arpeggi sono allungati di mezzo spazio
2417 rigo verso l'alto e verso il basso. Viene mostrata anche la stessa
2418 operazione fatta sul primo accordo con un normale override della proprietà
2419 @code{positions}. Questo metodo non rispecchia affatto il compito di
2420 @q{allungare di mezzo spazio rigo}, perché le estremità devono essere
2421 specificate con coordinate assolute invece che relative. Inoltre, sarebbero
2422 necessari override individuali per ciascuno degli altri accordi, dato che
2423 variano in dimensione e posizione.
2425 @lilypond[quote,verbatim]
2427 <c' e' g'>\arpeggio <a' c'' e''>\arpeggio
2428 <d' f' a' c''>\arpeggio <c' e' g' b' d'' f'' a''>\arpeggio
2434 \offset positions #'(-0.5 . 0.5) Arpeggio
2437 \once \override Arpeggio.positions = #'(-3.5 . -0.5)
2438 <c' e' g'>1\arpeggio
2443 Nel suo uso come @q{override}, @code{\offset} può essere preceduto da
2444 @code{\once} o @code{\temporary} e annullato con @code{\revert} e la
2445 @var{proprietà}. Ciò deriva dal fatto che @code{\offset} in realtà crea
2446 un @code{\override} della @var{proprietà}.
2448 @lilypond[quote,verbatim]
2449 music = { c'8\< d' e' f'\! }
2453 \offset height 1 Hairpin
2456 \revert Hairpin.height
2459 \once \offset height 1 Hairpin
2462 \override Hairpin.height = 0.2
2464 \temporary \offset height 2 Hairpin
2467 \revert Hairpin.height
2473 Proprio come @code{\override}, la forma @q{override} di @code{\offset} può
2474 essere usata con @code{\undo} e @code{\single}.
2476 @lilypond[quote,verbatim]
2477 longStem = \offset length 6 Stem
2480 \longStem c'4 c''' c' c''
2482 \undo \longStem c'4 c''' c' c''
2484 \single \longStem c'4 c''' c' c''
2489 @subsubsubheading{@bs{}offset come tweak}
2491 Se @var{elemento} è un'espressione musicale come @code{(} o
2492 @code{\arpeggio}, il risultato è la stessa espressione musicale
2493 con una modifica di tipo tweak applicata.
2496 [-]\offset [@var{NomeGrob}.]@var{proprietà} @var{offset} @var{espressione-musicale}
2499 La sintassi di @code{\offset} nella sua forma @q{tweak} è analoga a quella
2500 dello stesso comando @code{\tweak}, sia nell'ordine sia in presenza o assenza
2501 del trattino iniziale.
2503 L'esempio seguente usa la forma @q{tweak} per regolare la posizione verticale
2504 dell'oggetto @code{BreathingSign}. Si confronti questo col normale comando
2505 @code{\tweak} che lo segue. La sintassi è equivalente, ma l'output di
2506 @code{\tweak} è meno intuitivo, perché @code{BreathingSign.Y-offset} è
2507 calcolato dalla linea centrale del pentagramma. Al contratio, non è necessatio
2508 conoscere come è calcolato @code{Y-offset} quando si usa @code{\offset}.
2510 @lilypond[quote,verbatim]
2515 \offset Y-offset 2 \breathe
2517 \tweak Y-offset 3 \breathe
2521 Nell'esempio precedente, gli oggetti modificati sono stati creati direttamente
2522 dall'input dell'utente: il comando @code{\breathe} è un'istruzione esplicita
2523 che restituisce un oggetto @code{BreathingSign}. Dato che l'ambito del comando
2524 era non ambiguo, non è stato necessario specificare il nome dell'oggetto.
2525 Ma quando un oggetto viene creato @emph{indirettamente}, bisogna includere il
2526 nome del grob. Ciò è valido anche per il comando @code{\tweak}.
2528 Nell'esempio seguente, l'oggetto @code{Beam} viene abbassato di due spazi
2529 rigo applicando @code{\offset} alla proprietà @code{positions}.
2531 Il primo impiego di @code{\offset} richiede la presenza del nome del grob,
2532 perché nessun elemento dell'input crea esplicitamente la travatura. Nel
2533 secondo impiego la travatura viene creata manualmente con l'espressione
2534 musicale @code{[}; dunque il nome del grob non è necessario. L'esempio
2535 mostra anche una scorciatoia: un singolo @code{numero} viene applicato
2536 a entrambi i membri di una coppia di numeri.)
2538 @lilypond[quote,verbatim]
2541 \offset Beam.positions #'(-2 . -2)
2544 c''8-\offset positions #-2 [ g'' e'' d'']
2548 @subsubsubheading{@bs{}offset con estensori spezzati}
2550 È anche possibile modificare in modo indipendente i segmenti di un estensore
2551 che va oltre una o più interruzioni di linea. In questo caso, @var{offset}
2552 prende una lista di valori del tipo di dati richiesto dalla proprietà.
2554 Il comando @code{\offset} usato in questo modo è simile al comando
2555 @code{\alterBroken}, vedi @ref{Modifica degli estensori spezzati}.
2556 Tuttavia, diversamente da @code{\alterBroken}, i valori assegnati a
2557 @code{\offset} non sono assoluti, ma relativi.
2559 L'esempio seguente sposta l'oggetto @q{spezzato} @code{OttavaBracket}
2560 attraverso la sua proprietà @code{staff-padding}. Dato che la proprietà
2561 prende un @code{numero}, a @var{offset} viene fornita una lista di
2562 @code{numeri} per rendere conto dei due segmenti creati dall'interruzione
2564 Il pezzo di parentesi dell'ottava sulla prima linea non viene modificato
2565 perché viene aggiunto @code{0} al suo valore predefinito. Il segmento sulla
2566 seconda linea viene alzato di tre spazi rigo dalla sua altezza predefinita.
2567 L'altezza predefinita è @code{2}, anche se non è necessario saperlo.
2569 @lilypond[quote,verbatim]
2571 \offset staff-padding #'(0 3) Staff.OttavaBracket
2579 L'esempio seguente imita l'effetto del comando @code{\shape} spostando la
2580 proprietà @code{control-points} dell'oggetto @code{Slur}.
2581 Qui @var{offset} è una lista di @code{number-pair-list}, una per ciascun
2582 segmento della legatura di portamento. Questo esempio realizza un risultato
2583 identico a quello corrispondente in @ref{Modifica delle forme}.
2585 @lilypond[quote,verbatim]
2587 c'4-\offset control-points #'(
2588 ((0 . 0) (0 . 0) (0 . 0) (0 . 1))
2589 ((0.5 . 1.5) (1 . 0) (0 . 0) (0 . -1.5))
2597 @node Modifica delle liste associative
2598 @subsection Modifica delle liste associative
2599 @translationof Modifying alists
2601 Alcune proprietà configurabili dall'utente sono rappresentate internamente
2602 come @emph{alist} (liste associative), che contengono coppie di
2603 @emph{chiavi} e @emph{valori}. La struttura di una lista associativa è:
2606 '((@var{chiave1} . @var{valore1})
2607 (@var{chiave2} . @var{valore2})
2608 (@var{chiave3} . @var{valore3})
2612 Se una lista associativa è una proprietà di un grob o una variabile
2613 @code{\paper}, le sue chiavi possono essere modificate individualmente
2614 senza influenzare altre chiavi.
2616 Per esempio, per ridurre lo spazio tra righi adiacenti in un gruppo di
2617 righi, si usa la proprietà @code{staff-staff-spacing} del grob
2618 @code{StaffGrouper}. La proprietà è una lista associativa con quattro
2619 chiavi: @code{basic-distance}, @code{minimum-distance},
2620 @code{padding} e @code{stretchability}. Le impostazioni predefinite
2621 per questa proprietà sono elencate nella sezione @qq{Backend} della
2622 Guida al funzionamento interno (vedi @rinternals{StaffGrouper}):
2625 '((basic-distance . 9)
2626 (minimum-distance . 7)
2628 (stretchability . 5))
2631 Un modo per avvicinare i righi è ridurre il valore della chiave
2632 @code{basic-distance} (@code{9}) perché corrisponda al valore
2633 di @code{minimum-distance} (@code{7}). Per modificare una chiave
2634 singola individualmente, usare una @emph{dichiarazione annidata}:
2636 @lilypond[quote,verbatim]
2637 % spazio predefinito tra i righi
2639 \new Staff { \clef treble c''1 }
2640 \new Staff { \clef bass c1 }
2643 % spazio ridotto tra i righi
2644 \new PianoStaff \with {
2645 % questa è la dichiarazione annidata
2646 \override StaffGrouper.staff-staff-spacing.basic-distance = #7
2648 \new Staff { \clef treble c''1 }
2649 \new Staff { \clef bass c1 }
2653 Con una dichiarazione annidata si aggiornerà la chiave specificata (come
2654 @code{basic-distance} nell'esempio precedente) senza modificare alcuna
2655 altra chiave già impostata per la stessa proprietà.
2657 Ora immaginiamo di volere che i righi siano più vicini possibile ma senza
2658 sovrapporsi. Il modo più semplice per fare ciò è impostare tutte e quattro
2659 le chiavi della lista su zero. Tuttavia, non è necessario inserire quattro
2660 dichiarazioni annidate, una per ogni chiave. Si può invece ridefinire
2661 completamente la proprietà con una sola dichiarazione, attraverso una
2664 @lilypond[quote,verbatim]
2665 \new PianoStaff \with {
2666 \override StaffGrouper.staff-staff-spacing =
2667 #'((basic-distance . 0)
2668 (minimum-distance . 0)
2670 (stretchability . 0))
2672 \new Staff { \clef treble c''1 }
2673 \new Staff { \clef bass c1 }
2677 Nota bene che qualsiasi chiave non elencata esplicitamente nella
2678 definizione della lista associativa sarà ripristinata al suo valore
2679 @emph{predefinito-quando-non-impostato}. Nel caso di
2680 @code{staff-staff-spacing}, qualsiasi chiave-valore non impostata
2681 viene ripristinata su zero (eccetto @code{stretchability}, che
2682 prende il valore di @code{basic-distance} quando non è impostata). Dunque
2683 le due seguenti dichiarazioni sono equivalenti:
2686 \override StaffGrouper.staff-staff-spacing =
2687 #'((basic-distance . 7))
2689 \override StaffGrouper.staff-staff-spacing =
2690 #'((basic-distance . 7)
2691 (minimum-distance . 0)
2693 (stretchability . 7))
2696 Una conseguenza (possibilmente non voluta) di questo approccio è
2697 l'eliminazione di eventuali impostazioni predefinite impostate in
2698 un file di inizializzazione e caricate ogni volta che un file di
2699 input viene compilato. Nell'esempio precedente le impostazioni
2700 predefinite per @code{padding} e @code{minimum-distance} (definite
2701 in @file{scm/define-grobs.scm}) sono ripristinate ai loro valori
2702 predefiniti-quando-non-impostati (zero per entrambe le chiavi).
2703 La definizione di una proprietà o di una variabile come una lista
2704 associativa (di qualsiasi dimensione) ripristinerà sempre tutte
2705 le chiavi-valori ai loro valori predefiniti-quando-non-impostati.
2706 A meno che questo non sia il risultato voluto, è più sicuro
2707 aggiornare le chiavi-valori individualmente con una dichiarazione
2710 @warning{Le dichiarazioni annidate non funzionano per le liste
2711 associative delle proprietà di contesto (come @code{beamExceptions},
2712 @code{keyAlterations}, @code{timeSignatureSettings}, etc.). Queste
2713 proprietà possono essere modificate soltanto ridefinendole completamente
2714 come liste associative.}
2717 @node Proprietà e concetti utili
2718 @section Proprietà e concetti utili
2719 @translationof Useful concepts and properties
2723 * Modalità di inserimento::
2724 * Direzione e posizionamento::
2725 * Distanze e misurazioni::
2727 * Proprietà del simbolo del rigo::
2729 * Visibilità degli oggetti::
2730 * Stili della linea::
2731 * Rotazione degli oggetti::
2734 @node Modalità di inserimento
2735 @subsection Modalità di inserimento
2736 @translationof Input modes
2738 Il modo in cui la notazione contenuta in un file di input è interpretata è
2739 determinato dalla modalità di inserimento corrente. In generale, esistono
2740 due modi di specificare la modalità: una forma lunga, come @code{\chordmode},
2741 e una breve, come @code{\chords}. La forma lunga viene usata tipicamente
2742 quando si passa l'input a una variabile o quando si inserisce l'input
2743 direttamente in un contesto creato esplicitamente. La forma breve crea
2744 implicitamente un contesto del tipo corretto per quell'input e passa l'input
2745 a questo direttamente. È utile in casi semplici in cui non è necessario
2746 creare esplicitamente il contesto.
2748 @subsubsubheading Modalità accordo
2750 Viene attivata col comando @code{\chordmode} e fa sì che l'input
2751 sia interpretato con la sintassi della notazione degli accordi, vedi
2752 @ref{Chord notation}. La musica in modalità accordo viene elaborata
2753 come accordi su un rigo se inserita in un contesto @code{Staff}, come
2754 nomi di accordo se inserita in un contesto @code{ChordNames} oppure come
2755 diagrammi della tastiera se inserita in un contesto @code{FretBoards}.
2757 La modalità accordo viene attivata anche col comando @code{\chords}.
2758 Anche questo fa sì che l'input che segue sia interpretato con la sintassi
2759 della notazione degli accordi, ma in aggiunta crea implicitamente un nuovo
2760 contesto @code{ChordNames} e elabora l'input al suo interno come nomi di
2761 accordo, vedi @ref{Printing chord names}.
2763 @subsubsubheading Modalità percussioni
2765 Viene attivata col comando @code{\drummode} e fa sì che l'input
2766 sia interpretato con la sintassi della notazione delle percussioni,
2767 vedi @ref{Basic percussion notation}. La musica in modalità percussioni
2768 è elaborata come note percussive se inserita in un contesto @code{DrumStaff}.
2770 La modalità percussioni viene attivata anche col comando @code{\drums}.
2771 Anche questo fa sì che l'input che segue sia interpretato con la sintassi
2772 della notazione delle percussioni, ma in aggiunta crea implicitamente un
2773 nuovo contesto @code{DrumStaff} e elabora l'input come note percussive,
2774 vedi @ref{Basic percussion notation}.
2776 @subsubsubheading Modalità basso continuo
2778 Viene attivata col comando @code{\figuremode} e fa sì che
2779 l'input che segue sia interpretato con la sintassi del basso
2780 continuo, vedi @ref{Entering figured bass}. La musica in modalità
2781 basso continuo viene elaborata come basso continuo se inserita in un
2782 contesto @code{FiguredBass} o in un contesto @code{Staff}.
2784 La modalità basso continuo viene attivata anche col comando @code{\figures}.
2785 Anche questo fa sì che l'input che segue sia interpretato con la sintassi
2786 del basso continuo, ma in aggiunta crea implicitamente un nuovo contesto
2787 @code{FiguredBass} e elabora l'input al suo interno come basso figurato,
2788 vedi @ref{Introduction to figured bass}.
2790 @subsubsubheading Modalità tastiera e intavolatura
2792 Non esistono speciali modalità di inserimento per i simboli della tastiera
2793 e dell'intavolatura (o tablatura).
2795 Per creare diagrammi in intavolatura, inserire note o accordi nella modalità
2796 nota e visualizzarli in un contesto @code{TabStaff}, vedi
2797 @ref{Default tablatures}.
2799 Per creare diagrammi della tastiera sopra un rigo, inserire le note o gli
2800 accordi in modalità nota o in modalità accordo e elaborarli in un contesto
2801 @code{FretBoards}, vedi @ref{Automatic fret diagrams}. Altrimenti i diagrammi
2802 possono essere inseriti come testo (markup) sopra le note usando il comando
2803 @code{\fret-diagram}, vedi @ref{Fret diagram markups}.
2805 @subsubsubheading Modalità testo vocale
2807 Viene attivata col comando @code{\lyricmode} e fa sì che l'input
2808 sia interpretato come sillabe del testo vocale con durate opzionali
2809 e modificatori del testo associato, vedi @ref{Vocal music}. L'input in
2810 modalità testo vocale viene elaborato come sillabe del testo se inserite
2811 in un contesto @code{Lyrics}.
2813 La modalità testo vocale viene attivata anche col comando @code{\lyrics}.
2814 Anche questo fa sì che l'input che segue sia interpretato come sillabe del
2815 testo ma in aggiunta crea implicitamente un nuovo contesto @code{Lyrics} e
2816 elabora l'input al suo interno come sillabe.
2818 La modalità testo vocale viene attivata anche col comando @code{\addlyrics}.
2819 Anche questo crea implicitamente un nuovo contesto @code{Lyrics} e aggiunge
2820 anche un comando implicito @code{\lyricsto} che associa il testo vocale che
2821 segue con la musica che lo precede, vedi @ref{Durate automatiche delle sillabe}..
2823 @subsubsubheading Modalità testo (markup)
2825 Viene attivata col comando @code{\markup} e fa sì che l'input
2826 sia interpretato con la sintassi di markup, vedi
2827 @ref{Text markup commands}.
2829 @subsubsubheading Modalità nota
2831 Questa è la modalità predefinita e può essere attivata esplicitamente
2832 col comando @code{\notemode}. L'input viene interpretato come altezze,
2833 durate, markup, etc. e rappresentato come notazione musicale su un rigo.
2835 Normalmente non è necessario specificare la modalità nota esplicitamente, ma
2836 potrebbe essere utile farlo in alcune situazioni, per esempio se si è in
2837 modalità testo vocale o accordo o qualsiasi altra modalità e si vuole inserire
2838 qualcosa che può essere fatto solo con la sintassi della modalità nota.
2841 @node Direzione e posizionamento
2842 @subsection Direzione e posizionamento
2843 @translationof Direction and placement
2845 Nella composizione tipografica musicale la direzione e il posizionamento di
2846 molti elementi è una questione di gusto. Per esempio, i gambi delle note
2847 possono essere rivolti in su o in giù; testi, dinamiche e altri segni
2848 espressivi possono essere posti sopra o sotto il rigo; il testo può
2849 essere allineato a sinistra, destra o al centro; etc. La maggior parte
2850 di queste scelte possono essere lasciate alla decisione di LilyPond, ma in
2851 alcuni casi si può voler forzare una direzione o un posizionamento particolari.
2854 * Indicatori di direzione delle articolazioni::
2855 * La proprietà direction::
2858 @node Indicatori di direzione delle articolazioni
2859 @unnumberedsubsubsec Indicatori di direzione delle articolazioni
2860 @translationof Articulation direction indicators
2862 Per impostazione predefinita alcune direzioni sono sempre in su o sempre in
2863 giù (es: le dinamiche o la corona), mentre altri elementi possono alternare
2864 tra su e giù in base alla direzione del gambo (come le legature di portamento
2867 @c TODO Add table showing these
2869 L'azione predefinita può essere modificata anteponendo all'articolazione
2870 un @emph{indicatore di direzione}. Sono disponbibili tre indicatori
2871 di direzione: @code{^} (ovvero @qq{su}), @code{_} (ovvero @qq{giù})
2872 e @code{-} (ovvero @qq{usa la direzione predefinita}). L'indicatore di
2873 direzione solitamente può essere omesso, nel qual caso viene supposto @code{-},
2874 ma un indicatore di direzione è @strong{sempre} richiesto prima di
2877 @item comandi @code{\tweak}
2878 @item comandi @code{\markup}
2879 @item comandi @code{\tag}
2880 @item stringhe di testo, ovvero -"stringa"
2881 @item istruzioni di diteggiatura, come @w{@code{-1}}
2882 @item scorciatoie delle articolazioni, come @w{@code{-.}}, @w{@code{->}}, @w{@code{--}}
2885 Gli indicatori di direzione hanno effetto soltanto sulla nota vicina:
2887 @lilypond[verbatim,quote]
2896 @node La proprietà direction
2897 @unnumberedsubsubsec La proprietà direction
2898 @translationof The direction property
2900 La posizione della direzione di molti oggetti della formattazione è regolata
2901 dalla proprietà @code{direction}.
2903 Il valore della proprietà @code{direction} può essere impostata su @code{1},
2904 ovvero @qq{su} o @qq{sopra}, oppure su @w{@code{-1}}, ovvero @qq{giù} o
2905 @qq{sotto}. I simboli @code{UP} e @code{DOWN} possono essere usati al
2906 posto di @code{1} e @w{@code{-1}}. La direzione predefinita può essere
2907 specificata impostando @code{direction} su @code{0} o @code{CENTER}.
2908 Altrimenti, in molti casi esistono comandi predefiniti per specificare la
2909 direzione. Questo hanno la forma
2912 \xxxUp, \xxxDown o \xxxNeutral
2916 dove @code{\xxxNeutral} significa @qq{usa la direzione predefinita}.
2917 Vedi @rlearning{Oggetti interni al rigo}.
2919 In pochi casi, per esempio l'arpeggio, il valore della proprietà @code{direction}
2920 può specificare se l'oggetto debba essere posizionato a destra o a sinistra
2921 dell'oggetto genitore. In questo caso @w{@code{-1}} o @code{LEFT} significano
2922 @qq{a sinistra} e @code{1} o @code{RIGHT} significano @qq{a destra}.
2923 @code{0} o @code{CENTER} significano @qq{usa la direzione predefinita}.
2926 These all have side-axis set to #X
2927 AmbitusAccidental - direction has no effect
2929 StanzaNumber - not tried
2930 TrillPitchAccidental - not tried
2931 TrillPitchGroup - not tried
2934 Queste indicazioni hanno effetto su tutte le note finché non vengono annullate.
2936 @lilypond[verbatim,quote]
2947 Nella musica polifonica, generalmente è meglio specificare una voce esplicita
2948 invece di cambiare la direzione di un oggetto. Maggiori informazioni
2949 in @ref{Multiple voices}.
2952 Manuale di apprendimento:
2953 @rlearning{Oggetti interni al rigo}.
2955 Guida alla notazione:
2956 @ref{Multiple voices}.
2959 @node Distanze e misurazioni
2960 @subsection Distanze e misurazioni
2961 @translationof Distances and measurements
2963 @cindex distances, absolute
2964 @cindex distances, scaled
2971 Le distanze in LilyPond sono di due tipi: assolute e proporzionali.
2973 Le distanze assolute si usano per specificare i margini, le indentazioni e
2974 altri dettagli della formattazione di pagina; per impostazione predefinita
2975 sono specificate in millimetri. Le distanze possono essere specificate in
2976 altre unità di misura appendendo alla quantità @code{\mm}, @code{\cm},
2977 @code{\in}@tie{}(inch, ovvero pollici) o @code{\pt}@tie{}(punti, 1/72.27 di
2978 un pollice). Le distanze della formattazione di pagina possono essere
2979 specificate anche in unità di misura proporzionali (vedi paragrafo seguente)
2980 appendendo @code{\staff-space} alla quantità. La formattazione di pagina è
2981 trattata dettagliatamente in @ref{Page layout}.
2983 Le distanze proporzionali sono sempre specificate in unità di spazi
2984 rigo o, raramente, mezzo spazio rigo. Lo spazio rigo è la distanza
2985 tra due linee del rigo adiacenti. Il valore predfinito può essere
2986 modificato globalmente impostando la dimensione globale del rigo oppure
2987 può essere sovrascritto localmente cambiando la proprietà @code{staff-space}
2988 di @code{StaffSymbol}. Le distanze proporzionali vengono ridimensionate
2989 automaticamente insieme a qualsiasi cambiamento nella dimensione globale
2990 del rigo o nella proprietà @code{staff-space} di @code{StaffSymbol}, mentre i
2991 tipi di carattere vengono ridimensionati automaticamente soltanto con i
2992 cambiamenti alla dimensione globale del rigo. Questa permette quindi di
2993 variare facilmente la dimensione complessiva di una partitura. I metodi
2994 per impostare la dimensione globale del rigo sono descritti in
2995 @ref{Setting the staff size}.
2999 Se soltanto una sezione di una partitura deve essere elaborata su una
3000 scala diversa, per esempio una sezione ossia o una nota a piè di pagina,
3001 non si può cambiare la dimensione globale del rigo perché ciò avrebbe
3002 effetto sull'intera partitura. In questi casi bisogna modificare sia
3003 la proprietà @code{staff-space} di @code{StaffSymbol} sia la dimensione
3004 dei tipi di carattere. Esiste una funzione Scheme, @code{magstep}, che
3005 permette di convertire una modifica della dimensione del tipo di carattere
3006 nella modifica equivalente in @code{staff-space}. Questa funzione è spiegata
3007 e esemplificata in @rlearning{Lunghezza e spessore degli oggetti}.
3010 Manuale di apprendimento:
3011 @rlearning{Lunghezza e spessore degli oggetti}.
3013 Guida alla notazione:
3015 @ref{Setting the staff size}.
3019 @subsection Dimensioni
3020 @translationof Dimensions
3023 @cindex riquadro intorno all'oggetto
3025 Le dimensioni di un oggetto grafico specificano le posizioni delle estremità
3026 sinistra e destra e di quelle inferiore e superiore del riquadro in cui sono
3027 iscritti gli oggetti come distanze dal punto di riferimento degli oggetti in
3028 unità di spazi rigo. Queste posizioni sono solitamente scritte come due
3029 coppie Scheme. Per esempio, il comando di testo @code{\with-dimensions} prende
3030 tre argomenti: i primi due sono una coppia Scheme che indica le posizioni
3031 delle estremità sinistra e destra e un'altra coppia Scheme che indica le
3032 posizioni delle estremità inferiore e superiore:
3035 \with-dimensions #'(-5 . 10) #'(-3 . 15) @var{arg}
3038 Questo comando specifica un riquadro per @var{arg} il cui margine sinistro
3039 si trova a -5, il margine destro a 10, il margine inferiore a -3 e quello
3040 superiore a 15, tutti misurati a partire dal punto di riferimento degli
3041 oggetti in unità di spazi rigo.
3044 Guida alla notazione:
3045 @ref{Distanze e misurazioni}.
3048 @node Proprietà del simbolo del rigo
3049 @subsection Proprietà del simbolo del rigo
3050 @translationof Staff symbol properties
3052 @cindex cambiare il simbolo del rigo
3053 @cindex disegnare il simbolo del rigo
3054 @cindex simbolo del rigo, impostazione del
3056 @c TODO Extend or remove this section. See also NR 1.6.2 Staff symbol
3057 @c Need to think of uses for these properties. Eg 'line-positions
3058 @c is used in a snippet to thicken centre line.
3059 @c If retained, add @ref to here in 1.6.2 -td
3061 La posizione verticale e il numero delle linee del rigo possono essere
3062 definiti contemporaneamente. Come mostra l'esempio seguente, le posizioni
3063 delle note non sono influenzate dalle posizioni delle linee del rigo.
3065 @warning{La proprietà @code{'line-positions} sovrascrive la proprietà
3066 @code{'line-count}. Il numero di linee del rigo è definito implicitamente
3067 dal numero di elementi nella lista di valori per @code{'line-positions}.}
3069 @lilypond[verbatim,quote]
3071 \override StaffSymbol.line-positions = #'(7 3 0 -4 -6 -7)
3073 \relative { a4 e' f b | d1 }
3076 La larghezza di un rigo può essere modificata. Le unità sono spazi
3077 rigo. La spaziatura degli oggetti dentro il rigo non è influenzata
3078 da questa impostazione.
3080 @lilypond[verbatim,quote]
3082 \override StaffSymbol.width = #23
3084 \relative { a4 e' f b | d1 }
3089 @subsection Estensori
3090 @translationof Spanners
3092 Molti oggetti della notazione musicale si estendono per varie note o addirittura
3093 per molte battute. Ne sono un esempio le legature di portamento, le travature,
3094 le parentesi dei gruppi irregolari, quelle delle volte delle ripetizioni, i
3095 crescendi, i trilli e i glissandi. Tali oggetti vengono chiamati @qq{estensori}
3096 (o spanner, in inglese) e hanno delle proprietà speciali per regolare il loro
3097 aspetto e comportamento. Alcune di queste proprietà sono comuni a tutti gli
3098 estensori; altre sono limitate a un sottoinsieme di estensori.
3100 Tutti gli estensori supportano l'interfaccia @code{spanner-interface}. Ma pochi,
3101 essenzialmente quelli che disegnano una linea dritta tra due oggetti, supportano
3102 anche l'interfaccia @code{line-spanner-interface}.
3105 * Uso di spanner-interface::
3106 * Uso di line-spanner-interface::
3109 @node Uso di spanner-interface
3110 @unnumberedsubsubsec Uso di @code{spanner-interface}
3111 @translationof Using the spanner-interface
3113 Questa interfaccia fornisce due proprietà che si applicano a vari estensori.
3115 @subsubsubheading La proprietà @code{minimum-length}
3117 La lunghezza minima dell'estensore è specificata dalla proprietà
3118 @code{minimum-length}. Aumentando questa si aumenta necessariamente
3119 anche la spaziatura delle note comprese tra le due estremità.
3120 Tuttavia questa modifica non ha effetto su molti estensori, perché
3121 la loro lunghezza è determinata da altre considerazioni. Di seguito
3122 vengono mostrati alcuni esempi in cui è in funzione.
3124 @lilypond[verbatim,quote,fragment]
3127 % aumenta la lunghezza della legatura di valore
3128 -\tweak minimum-length #5
3132 @lilypond[verbatim,quote]
3133 \relative \compressMMRests {
3136 % aumenta la lunghezza della misura con pausa
3137 \once \override MultiMeasureRest.minimum-length = #20
3143 @lilypond[verbatim,quote]
3146 % aumenta la lunghezza della forcella
3147 \override Hairpin.minimum-length = #20
3152 Questa modifica può essere usata anche per aumentare la lunghezza delle
3153 legature di portamento e di frase:
3155 @lilypond[verbatim,quote]
3159 -\tweak minimum-length #5
3164 -\tweak minimum-length #5
3169 Per alcuni oggetti della formattazione, la proprietà @code{minimum-length}
3170 diventa effettiva solo se viene richiamata esplicitamente la procedura
3171 @code{set-spacing-rods}. Per farlo, la proprietà @code{springs-and-rods}
3172 deve essere impostata su @code{ly:spanner::set-spacing-rods}. Per esempio,
3173 la lunghezza minima di un glissando cambia solo quando si imposta la
3174 proprietà @code{springs-and-rods}:
3176 @lilypond[verbatim,fragment,quote]
3180 % non funziona da sola
3181 \once \override Glissando.minimum-length = #20
3184 % funziona solo quando entrambe le modifiche sono presenti
3185 \once \override Glissando.minimum-length = #20
3186 \once \override Glissando.springs-and-rods = #ly:spanner::set-spacing-rods
3190 Lo stesso vale per l'oggetto @code{Beam}:
3192 @lilypond[verbatim,fragment,quote]
3193 % non funziona da sola
3194 \once \override Beam.minimum-length = #20
3197 % funziona solo quando entrambe le modifiche sono presenti
3198 \once \override Beam.minimum-length = #20
3199 \once \override Beam.springs-and-rods = #ly:spanner::set-spacing-rods
3203 @subsubsubheading La proprietà @code{to-barline}
3205 La seconda proprietà utile di @code{spanner-interface} è
3206 @code{to-barline}. Il valore predefinito (vero) fa sì che le forcelle e
3207 gli altri estensori che terminano sulla prima nota di una misura si estendano
3208 invece fino alla stanghetta immediatamente precedente. Se impostata su falso,
3209 l'estensore andrà oltre la stanghetta e terminerà sulla nota stessa:
3211 @lilypond[verbatim,quote]
3213 a' \< a a a a \! a a a \break
3214 \override Hairpin.to-barline = ##f
3215 a \< a a a a \! a a a
3219 Questa proprietà non funziona con tutti gli estensori. Per esempio,
3220 impostandola su @code{#t} non si produce alcun effetto su legature di
3221 portamento o di frase, o su altri estensori per i quali terminare sulla
3222 stanghetta non avrebbe senso.
3225 @node Uso di line-spanner-interface
3226 @unnumberedsubsubsec Uso di @code{line-spanner-interface}
3227 @translationof Using the line-spanner-interface
3229 Gli oggetti che supportano l'interfaccia @code{line-spanner-interface} comprendono:
3232 @item @code{DynamicTextSpanner}
3233 @item @code{Glissando}
3234 @item @code{TextSpanner}
3235 @item @code{TrillSpanner}
3236 @item @code{VoiceFollower}
3239 La routine responsabile del disegno di questi estensori è
3240 @code{ly:line-spanner::print}. Essa determina la posizione esatta
3241 delle due estremità e disegna una linea tra di esse, nello stile
3242 richiesto. Le posizioni delle due estremità dell'estensore sono
3243 calcolate al volo, ma è possibile sovrascrivere le loro coordinate
3244 Y. Le proprietà da specificare sono annidate di due livelli nella
3245 gerarchia della proprietà, ma la sintassi del comando @code{\override}
3246 è piuttosto semplice:
3248 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
3250 \once \override Glissando.bound-details.left.Y = #3
3251 \once \override Glissando.bound-details.right.Y = #-2
3255 Le unità di misura della proprietà @code{Y} sono gli spazi rigo
3256 (@code{staff-space}), con la linea centrale del rigo che è il
3257 punto zero. Per il glissando, questo è il valore per @code{Y} alla
3258 coordinata X che corrisponde al punto centrale della testa di ogni
3259 nota, se si immagina che la linea si estenda fino a là.
3261 Se @code{Y} non è impostato, il valore viene calcolato dalla posizione
3262 verticale del punto di attacco corrispondente dell'estensore.
3264 In caso di un'interruzione di linea, i valori per le estremità sono
3265 specificati dalle sottoliste @code{left-broken} e @code{right-broken}
3266 di @code{bound-details}. Per esempio:
3268 @lilypond[ragged-right,fragment,verbatim,quote]
3269 \override Glissando.breakable = ##t
3270 \override Glissando.bound-details.right-broken.Y = #-3
3271 c''1 \glissando \break
3276 Altre proprietà delle sottoliste @code{left} e @code{right} della proprietà
3277 @code{bound-details} possono essere modificate nello stesso modo di @code{Y}:
3281 Questa imposta la coordinata Y dell'estremità, che si sposta di un certo
3282 numero di @code{staff-space} dalla linea centrale del rigo. Per impostazione
3283 predefinita, è il centro dell'oggetto a cui è associato, dunque un glissando
3284 punta al centro verticale della testa di nota.
3286 Nel caso di estensori orizzontali, come quelli del testo e del trillo,
3287 il suo valore è fisso su 0.
3290 Questa determina dove la linea inizia e termina nella direzione X,
3291 relativa all'oggetto a cui è associato. Quindi un valore di @w{@code{-1}} (o
3292 @code{LEFT}) fa sì che la linea inizi/termini sul lato sinistro della testa
3293 della nota a cui è attaccata.
3296 Questa è la coordinata X assoluta dell'estremità. Viene solitamente calcolata
3297 al volo e sovrascriverla produce solitamente un effetto poco utile.
3300 Gli estensori della linea possono avere dei simboli all'inizio o alla fine,
3301 contenuti in questa sottoproprietà. Questa proprietà è per uso interno;
3302 si raccomanda di usare @code{text} al suo posto.
3305 Questo è un testo markup che viene valutato per produrre lo stampo (stencil,
3306 in inglese). Viene usato per mettere @i{cresc.}, @i{tr} e altro testo su
3307 estensori orizzontali.
3309 @lilypond[quote,ragged-right,fragment,verbatim]
3310 \override TextSpanner.bound-details.left.text
3311 = \markup { \small \bold Rall. }
3312 \relative { c''2\startTextSpan b c a\stopTextSpan }
3315 @item stencil-align-dir-y
3316 @item stencil-offset
3317 Se non si imposta una di queste proprietà, lo stampo viene messo semplicemente
3318 all'estremità, centrato sulla linea, come definito nelle sottoproprietà
3319 @code{X} e @code{Y}. Impostando @code{stencil-align-dir-y} o
3320 @code{stencil-offset} il simbolo si sposterà verticalmente sul margine
3321 rispetto all'estremità della linea:
3323 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
3324 \override TextSpanner.bound-details.left.stencil-align-dir-y = #-2
3325 \override TextSpanner.bound-details.right.stencil-align-dir-y = #UP
3327 \override TextSpanner.bound-details.left.text = #"ggg"
3328 \override TextSpanner.bound-details.right.text = #"hhh"
3330 \relative { c'4^\startTextSpan c c c \stopTextSpan }
3333 Nota bene che valori negativi spostano il testo in @emph{su}, contrariamente
3334 a quanto si potrebbe pensare, perché un valore di @w{@code{-1}} o
3335 @code{DOWN} fa sì che si allinei il margine @emph{inferiore} del testo con
3336 la linea dell'estensore. Un valore di @code{1} o @code{UP} allinea il margine
3337 superiore del testo con la linea dell'estensore.
3340 Impostando questa sottoproprietà su @code{#t} viene generata la punta di una
3341 freccia a un'estremità della linea.
3344 Questa sottoproprietà regola lo spazio tra l'estremità della linea specificata
3345 e la fine reale. Senza padding, un glissando inizia e termina nel centro della
3350 La funzione musicale @code{\endSpanners} termina prematuramente l'estensore
3351 che inizia nella nota immediatamente seguente. Viene terminato esattamente
3352 dopo una nota o alla stanghetta seguente se @code{to-barline} è impostato
3353 su vero e c'è una stanghetta prima della nota successiva.
3355 @lilypond[verbatim,quote,ragged-right]
3358 c2 \startTextSpan c2 c2
3364 Quando si usa @code{\endSpanners} non è necessario chiudere
3365 \startTextSpan con \stopTextSpan, né è necessario chiudere le
3366 forcelle con @code{\!}.
3369 Guida al funzionamento interno:
3370 @rinternals{TextSpanner},
3371 @rinternals{Glissando},
3372 @rinternals{VoiceFollower},
3373 @rinternals{TrillSpanner},
3374 @rinternals{line-spanner-interface}.
3377 @node Visibilità degli oggetti
3378 @subsection Visibilità degli oggetti
3379 @translationof Visibility of objects
3381 @cindex objects, visibility of
3382 @cindex grobs, visibility of
3383 @cindex visibility of objects
3385 Esistono quattro modi principali per regolare la visibilità degli oggetti della
3386 formattazione: si può togliere il loro stampo, possono essere resi trasparenti,
3387 possono essere colorati di bianco o si può sovrascrivere la loro proprietà
3388 @code{break-visibility}. Le prime tre sono valide per tutti gli oggetti
3389 della formattazione; l'ultimo solo per alcuni, gli oggetti che possono essere
3390 @emph{interrotti}, o spezzati, (break, in inglese).
3391 Il Manuale di apprendimento contiene un'introduzione a queste quattro tecniche
3392 in @rlearning{Visibilità e colore degli oggetti}.
3394 Esistono anche altre tecniche che sono specifiche di alcuni oggetti della
3395 formattazione. Queste sono trattate in @ref{Special considerations}.
3398 * Soppressione dello stampo::
3399 * Rendere gli oggetti trasparenti::
3400 * Dipingere gli oggetti di bianco::
3401 * Uso di break-visibility::
3402 * Considerazioni speciali::
3406 @node Soppressione dello stampo
3407 @unnumberedsubsubsec Soppressione dello stampo
3408 @translationof Removing the stencil
3410 @cindex stencil, soppressione
3411 @cindex stampo, soppressione
3414 Tutti gli oggetti della formattazione hanno una proprietà @code{stencil} (in
3415 italiano, stampo). Per impostazione predefinita questa è impostata sulla
3416 funzione specifica che disegna quell'oggetto. Se questa proprietà viene
3417 sovrascritta e impostata su @code{#f}, non verrà richiamata alcuna funzione
3418 e l'oggetto non verrà disegnato. L'azione predefinita può essere ripristinata
3421 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
3423 \override Score.BarLine.stencil = ##f
3425 \revert Score.BarLine.stencil
3429 Questa operazione piuttosto comune ha una scorciatoia, @code{\omit}:
3431 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
3435 \undo \omit Score.BarLine
3440 @node Rendere gli oggetti trasparenti
3441 @unnumberedsubsubsec Rendere gli oggetti trasparenti
3442 @translationof Making objects transparent
3444 @cindex transparenti, rendere gli oggetti
3447 Tutti gli oggetti della formattazione hanno una proprietà @code{transparent}
3448 la cui impostazione predefinita è @code{#f} (falso). Se impostata su @code{#t}
3449 (vero), l'oggetto occupa sempre lo spazio ma è reso invisibile.
3451 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
3453 \once \override NoteHead.transparent = ##t
3457 Questa operazione piuttosto comune ha una scorciatoia, @code{\hide}:
3459 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
3461 \once \hide NoteHead
3466 @node Dipingere gli oggetti di bianco
3467 @unnumberedsubsubsec Dipingere gli oggetti di bianco
3468 @translationof Painting objects white
3470 @cindex oggetti, colorare
3471 @cindex colorare gli oggetti
3473 @cindex ordine di stampa
3474 @cindex sovrascrivere gli oggetti
3475 @cindex oggetti, sovrascrivere
3476 @cindex grob, sovrascrivere
3478 Tutti gli oggetti della formattazione hanno una proprietà del colore il cui
3479 valore predefinito è @code{black} (nero). Se questa viene sovrascritta con
3480 @code{white} (bianco) l'oggetto non sarà più distinguibile dallo sfondo. Tuttavia
3481 se l'oggetto attraversa altri oggetti, il colore dei punti di contatto saranno
3482 determinati dall'ordine in cui sono disegnati, e ciò potrebbe lasciare
3483 un'immagine @qq{spettrale} dell'oggetto bianco, come mostrato qui:
3485 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
3486 \override Staff.Clef.color = #white
3490 Ciò può essere evitato cambiando l'ordine di stampa degli oggetti.
3491 Tutti gli oggetti della formattazione hanno una proprietà @code{layer}
3492 (strato) che deve essere impostata su un numero intero.
3493 Gli oggetti col valore più basso di @code{layer} sono disegnati
3494 per primi, poi vengono disegnati quelli con valori via via più
3495 alti, dunque gli oggetti con valori più alti stanno sopra gli
3496 oggetti con valori più bassi. Per impostazione predefinita alla
3497 maggior parte degli oggetti viene assegnato un valore di @code{layer}
3498 pari a @code{1}, sebbene ad alcuni oggetti, tra cui @code{StaffSymbol} e
3499 @code{BarLine}, sia assegnato un valore di @code{0}. L'ordine con cui
3500 vengono stampati oggetti con lo stesso valore di @code{layer} è indeterminato.
3502 Nell'esempio precedente la chiave bianca, con un valore predefinito di
3503 @code{layer} di @code{1}, viene disegnato dopo le linee del rigo (il cui
3504 valore predefinito di @code{layer} è @code{0}), dunque sta sopra di esse.
3505 Per cambiare tale comportamento, all'oggetto @code{Clef} deve essere assegnato
3506 un valore di @code{layer} inferiore, per esempio @w{@code{-1}}, in modo che
3507 venga disegnato prima:
3509 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
3510 \override Staff.Clef.color = #white
3511 \override Staff.Clef.layer = #-1
3515 @node Uso di break-visibility
3516 @unnumberedsubsubsec Uso di break-visibility
3517 @translationof Using break-visibility
3519 @c TODO Add making other objects breakable
3521 @cindex break-visibility
3523 La maggior parte degli oggetti della formattazione sono stampati una
3524 volta sola, ma alcuni come le stanghette, le chiavi, le indicazioni
3525 di tempo e le armature di chiave possono dover essere stampate
3526 due volte quando si verifica un'interruzione di linea -- una volta al
3527 termine della linea e di nuovo all'inizio della linea successiva.
3528 Tali oggetti, chiamati @emph{spezzabili}, (dall'inglese breakable)
3529 hanno una proprietà, @code{break-visibility}, per regolare
3530 la loro visibilità nelle tre posizioni in cui potrebbero apparire:
3531 all'inizio di una linea, in mezzo a una linea se vengono modificati
3532 e al termine di una linea se un cambiamento ha luogo lì.
3534 Per esempio, l'indicazione di tempo viene stampata all'inizio della
3535 prima linea, ma da nessuna altra parte a meno che non cambi e allora
3536 verrà stampata nel punto in cui il cambiamento ha luogo. Se tale
3537 cambiamento si verifica al termine di una linea, la nuova indicazione
3538 di tempo verrà stampata all'inizio della linea successiva e un'indicazione
3539 di tempo di precauzione verrà stampata anche al termine della linea precedente.
3541 Tale comportamento è regolato dalla proprietà @code{break-visibility}, che
3542 è spiegata in @rlearning{Visibilità e colore degli oggetti}. Questa proprietà
3543 prende un vettore di tre valori booleani che, in ordine, determinano se
3544 l'oggetto è stampato al termine, in mezzo o all'inizio di una linea. O, per
3545 essere più precisi, prima di un'interruzione di linea, dove non c'è
3546 un'interruzione di linea oppure dopo un'interruzione di linea.
3548 Altrimenti, queste otto combinazoni possono essere specificate da
3549 funzioni predefinite, definite in @file{scm/output-lib.scm},
3550 dove le ultime tre colonne indicano se gli oggetti della formattazione
3551 saranno visibili nelle posizioni mostrate nell'intestazione delle colonne:
3553 @multitable {@code{begin-of-line-invisible}} {@code{#(#t #t #t)}} {Prima} {Senza} {Dopo}
3554 @headitem Funzione @tab Forma @tab Prima di @tab Senza @tab Dopo
3555 @headitem @tab vettoriale @tab interruzione @tab interruzione @tab interruzione
3557 @item @code{all-visible} @tab @code{#(#t #t #t)} @tab sì @tab sì @tab sì
3558 @item @code{begin-of-line-visible} @tab @code{#(#f #f #t)} @tab no @tab no @tab sì
3559 @item @code{center-visible} @tab @code{#(#f #t #f)} @tab no @tab sì @tab no
3560 @item @code{end-of-line-visible} @tab @code{#(#t #f #f)} @tab sì @tab no @tab no
3561 @item @code{begin-of-line-invisible} @tab @code{#(#t #t #f)} @tab sì @tab sì @tab no
3562 @item @code{center-invisible} @tab @code{#(#t #f #t)} @tab sì @tab no @tab sì
3563 @item @code{end-of-line-invisible} @tab @code{#(#f #t #t)} @tab no @tab sì @tab sì
3564 @item @code{all-invisible} @tab @code{#(#f #f #f)} @tab no @tab no @tab no
3567 Le impostazioni predefinite di @code{break-visibility} dipendono dall'oggetto
3568 della formattazione. La tabella seguente mostra tutti gli oggetti rilevanti
3569 che sono influenzati da @code{break-visibility} e l'impostazione predefinita
3570 di questa proprietà:
3572 @multitable @columnfractions .3 .3 .4
3574 @headitem Oggetto formattazione @tab Contesto abituale @tab Impostazione predefinita
3576 @c omit Ambitus as it appears not to be affected by break-visibility -td
3577 @c @item @code{Ambitus} @tab as specified @tab @code{begin-of-line-visible}
3578 @item @code{BarLine} @tab @code{Score} @tab calcolato
3579 @item @code{BarNumber} @tab @code{Score} @tab @code{begin-of-line-visible}
3580 @c omit the following item until it can be explained -td
3581 @c @item @code{BreakAlignGroup} @tab @code{Score} @tab calculated
3582 @item @code{BreathingSign} @tab @code{Voice} @tab @code{begin-of-line-invisible}
3583 @item @code{Clef} @tab @code{Staff} @tab @code{begin-of-line-visible}
3584 @item @code{Custos} @tab @code{Staff} @tab @code{end-of-line-visible}
3585 @item @code{DoublePercentRepeat} @tab @code{Voice} @tab @code{begin-of-line-invisible}
3586 @item @code{KeyCancellation} @tab @code{Staff} @tab @code{begin-of-line-invisible}
3587 @item @code{KeySignature} @tab @code{Staff} @tab @code{begin-of-line-visible}
3588 @c omit LeftEdge until it can be explained -td
3589 @c @item @code{LeftEdge} @tab @code{Score} @tab @code{center-invisible}
3590 @item @code{ClefModifier} @tab @code{Staff} @tab @code{begin-of-line-visible}
3591 @item @code{RehearsalMark} @tab @code{Score} @tab @code{end-of-line-invisible}
3592 @item @code{TimeSignature} @tab @code{Staff} @tab @code{all-visible}
3596 L'esempio successivo mostra l'uso della forma vettoriale per regolare la
3597 visibilità delle stanghette:
3599 @lilypond[quote,verbatim,ragged-right]
3603 % Toglie la stanghetta al termine della linea corrente
3604 \once \override Score.BarLine.break-visibility = ##(#f #t #t)
3611 Sebbene tutti i componenti del vettore usati per sovrascrivere
3612 @code{break-visibility} debbano essere presenti, non tutti sono
3613 funzionanti con qualsiasi oggetto della formattazione, e alcune
3614 combinazioni potrebbero perfino dare errore. Esistono le seguenti
3618 @item Non è possibile stampare le stanghette all'inizio di una linea.
3620 @item Un numero di battuta non può essere stampato all'inizio della @emph{prima}
3621 linea a meno che non sia impostato per essere diverso da @code{1}.
3623 @item Clef -- vedi la sezione successiva.
3625 @item Le ripetizioni percentuali doppie sono o @emph{tutte stampate} o
3626 @emph{tutte soppresse}.
3627 Usare @code{begin-of-line-invisible} per stampare e @code{all-invisible} per
3630 @item Key signature -- vedi la sezione successiva.
3632 @item ClefModifier -- vedi la sezione successiva.
3636 @node Considerazioni speciali
3637 @unnumberedsubsubsec Considerazioni speciali
3638 @translationof Special considerations
3640 @subsubsubheading Visibilità dopo un cambio esplicito
3642 @cindex armatura di chiave, visibilità dopo un cambio esplicito
3643 @cindex explicitKeySignatureVisibility
3644 @cindex chiave, visibilità dopo un cambio esplicito
3645 @cindex explicitClefVisibility
3647 La proprietà @code{break-visibility} controlla la visibilità delle
3648 armature di chiave e dei cambi di chiave solo all'inizio delle linee,
3649 ovvero dopo un'interruzione di linea. Non ha effetto sulla visibilità
3650 dell'armatura di chiave o della chiave che seguono un cambio esplicito
3651 dell'armatura o della chiave all'interno o alla fine di una linea.
3652 Nell'esempio seguente l'armatura di chiave che segue il cambio esplicito
3653 a Si bemolle maggiore è ancora visibile, anche se @code{all-invisible}
3656 @lilypond[quote,verbatim,ragged-right]
3660 % Tentativo di eliminazione di tutte le armature di chiave
3661 \override Staff.KeySignature.break-visibility = #all-invisible
3670 La visibilità di questi cambi espliciti di armatura e di chiave è
3671 controllata dalle proprietà @code{explicitKeySignatureVisibility} e
3672 @code{explicitClefVisibility}. Sono equivalenti alla proprietà
3673 @code{break-visibility} e prendono entrambe come argomento un vettore
3674 di tre booleani o le funzioni predefinite elencate prima, proprio
3675 come @code{break-visibility}. Entrambe le proprietà appartengono al
3676 contesto Staff, non agli oggetti della formattazione stessi, dunque
3677 si impostano col comando @code{\set}. La loro impostazione predefinita
3678 è @code{all-visible}. Queste proprietà regolano solo la visibilità
3679 di armature di chiave e chiavi risultanti da cambi espliciti e non
3680 quelli all'inizio delle linee; per eliminare questi ultimi bisogna
3681 sempre sovrascrivere @code{break-visibility} nell'oggetto appropriato.
3683 @lilypond[quote,verbatim,ragged-right]
3687 \set Staff.explicitKeySignatureVisibility = #all-invisible
3688 \override Staff.KeySignature.break-visibility = #all-invisible
3696 @subsubsubheading Visibilità dei bequadri
3698 Per eliminare i bequadri stampati su un cambio di chiave esplicito,
3699 impostare la proprietà del contesto Staff @code{printKeyCancellation}
3702 @lilypond[quote,verbatim,ragged-right]
3706 \set Staff.explicitKeySignatureVisibility = #all-invisible
3707 \set Staff.printKeyCancellation = ##f
3708 \override Staff.KeySignature.break-visibility = #all-invisible
3716 Con queste modifiche restano solo le alterazioni accanto alle note per
3717 indicare il cambio di armatura.
3719 Nota bene che quando si cambia l'armatura su Do@tie{}maggiore o La@tie{}minore
3720 i bequadri sono l'@emph{unica} indicazione del cambio di chiave. In questo
3721 caso impostando @code{printKeyCancellation} su @code{#f} non si ottiene
3724 @lilypond[quote,verbatim,ragged-right]
3728 \set Staff.explicitKeySignatureVisibility = #all-invisible
3729 \set Staff.printKeyCancellation = ##f
3737 Per sopprimere i bequadri anche quando la tonalità passa a
3738 Do@tie{}maggiore o La@tie{}minore, sovrascrivere la
3739 visibilità del grob @code{KeyCancellation}:
3741 @lilypond[quote,verbatim,ragged-right]
3745 \set Staff.explicitKeySignatureVisibility = #all-invisible
3746 \override Staff.KeyCancellation.break-visibility = #all-invisible
3754 @c TODO Add visibility of cautionary accidentals before notes
3756 @subsubsubheading Battute automatiche
3758 @cindex automaticBars
3759 @cindex stanghette, soppressione
3761 In un caso particolare, la stampa delle stanghette può essere disattivata
3762 impostando la proprietà @code{automaticBars} nel contesto Score. Se impostata
3763 su @code{#f}, le stanghette non verranno stampate automaticamente; devono
3764 invece essere create esplicitamente con un comando @code{\bar}. Diversamente
3765 dal comando predefinito @code{\cadenzaOn}, le misure vengono comunque contate.
3766 La generazione delle battute riprenderà in base a quel conteggio se questa
3767 proprietà viene poi impostata su @code{#t}. Se impostata su @code{#f}, le
3768 interruzioni di linea possono trovarsi solo su comandi @code{\bar} espliciti.
3772 @subsubsubheading Chiavi trasposte
3774 @cindex chiavi trasposte, visibilità delle
3775 @cindex visibilità delle chiavi trasposte
3776 @cindex chiavi, visibilità della trasposizione
3778 Il piccolo simbolo di trasposizione sulle chiavi trasposte è prodotto
3779 dall'oggetto di formattazione @code{ClefModifier}. La sua visibilità
3780 è ereditata automaticamente dall'oggetto @code{Clef}, dunque non è necessario
3781 applicare una modifica di @code{break-visibility} agli oggetti @code{ClefModifier}
3782 per sopprimere i simboli di trasposizione per le chiavi invisibili.
3784 Per cambi di chiave espliciti, la proprietà @code{explicitClefVisibility}
3785 regola sia il simbolo della chiave che qualsiasi simbolo di trasposizione
3789 Manuale di apprendimento:
3790 @rlearning{Visibilità e colore degli oggetti}.
3793 @node Stili della linea
3794 @subsection Stili della linea
3795 @translationof Line styles
3797 Alcune indicazioni esecutive, come @i{rallentando}, @i{accelerando} e
3798 @i{trilli} sono scritte in forma testuale e sono estese per varie misure
3799 tramite delle linee, talvolta puntate o ondulate.
3801 Queste usano tutte le stesse routine del glissando per disegnare i
3802 testi e le linee, dunque il loro comportamento viene modificato nello
3803 stesso modo. Viene fatto con un estensore, e la routine responsabile
3804 del disegno degli estensori è @code{ly:line-spanner::print}. Questa
3805 routine determina la posizione esatta dei due @i{punti di estensione} e
3806 disegna una linea tra loro, nello stile richiesto.
3808 Ecco un esempio che mostra i vari stili di linea disponibili, e come
3811 @lilypond[ragged-right,verbatim,quote]
3814 \once \override Glissando.style = #'dashed-line
3816 \override Glissando.style = #'dotted-line
3818 \override Glissando.style = #'zigzag
3820 \override Glissando.style = #'trill
3825 I punti delle estremità dell'estensore sono calcolati al volo per ogni
3826 oggetto grafico, ma è possibile sovrascriverli:
3829 @lilypond[ragged-right,verbatim,quote]
3832 \once \override Glissando.bound-details.right.Y = #-2
3837 Il valore di @code{Y} è impostato su @w{@code{-2}} per l'estremità
3838 destra. Quella sinistra può essere aggiustata ugualmente specificando
3839 @code{left} invece di @code{right}.
3841 Se @code{Y} non è impostata, il valore è calcolato a partire dalla posizione
3842 verticale dei punti di attacco sinistro e destro dell'estensore.
3844 Sono possibili altre modifiche degli estensori; maggiori dettagli in
3848 @node Rotazione degli oggetti
3849 @subsection Rotazione degli oggetti
3850 @translationof Rotating objects
3852 Sia gli oggetti della formattazione che il testo compreso in un blocco markup
3853 possono essere ruotati di qualsiasi angolo in quasi qualsiasi punto, ma il
3854 metodo per farlo cambia.
3857 * Rotazione degli oggetti della formattazione::
3858 * Rotazione del testo::
3861 @node Rotazione degli oggetti della formattazione
3862 @unnumberedsubsubsec Rotazione degli oggetti della formattazione
3863 @translationof Rotating layout objects
3865 @cindex rotazione degli oggetti
3866 @cindex oggetti, rotazione
3868 Tutti gli oggetti della formattazione che supportano l'interfaccia
3869 @code{grob-interface} possono essere ruotati impostando la loro
3870 proprietà @code{rotation}. Questa prende come argomento una lista
3871 di tre elementi: l'angolo di rotazione in senso antiorario, e le
3872 coordinate x e y del punto relativo al punto di riferimento dell'oggetto
3873 intorno al quale si deve eseguire la rotazione. L'angolo di rotazione
3874 è specificato in gradi e le coordinate in spazi rigo.
3876 L'angolo di rotazione e le coordinate del punto di rotazione devono essere
3877 determinate per prova e errore.
3879 @cindex forcelle angolate
3881 Esistono solo poche situazioni in cui la rotazione degli oggetti della
3882 formattazione è utile; l'esempio seguente ne mostra uno:
3884 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
3886 \override Hairpin.rotation = #'(20 -1 0)
3891 @node Rotazione del testo
3892 @unnumberedsubsubsec Rotazione del testo
3893 @translationof Rotating markup
3895 Tutto il testo in un blocco @code{\markup} può essere ruotato di qualsiasi
3896 angolo facendolo precedere dal comando @code{\rotate}. Il comando prende
3897 due argomenti: l'angolo di rotazione in gradi in senso antiorario e il
3898 testo da ruotare. Le estensioni del testo non sono ruotate: prendono il
3899 loro valore dagli estremi delle coordinate x e y del testo ruotato.
3900 Nell'esempio seguente la proprietà @code{outside-staff-priority} del testo
3901 è impostata su @code{#f} per disabilitare l'elusione automatica delle collisioni,
3902 che spingerebbe parte del testo troppo in alto.
3904 @lilypond[quote,fragment,verbatim]
3905 \override TextScript.outside-staff-priority = ##f
3906 g4^\markup { \rotate #30 "un Sol" }
3907 b^\markup { \rotate #30 "un Si" }
3908 des'^\markup { \rotate #30 "un Re bemolle" }
3909 fis'^\markup { \rotate #30 "un Fa diesis" }
3913 @node Ritocchi avanzati
3914 @section Ritocchi avanzati
3915 @translationof Advanced tweaks
3917 Questa sezione discute i vari approcci che permettono di migliorare
3918 l'aspetto delle partiture.
3921 * Allineamento degli oggetti::
3922 * Raggruppamento verticale dei grob::
3923 * Modifica degli stampi::
3924 * Modifica delle forme::
3925 * Modifica degli estensori spezzati::
3926 * Contenitori unpure-pure::
3930 Manuale di apprendimento:
3931 @rlearning{Modifica dell'output},
3932 @rlearning{Altre fonti di informazione}.
3934 Guida alla notazione:
3935 @ref{Come funziona la Guida al funzionamento interno},
3936 @ref{Modifying properties}.
3939 @rextend{Interfaces for programmers}.
3942 @file{scm/define-grobs.scm}.
3945 @rlsr{Tweaks and overrides}.
3947 Guida al funzionamento interno:
3948 @rinternals{All layout objects}.
3951 @node Allineamento degli oggetti
3952 @subsection Allineamento degli oggetti
3953 @translationof Aligning objects
3955 Gli oggetti grafici che supportano l'interfaccia @code{self-alignment-interface}
3956 e/o l'interfaccia @code{side-position-interface} possono essere allineati a un
3957 oggetto disposto precedentemente in vari modi. L'elenco di questi oggetti è
3958 consultabile in @rinternals{self-alignment-interface} e
3959 @rinternals{side-position-interface}.
3961 Tutti gli oggetti grafici hanno un punto di riferimento, un'estensione
3962 orizzontale e una verticale. L'estensione orizzontale è una coppia di
3963 numeri che determina gli spostamenti dal punto di riferimento dei margini
3964 sinistro e destro (gli spostamenti a sinistra sono negativi). L'estensione
3965 verticale è una coppia di numeri che determina lo spostamento dal punto di
3966 riferimento ai margini inferiore e superiore (gli spostamenti in giù sono
3969 La posizione di un oggetto su un rigo è dato dai valori delle proprietà
3970 @code{X-offset} e @code{Y-offset}. Il valore di @code{X-offset} dà lo
3971 spostamento dalla coordinata X del punto di riferimento dell'oggetto genitore,
3972 mentre il valore di @code{Y-offset} dà lo spostamento dalla linea centrale del
3973 rigo. I valori di @code{X-offset} e @code{Y-offset} possono essere impostati
3974 direttamente oppure possono essere impostati per essere calcolati dalle
3975 procedure in modo da consentire un allineamento con l'oggetto genitore.
3977 @warning{Molti oggetti hanno speciali questioni di posizionamento che fanno
3978 sì che qualsiasi impostazione di @code{X-offset} o @code{Y-offset} sia
3979 ignorata o modificata, anche se l'oggetto supporta l'interfaccia
3980 @code{self-alignment-interface}. Sovrascrivendo le proprietà @code{X-offset}
3981 o @code{Y-offset} su un valore fisso la rispettiva proprietà
3982 @code{self-alignment} verrà ignorata.}
3984 Per esempio, un'alterazione può essere riposizionata verticalmente impostando
3985 @code{Y-offset} ma qualsiasi modifica di @code{X-offset} non avrà effetto.
3987 I segni di chiamata possono essere allineati con oggetti spezzabili come
3988 stanghette, simboli di chiave, simboli di indicazione di tempo e armature
3989 di chiave. Ci sono proprietà speciali elencate nell'interfaccia
3990 @code{break-aligned-interface} per posizionare i segni di chiamata su tali
3994 Guida alla notazione:
3995 @ref{Using the break-alignable-interface}.
3998 @rextend{Callback functions}.
4001 * Impostazione diretta di X-offset e Y-offset::
4002 * Uso di side-position-interface::
4003 * Uso di self-alignment-interface::
4004 * Uso di break-alignable-interface::
4007 @node Impostazione diretta di X-offset e Y-offset
4008 @unnumberedsubsubsec Impostazione diretta di @code{X-offset} e @code{Y-offset}
4009 @translationof Setting X-offset and Y-offset directly
4011 Si possono assegnare valori numerici alle prietà @code{X-offset} e
4012 @code{Y-offset} di molti oggetti. L'esempio seguente mostra tre note
4013 con la posizione predefinita della diteggiatura e le posizioni con @code{X-offset}
4014 e @code{Y-offset} modificate.
4016 @lilypond[verbatim,fragment,quote]
4023 -\tweak X-offset #-1
4030 @node Uso di side-position-interface
4031 @unnumberedsubsubsec Uso di @code{side-position-interface}
4032 @translationof Using the side-position-interface
4034 Un oggetto che supporta l'interfaccia @code{side-position-interface} può
4035 essere posizionato accanto al suo oggetto genitore in modo che i margini
4036 indicati dei due oggetti si tocchino. L'oggetto può essere posizionato
4037 sopra, sotto, a destra o a sinistra dell'oggetto genitore. Quest'ultimo
4038 non può essere specificato; è invece determinato dall'ordine degli elementi
4039 nel flusso di input. La maggior parte degli oggetti ha la testa di nota
4040 associata come oggetto genitore.
4042 I valori delle proprietà @code{side-axis} e @code{direction} determinano
4043 dove l'oggetto deve essere posizionato, in questo modo:
4045 @c TODO add an example of each to the table
4047 @multitable @columnfractions .3 .3 .3
4048 @headitem @code{side-axis} @tab @code{direction} @tab
4049 @headitem proprietà @tab proprietà @tab Posizionamento
4051 @item @code{0} @tab @code{-1} @tab sinistra
4052 @item @code{0} @tab @code{1} @tab destra
4053 @item @code{1} @tab @code{-1} @tab sotto
4054 @item @code{1} @tab @code{1} @tab sopra
4058 Quando @code{side-axis} è @code{0}, @code{X-offset} deve essere impostato
4059 sulla procedura @code{ly:side-position-interface::x-aligned-side}.
4060 Questa procedura restituirà il valore corretto di @code{X-offset} per
4061 porre l'oggetto al lato sinistro o destro dell'oggetto genitore in base
4062 al valore di @code{direction}.
4064 Quando @code{side-axis} è @code{1}, @code{Y-offset} deve essere impostato
4065 sulla procedura @code{ly:side-position-interface::y-aligned-side}.
4066 Questa procedura restituirà il valore corretto di @code{Y-offset} per
4067 porre l'oggetto sopra o sotto l'oggetto genitore in base al valore di
4070 @c TODO Add examples
4072 @node Uso di self-alignment-interface
4073 @unnumberedsubsubsec Uso di @code{self-alignment-interface}
4074 @translationof Using the self-alignment-interface
4076 @subsubsubheading Autoallineamento orizzontale degli oggetti
4078 L'allineamento orizzontale di un oggetto che supporta l'interfaccia
4079 @code{self-alignment-interface} è regolato dal valore della proprietà
4080 @code{self-alignment-X}, purché la proprietà @code{X-offset} dell'oggetto
4081 sia impostata su @code{ly:self-alignment-interface::x-aligned-on-self}.
4082 A @code{self-alignment-X} può essere assegnato qualsiasi numero reale,
4083 in unità di metà del totale dell'estensione X dell'oggetto. Valori
4084 negativi spostano l'oggetto a destra, valori positivi lo spostano a
4085 sinistra. Un valore di @code{0} centra l'oggetto sul punto di riferimento
4086 del suo oggetto genitore, un valore di @w{@code{-1}} allinea il margine
4087 sinistro dell'oggetto al punto di riferimento del suo genitore, e un
4088 valore di @code{1} allinea il margine destro dell'oggetto al punto di
4089 riferimento del suo genitore. I simboli @code{LEFT}, @code{CENTER} e
4090 @code{RIGHT} possono essere usati al posto dei valori @w{@code{-1}},
4091 @code{0} e @code{1}, rispettivamente.
4093 Normalmente si usa il comando @code{\override} per modificare il valore
4094 di @code{self-alignment-X}, ma il comando @code{\tweak} può essere utile
4095 per allineare separatamente varie annotazioni su una singola nota:
4097 @lilypond[quote,verbatim,fragment]
4099 -\tweak self-alignment-X #-1
4100 ^"allineato a sinistra"
4101 -\tweak self-alignment-X #0
4102 ^"allineato al centro"
4103 -\tweak self-alignment-X #RIGHT
4104 ^"allineato a destra"
4105 -\tweak self-alignment-X #-2.5
4106 ^"allineato ancora più a destra"
4109 @subsubsubheading Autoallineamento verticale degli oggetti
4111 Gli oggetti possono essere allineati verticalmente in un modo analogo
4112 al loro allineamento orizzontale se la proprietà @code{Y-offset} è
4113 impostata su @code{ly:self-alignment-interface::y-aligned-on-self}.
4114 Tuttavia altri meccanismi sono spesso implicati nell'allineamento
4115 verticale: il valore di @code{Y-offset} è solo una delle variabili
4116 da prendere in considerazione. Ciò potrebbe rendere complicato
4117 l'aggiustamento del valore di alcuni oggetti.
4118 Le unità sono soltanto la metà dell'estensione verticale dell'oggetto, che
4119 è di solito piuttosto piccola, dunque potrebbero essere necessari grossi
4120 numeri. Un valore di @w{@code{-1}} allinea il margine inferiore dell'oggetto
4121 al punto di riferimento dell'oggetto genitore, un valore di @code{0}
4122 allinea il centro dell'oggetto al punto di riferimento del genitore,
4123 e un valore di @code{1} allinea il margine superiore dell'oggetto
4124 al punto di riferimento del genitore. I simboli @code{DOWN},
4125 @code{CENTER} e @code{UP} possono essere usati al posto di @w{@code{-1}},
4126 @code{0} e @code{1}, rispettivamente.
4128 @subsubsubheading Autoallineamento degli oggetti in entrambe le direzioni
4130 Impostando sia @code{X-offset} che @code{Y-offset}, un oggetto può essere
4131 allineato in entrambe le direzioni simultaneamente.
4133 L'esempio seguente mostra come aggiustare un segno di diteggiatura in modo
4134 che stia vicino alla testa di nota.
4136 @lilypond[quote,verbatim,fragment]
4138 -\tweak self-alignment-X #0.5 % sposta orizzontalmente a sinistra
4139 -\tweak Y-offset #ly:self-alignment-interface::y-aligned-on-self
4140 -\tweak self-alignment-Y #-1 % sposta verticalmente in su
4145 @unnumberedsubsubsec Using the @code{aligned-on-parent} procedures
4147 @c Cannot document as they do not seem to operate consistently on all objects -td
4148 @c TODO investigate further
4150 The @code{aligned-on-parent} procedures are used in the same way
4151 as the @code{aligned-on-self} procedures, they difference being
4152 that they permit an object to be aligned with the @emph{edges} of
4153 the parent rather than the parent's reference point. The following
4154 example shows the difference:
4158 @lilypond[verbatim,quote]
4164 @unnumberedsubsubsec Using the @code{centered-on-parent} procedures
4166 @c Cannot document as they do not seem to operate consistently on all objects -td
4167 @c TODO investigate further
4171 @c TODO The align-interface, BassFigureAlignment and VerticalAlignment
4173 @node Uso di break-alignable-interface
4174 @unnumberedsubsubsec Uso di @code{break-alignable-interface}
4175 @translationof Using the break-alignable-interface
4177 @cindex allineamento sugli oggetti
4178 @cindex break-align-symbols
4180 I segni di chiamata e i numeri di battuta possono essere allineati con oggetti
4181 della notazione diversi dalle stanghette. Questi oggetti comprendono
4182 @code{ambitus}, @code{breathing-sign}, @code{clef}, @code{custos}, @code{staff-bar},
4183 @code{left-edge}, @code{key-cancellation}, @code{key-signature} e
4184 @code{time-signature}.
4186 Ogni tipo di oggetto ha il suo punto di riferimento predefinito, al quale i
4187 segni di chiamata sono allineati:
4189 @lilypond[verbatim,quote,fragment]
4190 % Il segno di chiamata sarà allineato al margine destro della chiave
4191 \override Score.RehearsalMark.break-align-symbols = #'(clef)
4196 % Il segno di chiamata sarà allineato al margine sinistro dell'indicazione di tempo
4197 \override Score.RehearsalMark.break-align-symbols = #'(time-signature)
4203 % Il segno di chiamata sarà centrato sul segno di respiro
4204 \override Score.RehearsalMark.break-align-symbols = #'(breathing-sign)
4213 Si può specificare un elenco dei possibili oggetti a cui allineare. Se
4214 alcuni oggetti sono invisibili in quel punto a causa dell'impostazione
4215 di @code{break-visibility} o di impostazioni esplicite della visibilità
4216 di tonalità e chiavi, il segno di chiamata o il numero di battuta viene
4217 allineato al primo oggetto dell'elenco che è visibile. Se nessun oggetto
4218 dell'elenco è visibile, l'oggetto è allineato alla stanghetta. Se la
4219 stanghetta è invisibile, l'oggetto viene allineato al punto in cui si
4220 dovrebbe trovare la stanghetta.
4222 @lilypond[verbatim,quote,fragment]
4223 % Il segno di chiamata sarà allineato al margine destro dell'armatura di chiave
4224 \override Score.RehearsalMark.break-align-symbols = #'(key-signature clef)
4229 % Il segno di chiamata sarà allineato al margine destro della chiave
4230 \set Staff.explicitKeySignatureVisibility = #all-invisible
4231 \override Score.RehearsalMark.break-align-symbols = #'(key-signature clef)
4236 % Il segno di chiamata sarà centrato sopra la stanghetta
4237 \set Staff.explicitKeySignatureVisibility = #all-invisible
4238 \set Staff.explicitClefVisibility = #all-invisible
4239 \override Score.RehearsalMark.break-align-symbols = #'(key-signature clef)
4246 L'allineamento del segno di chiamata relativo all'oggetto della notazione
4247 può essere modificato, come evidenziato nell'esempio seguente. In una
4248 partitura con molteplici righi, questa impostazione deve essere fatta per
4251 @lilypond[verbatim,quote,fragment]
4252 % Il segno di chiamata sarà allineato al margine destro dell'armatura di chiave
4253 \override Score.RehearsalMark.break-align-symbols = #'(key-signature)
4259 % Il segno di chiamata sarà centrato sopra l'armatura di chiave
4260 \once \override Score.KeySignature.break-align-anchor-alignment = #CENTER
4264 % Il segno di chiamata sarà allineato al margine sinistro dell'armatura di chiave
4265 \once \override Score.KeySignature.break-align-anchor-alignment = #LEFT
4271 Il segno di chiamata può anche essere spostato a destra o a sinistra del
4272 margine sinistro di una quantità arbitraria. Le unità sono gli spazi rigo:
4274 @lilypond[verbatim,quote,fragment]
4275 % Il segno di chiamata sarà allineato al margine sinistro dell'armatura di chiave
4276 % e poi spostato a destra di 3.5 spazi rigo
4277 \override Score.RehearsalMark.break-align-symbols = #'(key-signature)
4278 \once \override Score.KeySignature.break-align-anchor = #3.5
4282 % Il segno di chiamata sarà allineato al margine sinistro dell'armatura di chiave
4283 % e poi spostato a sinistra di 2 spazi rigo
4284 \once \override Score.KeySignature.break-align-anchor = #-2
4291 @node Raggruppamento verticale dei grob
4292 @subsection Raggruppamento verticale dei grob
4293 @translationof Vertical grouping of grobs
4295 @c TODO Expand this section
4297 I grob VerticalAlignment e VerticalAxisGroup lavorano insieme.
4298 VerticalAxisGroup raggruppa insieme diversi grob come Staff, Lyrics,
4299 etc. VerticalAlignment quindi allinea verticalmente i diversi grob
4300 raggruppati insieme da VerticalAxisGroup. Di solito è presente un
4301 solo VerticalAlignment per partitura ma ogni Staff, Lyrics, etc. ha
4302 il suo VerticalAxisGroup.
4305 @node Modifica degli stampi
4306 @subsection Modifica degli stampi
4307 @translationof Modifying stencils
4309 Tutti gli oggetti della formattazione hanno una proprietà @code{stencil} che
4310 fa parte dell'interfaccia @code{grob-interface}. Per impostazione predefinita,
4311 questa proprietà è solitamente impostata su una funzione specifica per l'oggetto
4312 per cui è concepita in modo da creare il simbolo che lo rappresenta nell'output.
4313 Per esempio, l'impostazione standard della proprietà @code{stencil} dell'oggetto
4314 @code{MultiMeasureRest} è @code{ly:multi-measure-rest::print}.
4316 Il simbolo standard di qualsiasi oggetto può essere sostituito modificando la
4317 proprietà @code{stencil} perché faccia riferimento a una procedura diversa
4318 e scritta appositamente. Ciò richiede una profonda conoscenza del funzionamento
4319 interno di LilyPond, ma esiste un modo più semplice che spesso è in grado di
4320 produrre risultati accettabili.
4322 Si tratta di impostare la proprietà @code{stencil} sulla procedura che stampa
4323 testo -- @code{ly:text-interface::print} -- e aggiungere una proprietà
4324 @code{text} all'oggetto impostato per contenere il testo markup che produce
4325 il simbolo richiesto. Grazie alla flessibilità di markup, si può ottenere
4326 molto -- vedi in particolare @ref{Graphic notation inside markup}.
4328 L'esempio seguente illustra questa procedura cambiando il simbolo della testa
4329 di nota con una croce iscritta in un cerchio.
4331 @lilypond[verbatim,quote]
4333 \once \override NoteHead.stencil = #ly:text-interface::print
4334 \once \override NoteHead.text = \markup {
4336 \halign #-0.7 \draw-circle #0.85 #0.2 ##f
4337 \musicglyph #"noteheads.s2cross"
4345 Qualsiasi glifo @emph{Feta} usato nel font Emmentaler può essere passato al
4346 comando markup @code{\musicglyph} -- vedi @ref{Il font Emmentaler}.
4348 I file @file{EPS} e i comandi Postscript possono essere inseriti entrambi nel
4349 @c traduzione libera di "inline"
4350 corpo del testo con i comandi markup @code{\epsfile} e @code{\postscript} --
4355 Guida alla notazione:
4356 @ref{Graphic notation inside markup},
4357 @ref{Formattazione del testo},
4358 @ref{Text markup commands},
4359 @ref{Il font Emmentaler},
4363 @node Modifica delle forme
4364 @subsection Modifica delle forme
4365 @translationof Modifying shapes
4368 * Modifica di legature di valore e di portamento::
4371 @node Modifica di legature di valore e di portamento
4372 @unnumberedsubsubsec Modifica di legature di valore e di portamento
4373 @translationof Modifying ties and slurs
4375 @cindex legature di portamento, modificare
4376 @cindex legature di valore, modificare
4377 @cindex curve Bézier, punti di controllo
4378 @cindex punti di controllo, curve Bézier
4379 @cindex Bézier, curve, punti di controllo
4381 Le legature, siano esse di valore (@code{Tie}), di portamento (@code{Slur}),
4382 di frase (@code{PhrasingSlur}), di laisser-vibrer (@code{LaissezVibrerTie})
4383 o di valore ripetute (@code{RepeatTie}), sono tutte disegnate come curve Bézier
4384 di terzo ordine. Se la forma della legatura di valore o di frase che viene
4385 calcolata automaticamente non è ottimale, può essere modificata manualmente
4390 specificando di quanto spostare i punti di controllo della curva
4391 Bézier calcolata automaticamente, o
4394 specificando esplicitamente le posizioni dei quattro punti di controllo
4395 richiesti per definire la curva desiderata.
4398 Entrambi i metodi sono spiegati di seguito. Il primo metodo è più adatto
4399 se sono necessari solo piccoli aggiustamenti alla curva; il secondo può
4400 essere migliore per creare curve che riguardano soltanto una singola nota.
4402 @subsubsubheading Curve Bézier cubiche
4404 Le curve Bézier di terzo ordine o cubiche sono definite da quattro punti
4405 di controllo. Il primo e il quarto punto di controllo sono esattamente
4406 i punti di inizio e fine della curva. I due punti intermedi definiscono
4407 la forma. Sul web si trovano delle animazioni che mostrano come viene
4408 disegnata la curva, ma la seguente descrizione può comunque essere utile.
4409 La curva inizia dal primo punto di controllo e si dirige verso il secondo,
4410 piegandosi gradualmente per arrivare al terzo e poi al quarto, arrivando
4411 lì direttamente dal terzo punto di controllo. La curva è contenuta
4412 interamente nel quadrilatero definito dai quattro punti di controllo.
4413 Traslazioni, rotazioni e ridimensionamenti dei punti di controllo risultano
4414 tutti esattamente nelle stesse operazioni sulla curva.
4416 @subsubsubheading Specificare gli spostamenti dai punti di controllo correnti
4418 @cindex disegnare legature di valore e di portamento
4421 In questo esempio la disposizone automatica della legatura di valore non è
4422 ottimale, e @code{\tieDown} non sarebbe di aiuto.
4424 @lilypond[verbatim,quote]
4428 \relative { r4 <g' c,> <g c,> <g c,> }
4432 Cambiando i punti di controllo della legatura con @code{\shape} consente di
4433 evitare le collisioni.
4435 La sintassi di @code{\shape} è
4438 [-]\shape @var{spostamenti} @var{elemento}
4441 Questo comando riposiziona i punti di controllo di @var{elemento} di quanto
4442 indicato da @var{spostamenti}. L'argomento @var{spostamenti} è una lista
4443 di coppie di numeri o una lista di tali liste. Ogni elemento di una coppia
4444 rappresenta lo spostamento di una delle coordinate di un punto di controllo.
4445 Se @var{elemento} è una stringa, il risultato è @code{\once\override} per il
4446 tipo di grob specificato. Se @var{elemento} è un'espressione musicale, il
4447 risultato è la stessa espressione musicale con un'appropriata modifica.
4449 In altre parole, la funzione @code{\shape} può comportarsi come un comando
4450 @code{\once\override} o un comando @code{\tweak} a seconda che l'argomento
4451 @var{elemento} sia il nome di un grob, come @qq{Slur}, o un'espressione
4452 musicale, come @qq{(}. L'argomento @var{spostamenti} specifica gli
4453 sfasamenti dei quattro punti di controllo nella forma di una lista di
4454 quattro coppie di valori (dx . dy) in unità di spazi rigo (o una lista
4455 di tali liste se la curva ha più di un segmento).
4457 Il trattino iniziale è richiesto se e solo se si usa la forma con
4460 Dunque usando lo stesso esempio precedente e la forma @code{\once\override}
4461 di @code{\shape}, il seguente comando alzerà la legatura di valore di
4464 @lilypond[verbatim,quote]
4467 \shape #'((0 . 0.5) (0 . 0.5) (0 . 0.5) (0 . 0.5)) Tie
4471 \relative { r4 <g' c,> <g c,> <g c,> }
4475 Questo posizionamento è migliore, ma forse dovrebbe essere alzato di più
4476 al centro, come viene fatto nel prossimo esempio, dove stavolta si usa
4477 la forma alternativa @code{\tweak}:
4479 @lilypond[verbatim,quote]
4482 e'1-\shape #'((0 . 0.5) (0 . 1) (0 . 1) (0 . 0.5)) ~ e'
4485 \relative { r4 <g' c,> <g c,> <g c,> }
4489 Le modifiche alle posizioni orizzontali dei punti di controllo funzionano
4490 nello stesso modo. Si possono ridefinire anche due curve diverse che
4491 iniziano nello stesso momento musicale:
4493 @lilypond[verbatim,quote,ragged-right]
4495 c''8(\( a) a'4 e c\)
4496 \shape #'((0.7 . -0.4) (0.5 . -0.4) (0.3 . -0.3) (0 . -0.2)) Slur
4497 \shape #'((0 . 0) (0 . 0.5) (0 . 0.5) (0 . 0)) PhrasingSlur
4502 La funzione @code{\shape} può sostituire anche i punti di controllo di
4503 curve che si estendono oltre le interruzioni di linea. A ogni pezzo
4504 della curva spezzata può essere assegnata la sua lista di spostamenti.
4505 Se non sono necessarie delle modifiche a un segmento in particolare,
4506 la lista vuota può servire come segnaposto. In questo esempio l'interruzione
4507 di linea fa sembrare doppia la legatura di portamento singola:
4509 @lilypond[verbatim,quote,ragged-right]
4517 Cambiando le forme delle due metà della legatura di portamento diventa più
4518 chiaro che la legatura continua oltre l'interruzione di linea:
4520 @lilypond[verbatim,quote,ragged-right]
4521 % () può essere usato come una scorciatoia per ((0 . 0) (0 . 0) (0 . 0) (0 . 0))
4522 % nel caso in cui uno dei segmenti non necessiti di modifiche
4525 (( 0 . 0) (0 . 0) (0 . 0) (0 . 1))
4526 ((0.5 . 1.5) (1 . 0) (0 . 0) (0 . -1.5))
4534 Se è richiesta una curva a forma di S, bisogna sempre definire manualmente i
4535 punti di controllo --- LilyPond non sceglierà mai tali forme automaticamente.
4537 @lilypond[verbatim,quote]
4539 c8( e b-> f d' a e-> g)
4540 \shape #'((0 . -1) (5.5 . -0.5) (-5.5 . -10.5) (0 . -5.5)) PhrasingSlur
4541 c8\( e b-> f d' a e-> g\)
4545 @subsubsubheading Specificare i punti di controllo esplicitamente
4547 Le coordinate dei punti di controllo della curva di Bézier sono specificate
4548 in unità di spazi rigo. La coordinata@tie{}X è relativa al punto di
4549 riferimento della nota a cui la legatura si attacca, mentre la
4550 coordinata@tie{}Y è relativa alla linea centrale del rigo. Le coordinate
4551 sono specificate come una lista di quattro coppie di numeri decimali
4552 (reali). Un possibile approccio consiste nel valutare prima le coordinate
4553 delle due estremità e poi indovinare i due punti intermedi. I valori
4554 ottimali vengono quindi trovati per tentativi. Tenere conto del fatto
4555 che, in caso di ulteriori modifiche alla musica o alla formattazione, questi
4556 valori potrebbero dover essere nuovamente cambiati manualmente.
4558 Una situazione in cui è preferibile specificare i punti di controllo
4559 esplicitamente invece di specificarne gli spostamenti è quella in cui
4560 devono essere indicati per una singola nota. Il prossimo esempio
4561 mostra un modo in cui rappresentare una legatura di portamento che
4562 si estende nelle sezioni alternative di una volta.
4564 @lilypond[verbatim,quote]
4567 \repeat volta 3 { c4 d( e f }
4572 % crea una legatura di portamento e spostala in una nuova posizione
4573 % il <> è solamente un accordo vuoto che serve a terminare la legatura
4574 -\tweak control-points #'((-2 . 3.8) (-1 . 3.9) (0 . 4) (1 . 3.4)) ( <> )
4579 % crea una legatura di portamento e spostala in una nuova posizione
4580 -\tweak control-points #'((-2 . 3) (-1 . 3.1) (0 . 3.2) (1 . 2.4)) ( <> )
4588 Non è possibile modificare le forme di legature di valore e di portamento
4589 cambiando la proprietà @code{control-points} se ci sono molteplici legature
4590 nello stesso momento musicale -- anche il comando @code{\tweak} non funzionerà
4591 in questo caso. Tuttavia si può sovrascrivere la proprietà
4592 @code{tie-configuration} di @code{TieColumn} per impostare l'inizio della linea
4593 e la direzione come desiderato.
4596 Guida al funzionamento interno:
4597 @rinternals{TieColumn}.
4600 @node Modifica degli estensori spezzati
4601 @subsection Modifica degli estensori spezzati
4602 @translationof Modifying broken spanners
4605 * Uso di alterBroken::
4608 @node Uso di alterBroken
4609 @unnumberedsubsubsec Uso di @code{\alterBroken}
4610 @translationof Using alterBroken
4612 @cindex estensori, modificare gli
4613 @cindex estensori spezzati, modificare gli
4614 @funindex \alterBroken
4616 Quando un estensore va a capo o si spezza, ciascun pezzo eredita gli
4617 attributi dell'estensore originario. Dunque la normale modifica di
4618 un estensore spezzato applica le stesse modifiche a ciascuno dei
4619 suoi segmenti. Nell'esempio successivo, la sovrascrittura di
4620 @code{thickness} agisce sulla legatura di portamento su entrambi
4621 i lati rispetto all'interruzione di linea.
4623 @lilypond[verbatim,quote,ragged-right]
4626 \once\override Slur.thickness = 10
4633 È possibile modificare indipendentemente l'aspetto di singoli pezzi
4634 di un estensore spezzato col comando @code{\alterBroken}. Questo
4635 può generare sia un @code{\override} che un @code{\tweak} della
4636 proprietà di un estensore.
4638 La sintassi di @code{\alterBroken} è:
4641 [-]\alterBroken @var{proprietà} @var{valori} @var{elemento}
4644 L'argomento @var{valori} è una lista di valori, uno per ogni pezzo
4645 spezzato. Se @var{elemento} è il nome di un grob come @code{Slur} o
4646 @code{Staff.PianoPedalBracket}, il risultato è un @code{\override}
4647 del tipo di grob specificato. Se @var{elemento} è un'espressione
4648 musicale come @qq{(} o @qq{[}, il risultato è la stessa espressione
4649 musicale modificata da un comando @code{\tweak}.
4651 Il trattino iniziale è richiesto nella forma @code{\tweak}. Non aggiungerlo
4652 se @code{\alterBroken} viene usato come un @code{\override}.
4654 Nel suo uso come @code{\override}, @code{\alterBroken} può essere
4655 preceduto da @code{\once} o @code{\temporary} e ripristinato con
4656 @code{\revert} seguito da @var{proprietà}.
4658 Il codice seguente applica un @code{\override} indipendente a ciascun
4659 segmento della legatura di portamento dell'esempio precedente:
4661 @lilypond[verbatim,quote,ragged-right]
4664 \alterBroken thickness #'(10 1) Slur
4671 Il comando @code{\alterBroken} può essere usato con qualsiasi oggetto estensore,
4672 inclusi @code{Tie}, @code{PhrasingSlur}, @code{Beam} e @code{TextSpanner}. Per
4673 esempio, un editor che stia preparando un'edizione colta potrebbe voler indicare
4674 l'assenza di parte di una legatura di frase in un manoscritto tratteggiando
4675 solo il segmento che è stato aggiunto. L'esempio seguente mostra come farlo,
4676 in questo caso usando la forma @code{\tweak} del comando:
4678 @lilypond[verbatim,quote,ragged-right]
4679 % Si usa per convenienza la lista vuota, perché è l'impostazione
4680 % predefinita di dash-definition, producendo così una curva continua.
4682 c''2-\alterBroken dash-definition #'(() ((0 1.0 0.4 0.75))) \(e
4688 È importante comprendere che @code{\alterBroken} imposterà ogni pezzo di
4689 un estensore spezzato sul valore corrispondente specificato in
4690 @var{valori}. Quando il numero di valori è inferiore a quello dei pezzi,
4691 a qualsiasi pezzo ulteriore sarà assegnata una lista vuota. Ciò potrebbe
4692 portare a risultati indesiderati se la proprietà di formattazione non è
4693 impostata su una lista vuota per impostazione predefinita. In tali casi,
4694 a ogni segmento deve essere assegnato un valore appropriato.
4697 Le interruzioni di linea possono verificarsi in punti diversi in seguito
4698 a modifiche della formattazione. Le impostazioni scelte per @code{\alterBroken}
4699 potrebbero non essere più adatte per un estensore che non va più a capo o è
4700 diviso in più segmenti di prima. Per proteggersi da questa situazione
4701 conviene fare un uso esplicito di @code{\break}.
4703 Il comando @code{\alterBroken} non funziona nel caso di proprietà dell'estensore
4704 a cui si accede prima di line-breaking, come @code{direction}.
4708 @rextend{Difficult tweaks}.
4711 @node Contenitori unpure-pure
4712 @subsection Contenitori unpure-pure
4713 @translationof Unpure-pure containers
4715 @cindex Scheme, contenitori puri
4716 @cindex Scheme, contenitori impuri
4717 @cindex pure-container, Scheme
4718 @cindex unpure-container, Scheme
4719 @cindex spaziatura orizzontale, sovrascrivere la
4721 I contenitori unpure-pure (impuri-puri) sono utili per sovrascrivere i calcoli
4722 di spaziatura dell'@emph{asse Y} - in particolare @code{Y-offset} e
4723 @code{Y-extent} - tramite una funzione Scheme invece che con un numero o una
4726 Per alcuni grob, il cui @code{Y-extent} è basato sulla proprietà @code{stencil},
4727 sovrascrivere tale proprietà renderà necessario un'ulteriore sovrascrittura di
4728 @code{Y-extent} tramite un contenitore unpure-pure.
4729 Quando una funzione sovrascrive @code{Y-offset} e/o @code{Y-extent}, si presume
4730 che ciò innescherà il calcolo delle interruzioni di linea troppo presto durante
4731 la compilazione. Dunque la funzione non viene affatto calcolata (e di solito
4732 restituirà un valore di @samp{0} o @samp{'(0 . 0)}) e ciò può causare delle
4733 collisioni. Una funzione @q{pure} (pura) non avrà effetto su proprietà,
4734 oggetti o @qq{suicidi} dei grob e quindi tutto ciò che è collegato al suo
4735 asse@tie{}Y sarà sempre calcolato correttamente.
4737 Attualmente, ci sono circa trenta funzioni che sono già considerate
4738 @q{pure} e i contenitori unpure-pure sono un modo per impostare le
4739 funzioni non ancora presenti in questa lista come @q{pure}. La funzione
4740 @q{pure} viene calcolata @emph{prima} di qualsiasi interruzione di linea
4741 e quindi la spaziatura orizzontale può essere regolata @qq{in tempo}. La
4742 funzione @q{unpure} viene invece calcolata @emph{dopo} le interruzioni
4745 @warning{Dato che è difficile sapere sempre quali funzioni si trovano in
4746 questa lista, consigliamo a chi crea funzioni @q{pure} di non usare i
4747 grob @code{Beam} o @code{VerticalAlignment}.}
4749 Un contenitore unpure-pure viene costruito nel modo seguente:
4751 @code{(ly:make-unpure-pure-container f0 f1)}
4753 dove @code{f0} è una funzione che prende @var{n} argomenti (@var{n >= 1})
4754 e il primo argomento deve sempre essere il grob. Questa è la funzione che
4755 restituisce il vero risultato. @var{f1} è la funzione etichettata come
4756 @q{pure} che prende @var{n + 2} argomenti. Di nuovo, il primo argomento
4757 deve sempre essere il grob, ma il secondo e il terzo sono il punto di
4758 partenza, @q{start}, e quello di arrivo, @q{end}.
4760 @var{start} e @var{end} sono, per tutti gli intenti e scopi, valori
4761 fittizi che contano solo per gli estensori, o @code{Spanners}, (ovvero
4762 @code{Hairpin} o @code{Beam}), che possono restituire calcoli diversi
4763 dell'altezza in base a una colonna di inizio e di fine.
4765 Il resto sono altri argomenti della prima funzione (che potrebbero essere
4766 nessuno se @var{n = 1}).
4768 I risultati della seconda funzione sono usati come un'approssimazione del
4769 valore necessario che viene poi usato dalla prima funzione per ottenere il
4770 valore reale, che viene infine usato per la messa a punto, molto più tardi
4771 nel corso del processo di spaziatura.
4773 @c TODO: The following example supposedly showing a collision no longer
4774 @c 'works' since 2.18.x. Another example of a collision is needed.
4777 @lilypond[verbatim,quote,ragged-right]
4778 #(define (square-line-circle-space grob)
4779 (let* ((pitch (ly:event-property (ly:grob-property grob 'cause) 'pitch))
4780 (notename (ly:pitch-notename pitch)))
4781 (if (= 0 (modulo notename 2))
4782 (make-circle-stencil 0.5 0.0 #t)
4783 (make-filled-box-stencil '(0 . 1.0)
4786 squareLineCircleSpace = {
4787 \override NoteHead.stencil = #square-line-circle-space
4790 smartSquareLineCircleSpace = {
4791 \squareLineCircleSpace
4792 \override NoteHead.Y-extent =
4793 #(ly:make-unpure-pure-container
4794 ly:grob::stencil-height
4795 (lambda (grob start end) (ly:grob::stencil-height grob)))
4798 \new Voice \with { \remove "Stem_engraver" }
4800 \squareLineCircleSpace
4802 \smartSquareLineCircleSpace
4807 @c esempio obsoleto: dalla versione 2.18 LilyPond evita le collisioni di default.
4808 Nella prima misura, senza il contenitore unpure-pure, il motore della
4809 spaziatura non conosce la larghezza della testa di nota e lascia che
4810 collida con le alterazioni. Nella seconda misura, che usa i contenitori
4811 unpure-pure, il motore della spaziatura conosce la larghezza della testa
4812 di nota e evita le collisioni allungando la linea dello spazio necessario.
4814 Di solito per semplici calcoli si possono usare funzioni quasi identiche
4815 per entrambe le parti, @q{unpure} e @q{pure}, cambiando soltanto il numero
4816 di argomenti passati e la portata della funzione. Questo caso d'uso è così
4817 frequente che @code{ly:make-unpure-pure-container} costruisce tale seconda
4818 funzione automaticamente quando è richiamata con un solo argomento.
4820 @warning{Se una funzione viene etichettata come @q{pure} ma viene fuori che
4821 non lo è, i risultati possono essere imprevedibili.}
4824 @node Uso delle funzioni musicali
4825 @section Uso delle funzioni musicali
4826 @translationof Using music functions
4828 @c TODO -- add @seealso, etc. to these subsections
4830 Quando le modifiche devono essere riusate con diverse espressioni musicali,
4831 è spesso conveniente fare in modo che la modifica faccia parte di una
4832 @emph{funzione musicale}. In questa sezione, trattiamo soltanto le funzioni
4833 di @emph{sostituzione}, dove l'obiettivo è sostituire una variabile in un
4834 punto del codice di input di LilyPond. Altre funzioni più complesse sono
4835 descritte in @rextend{Music functions}.
4838 * Sintassi della funzione di sostituzione::
4839 * Esempi della funzione di sostituzione::
4842 @node Sintassi della funzione di sostituzione
4843 @subsection Sintassi della funzione di sostituzione
4844 @translationof Substitution function syntax
4846 Creare una funzione che sostituisca una variabile presente nel codice LilyPond
4847 è semplice. La forma generica di queste funzioni è:
4851 #(define-music-function
4852 (@var{arg1} @var{arg2} @dots{})
4853 (@var{tipo1?} @var{tipo2?} @dots{})
4855 @var{@dots{}musica@dots{}}
4862 @multitable @columnfractions .33 .66
4863 @item @code{@var{argN}}
4864 @tab @var{n}esimo argomento
4866 @item @code{@var{tipoN?}}
4867 @tab un @emph{tipo di predicato} scheme per il quale @code{@var{argN}}
4868 deve ritornare @code{#t}.
4870 @item @code{@var{@dots{}musica@dots{}}}
4871 @tab il normale input LilyPond, usando @code{$} (nei punti in cui sono
4872 consentiti solo i costrutti LilyPond) o @code{#} (per usarlo come un valore
4873 Scheme o come argomento di una funzione musicale o come musica all'interno
4874 di liste di musica) per riferirsi agli argomenti (es: @samp{#arg1}).
4877 La lista del tipo di predicati è obbligatoria. Alcuni dei tipi di predicati
4878 più comuni usati nelle funzioni musicali sono:
4882 cheap-list? @emph{(usarlo al posto di }@q{list?}@emph{ per un'elaborazione più veloce)}
4894 Un elenco dei tipi di predicati disponibili si trova in
4895 @ref{Predefined type predicates}. Sono consentiti anche tipi di predicati
4896 definiti dagli utenti.
4899 Guida alla notazione:
4900 @ref{Predefined type predicates}.
4903 @rextend{Music functions}.
4906 @file{lily/music-scheme.cc},
4908 @file{scm/lily.scm}.
4911 @node Esempi della funzione di sostituzione
4912 @subsection Esempi della funzione di sostituzione
4913 @translationof Substitution function examples
4915 Questa sezione presenta alcuni esempi di funzione di sostituzione.
4916 L'obiettivo non è fornire un elenco esaustivo, ma mostrare soltanto
4917 alcune delle possibilità di semplici funzioni di sostituzione.
4919 Nel primo esempio, viene definita una funzione che semplifica il
4920 padding di un oggetto TextScript:
4922 @lilypond[quote,verbatim,ragged-right]
4924 #(define-music-function
4928 \once \override TextScript.padding = #padding
4932 c''4^"più mosso" b a b
4934 c4^"più mosso" b a b
4936 c4^"più mosso" b a b
4940 Oltre ai numeri, si possono usare come argomenti delle funzioni musicali
4941 anche le espressioni musicali, come le note:
4943 @lilypond[quote,verbatim,ragged-right]
4945 #(define-music-function
4949 \tweak NoteHead.stencil #ly:text-interface::print
4950 \tweak NoteHead.text
4951 \markup \musicglyph #"custodes.mensural.u0"
4952 \tweak Stem.stencil ##f
4956 \relative { c'4 d e f \custosNote g }
4960 Entrambe queste funzioni sono semplici espressioni singole dove manca soltanto
4961 l'ultimo elemento di una chiamata di una funzione o di una sovrascrittura. Per
4962 queste particolari definizioni di funzione, esiste una sintassi alternativa
4963 più semplice, che consiste nello scrivere interamente la parte costante
4964 dell'espressione e sostituire il suo elemento finale mancante con @code{\etc}:
4966 @lilypond[quote,verbatim,ragged-right]
4968 \once \override TextScript.padding = \etc
4971 c''4^"più mosso" b a b
4973 c4^"più mosso" b a b
4975 c4^"più mosso" b a b
4979 @lilypond[quote,verbatim,ragged-right]
4981 \tweak NoteHead.stencil #ly:text-interface::print
4982 \tweak NoteHead.text
4983 \markup \musicglyph #"custodes.mensural.u0"
4984 \tweak Stem.stencil ##f
4987 \relative { c'4 d e f \custosNote g }
4991 Si possono definire funzioni di sostituzione con molteplici argomenti:
4993 @lilypond[quote,verbatim,ragged-right]
4995 #(define-music-function
4999 \once \override Score.MetronomeMark.padding = #padding
5000 \tempo \markup { \bold #tempotext }
5004 \tempo \markup { "Tempo basso" }
5006 \tempoPadded #4.0 "Tempo alto"
5011 @c TODO: add appropriate @@ref's here.